http://www.notav.info/movimento/1500-no-tav-terzo-valico-manifestano-in-valpolcevera/
da Notavterzovalico.info – a prima manifestazione contro il Terzo Valico in 
Valpolcevera con una partecipazione nell’ordine delle migliaia di persone.
Ieri non era infatti la prima volta che il movimento dei cittadini che si 
oppongono alla costruzione del Tav Genova – Tortona scendeva nelle strade 
della Valpolcevera in Liguria. Era già stato fatto dal comitato di Villa 
Sanguinetti ad Aprile con una manifestazione che coinvolse circa 500 persone 
e ad Ottobre per rispondere all’apertura del cantiere per la costruzione di 
uno dei campi basi con la partecipazione di alcune centinaia di persone.
Ad attraversare le strade della Valpolcevera ieri, da Bolzaneto fino a 
Certosa, sono state invece circa 1.500 persone fra donne, uomini, anziani, 
bambini, espropriati e attivisti dei comitati. Fra loro anche duecento 
piemontesi provenienti da Arquata, Serravalle, Novi, Pozzolo, Tortona, 
Rivalta, Casale, Alessandria e dalla Val Lemme.
Non siamo ancora alla grande partecipazione che si è data sul versante 
piemontese nelle marce popolari di Arquatae da Serravalle ad Arquata, ma 
probabilmente siamo davanti a qualcosa di ancora più importante. Infatti se 
sul versante piemontese vi è una storia di lotte e mobilitazioni contro il 
Terzo Valico ventennale, la stessa cosa non si può dire per la Liguria, dove 
la crescita del movimento è stata esponenziale negli ultimi mesi grazie all’attivismo 
dei comitati liguri che hanno lavorato pancia a terra per informare la 
popolazione sui rischi connessi alla costruzione del Terzo Valico.
Oggi finisce, una volta per sempre, la storiella per cui a protestare contro 
il Terzo Valico fossero solamente i Piemontesi e anche in Liguria adesso 
saranno in molti a dover fare i conti con l’affermazione di un movimento che 
riesce a portare per le strade migliaia di persone.
Chissà se il Sindaco di Genova Marco Doria, quello per cui il Terzo Valico 
si deve fare senza se e senza ma, sia stato avvisato di questa importante 
novità e chissà se dentro la sua maggioranza sempre più traballante qualcuno 
decida da domani di alzare la voce e imporre a tutti di ridiscutere su un’opera 
inutile dal costo di 6,2 Miliardi a fronte della necessità per il capoluogo 
ligure di mettere in sicurezza il proprio territorio dal dissesto 
idrogeologico.
Intanto il Movimento No Tav – Terzo Valico procede con il suo passo, quello 
di una lotta popolare destinata a durare molto tempo e che si troverà con 
ogni probabilità a fronteggiare nuovamente, a partire da Gennaio, gli 
espropri di case, cortili e terreni.
Alla manifestazione è stato affermato con determinazione che anche questa 
volta troveranno la determinazione di centinaia di donne e uomini a impedire 
questo atto di arroganza e violenza.
Già a Dicembre, prima delle feste, con ogni probabilità si terrà una nuova 
grande manifestazione in Valverde e i comitati stanno continuando a 
promuovere iniziative di informazione delle popolazioni coinvolte dall’opera. 
Prossimo appuntamento Martedì a Serravalle presso le ex biblioteca di Piazza 
Carducci per un incontro coi giornalisti Mauro Ravarino e Maurizio 
Pagliassotti che parleranno di Terzo Valico e interessi economici.
Sempre sul versante piemontese si è invece appreso che è stato presentato il 
piano definitivo delle cave ed è confermato che a Pozzolo verranno estratti 
due milioni di metri cubi di ghiaia e ne verranno poi depositati 1,3 milioni 
col grosso rischio che contengano amianto. Non casualmente adiacente a 
questa cava sorge il presidio No Tav di Pozzolo. Gli altri Comuni piemontesi 
interessati sicuramente dalle cave sono quelli di Alessandria, Castelnuovo 
Bormida, Pontecurone, Sezzadio e Tortona.
Invece ad Arquata Scrivia in località Radimero, dove è prevista la 
costruzione di un pozzo necessario per la realizzazione del tunnel di 
valico, sono stati avvistati decine di No Tav intenti a cintare uno dei 
campi su cui dovrebbe sorgere il pozzo e ad allestire il secondo presidio 
permanente No Tav – Terzo Valico del basso Piemonte.
In Piemonte e in Liguria sembra proprio che la determinazione con cui ci si 
stia opponendo al Terzo Valico continui a crescere quotidianamente. Da 
queste parti nessuno è intenzionato ad arrendersi…