Mercoledì 21 novembre dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di 
genova, 547° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito.
Altre info su 
www.orainsilenzioperlapace.org
9 Novembre: Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge 
che introduce l' insegnamento dell' Inno di Mameli a scuola: …e così ben 
presto, nelle nostre aule sovraffollate e insicure, risuonerà per 
legge”Fratelli d’Italia”
Ecco un piccolo promemoria per gli/ leinsegnanti che si trovassero 
eventualmente impreparati sugli alati versi, e per i curiosi che si 
fossero domandati se il parlamento non avesse niente di meglio di cui 
occuparsi:
//
/Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è desta,
dell'elmo di _Scipio_ (1)
_s'è cinta la testa_. (2)
Dov'è la Vittoria?
_Le porga la chioma_,(3)
che schiava di Roma
_Iddio la creò_. (4)
_Stringiamci_ (5) a coorte,
siam pronti alla morte.
_Siam pronti alla morte_, (6)
l'Italia chiamò.
Stringiamci _a coorte_, (7)
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì!/
1)Scipione l’Africano, il vincitore di Zama ( seconda guerra punica, 202 
a.C. ) Grande combattente; un po’ chiacchierato per quanto riguardava la 
gestione finanziaria delle guerre….ma non sapremo mai se avesse torto o 
ragione perché rifiutò di “mostrare i conti” al senato romano
2) Si prepara alla guerra. Infatti l’ultima finanziaria destinava 23 
miliardi alla difesa, mentre tagliava assistenza, scuole ed ospedali.La 
guerra in Afghanistan costa due milioni di euro al GIORNO.
3) La Vittoria porga i capelli affinchè vengano tagliati, un trattamento 
che veniva riservato agli schiavi
4) Nessun cappellano militare, nonostante i generosi stipendi che riceve 
dallo stato (e non dal vaticano), ha mai saputo spiegare ai soldati ed a 
noi perché mai Iddio avrebbe dovuto creare la vittoria “schiava di Roma”
5) una parola che in italiano non esiste. Forse fu il musicista Michele 
Novaro checontrasse”stringiamoci”, per esigenze di metrica, chissà…
6) Il significato letterale è evidente: siamo pronti a morire per la 
patria. Vabbè. Ma qualcuno potrebbe aggiungere che il testo significa 
che dobbiamo essere pronti anche ad uccidere. Infatti i soldati 
italiani, nonostante il divieto costituzionale, partecipano in 
Afghanistan ad una guerra ignobile, che è già costata la vita a 
centinaia di migliaia di persone, per la maggior parte civili
7) unità militare romana, composta da 600 uomini. Non c’è spazio per chi 
desidera onorare il proprio paese in campo artistico o scientifico. 
Tutti sull’attenti, e stretti a coorte! Nelle nostra aule scolastiche, 
peraltro, siamo già "stretti a coorte": in genere sono di dimensioni 
inferiori a quelle stabilite per legge, prive di uscite sicure, e 
sovraffollate.
Altre note storiche
a)_L’inno di Mame_li fu l’inno del risorgimento. Fascisti e post 
fascisti esaltarono il nazionalismo di que periodo 
storico,dimenticandovolutamente il legame tra molti personaggi 
risorgimentali e gli ideali di libertà, fraternità ed uguaglianzadella 
rivoluzione francese
b)_Goffredo Mameli_ morì nella difesa della repubblica romana, nata 
dalla rivolta antipapalina e soffocata dai francesi
c)_Unità d’Italia_.Solo i leghisti, e non per buone ragioni, pensano 
oggi di poterla rimetterein discussione. Ma non si può tacere checostò 
migliaia di morti e la colonizzazione delle regioni del sud. E nel 
computo dei morti risorgimentali non vengono mai calcolati i morti nella 
guerra sabauda per la repressione del brigantaggio al sud: morti 
numericamente superiori a quelli delle guerre di indipendenza. La 
“gloriosa” spedizione di mille fu nascostamente finanziata dal Piemonte; 
e Garibaldi, sbarcato a Marsala, promise la redistribuzione delle terre 
ai contadini. Ma la promessa non fu mai mantenuta.I contadini del sud 
“guadagnarono” invece la leva obbligatoria.
E allora, quando nelle aule sovraffollate e insicure avremo terminato la 
lezione sull’inno, leggiamo ai ragazzi anche :
          _"Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e
          stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho
          Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati
          e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro.
          Gli uni son la mia Patria, gli altri miei stranieri. (Don
          Milani, L'obbedienza non è più una virtù)_