[Sexyshock] Smaschieriamoci contro la violenza (del) maschil…

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Autor: Laboratorio Smaschieramenti
Data:  
A: sexyshock
Assumpte: [Sexyshock] Smaschieriamoci contro la violenza (del) maschile. Presidio 25/11, ore 17.30 @pzza del Nettuno

*Smaschieriamoci contro la violenza (del) maschile *

25 Novembre 2012 -- Giornata internazionale contro la violenza maschile
sulle donne /
a Bologna, presidio alle 17.30 in Piazza del Nettuno/

Quando parliamo di *violenza maschile contro le donne* non ci riferiamo
solo alle forme di violenza comunemente riconosciute come tali --
assassini, stupri, violenza domestica -- che pure sono fenomeni molto
più diffusi di quanto si pensi, in tutti gli ambienti sociali e in tutte
le fasce d'età.

Parlare di violenza maschile significa individuare un meccanismo che
determina e condiziona /continuamente/ le nostre esistenze. Non si
tratta di un fenomeno isolabile dal resto, di un incidente di percorso,
o soltanto di un cattivo comportamento da cui prendere le distanze: la
violenza maschile sulle donne è *parte integrante della nostra società*
e della nostra cultura, che vogliono tenere ben distinti *due sessi e
due generi* per mantenere la supremazia, più o meno velata, di uno dei
due sull'altro.

In questo senso,*la violenza contro le persone transessuali e
transgender*, della quale abbiamo ricordato le vittime il 20 novembre, è
in stretta relazione con la violenza di cui sono oggetto le donne e le
lesbiche.

Dobbiamo essere capaci di vedere la*continuità *che esiste fra tutta una
serie di esprerienze*ben presenti nella vita di ognuna**/o/u di noi*: la
divisione asimmetrica del lavoro di cura nelle famiglie, l'imposizione,
diretta o indiretta, di rapporti sessuali non desiderati all'interno
delle relazioni di coppia, la forma stessa delle relazioni amorose con
il loro portato di aspettative e pretese, la colpevolizzazione della
donna che "abbandona" il partner e tutte le piccole e grandi vendette
conseguenti; gli sguardi, le parole, gli atteggiamenti arroganti, la
scarsa considerazione ed il paternalismo di cui spesso siamo oggetto in
quanto donne; la cultura perbenista e misogina che ci pone come unica
alternativa quella fra moglie e puttana, o fra
/brava-ragazza-che-studia-e-lavora/ e velina; l'educazione che bambini e
bambine ricevono fin da piccoli/e affinchè si conformino a precisi ruoli
di genere; lo sfruttamento, subdolo ma intensissimo, delle nostre
presunte attitudini "femminili" o "maschili" sul lavoro; il ricatto
economico che, con la crisi, costringe sempre più donne a rimanere
docilmente nell'ambito familiare o di coppia; i mille ostacoli che ci
impediscono di esercitare liberamente il diritto di decidere /se/,
/quando/ e /come/ diventare madri (si pensi solo a quanto è difficile
procurarsi la pillola del giorno dopo, alla colpevolizzazione che
circonda le donne che abortiscono, ai medici obiettori, alla
deresponsabilizzazione dei maschi rispetto alla contraccezione, o al
fatto che l'educazione sessuale delle/degli adolescenti nel nostro paese
è affidata di fatto soltanto ai mass media, al sentito dire e
all'industria pornografica mainstream).

Agli estremi di questo /continuum/ ci sono la violenza fisica, lo
stupro, l'uccisione. Ma questo vuol dire anche che, *essendo tutte/i/*
implicat@*, *tutte/i/* abbiamo la possibilità di fare qualcosa* per
smontare un piccolo pezzo di quel grande sistema culturale che sostiene
la violenza maschile contro le donne e contro chi trasgredisce i confini
dei generi sessuali.

Il laboratorio Smaschieramenti è nato proprio a seguito della grande
manifestazione contro la violenza maschile contro le donne del *24
novembre 2007* a Roma: una manifestazione alla quale*gli uomini non
erano stati invitati*. Piuttosto che criticarla, abbiamo deciso di
lasciarci interpellare da questa decisione: per questo abbiamo
costituito un gruppo misto, formato da soggettività codificate come
"donne" e soggettività codificate come "uomini", con relazioni
omosessuali, lesbiche e/o eterosessuali, che riflettessero a partire dai
propri diversi posizionamenti sul privilegio maschile, sulla sua
costruzione sociale e culturale e su come sabotarla.

In questi cinque anni di lavoro, abbiamo capito che, *da parte di chi
vive in abiti maschili in una società come questa, non è sufficiente
proclamare di essere un maschio "diverso", sensibile, solidale, magari
gay* per poter stare credibilmente in piazza il 25 novembre e in tutte
le lotte contro la violenza maschile sulle donne.

Un discorso contro la violenza maschile sulle donne pronunciato da
"uomini" è credibile solo se parte dal*riconoscimento del /privilegio/*
che viene loro accordato in ogni più piccolo aspetto della vita, anche a
dispetto degli sforzi e dell'eventuale scelta di essere maschio
"diverso" o "dissidente". Un privilegio che li rende comunque in qualche
modo /strumento/ della violenza contro le donne.

È necessario allora mettere in atto *pratiche concrete* di smarcamento
dal maschile dominante, che di volta in volta, nelle varie situazioni
pubbliche e private, nella vita di relazione come nelle pratiche
politiche, spezzino la nostra potenziale complicità con esso.

*Non si tratta solo di non picchiare e non stuprare.* La cultura
machista che alimenta e sostiene la violenza contro le donne è fatta
anche di tutta quella lunga serie di battutine, risate, commenti
pesanti, luoghi comuni sulla sessualità che affollano le conversazioni.
Allora si tratta, per esempio, di rifiutare la propria complicità,
spezzare il "cameratismo" (o il quieto vivere) e non restare in silenzio
in queste situazioni.

Parte di questa lotta è anche la *produzione consapevole di maschilità
non egemoniche* -- froce, butch, drag king... -- che contribuiscano a
denaturalizzare il binarismo dei sessi e dei generi, e con esso il
maschile e i suoi privilegi.

La violenza contro le donne non può essere ridotta a una questione di
ordine pubblico, e il compito di contrastarla non può essere
semplicemente delegato a un impianto legislativo, ma deve essere*il
punto di partenza per ripensare il binarismo dei sessi e dei generi e
tutte le dinamiche di potere che pesano sulle nostre vite.
*

*Laboratorio Smaschieramenti
*

http://smaschieramenti.noblogs.org/post/2012/11/23/smaschieriamoci-contro-la-violenza-del-maschile-presidio-in-piazza-il-25-novembre/#more-373

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