Autore: caloges@libero.it Data: To: intergas Oggetto: [Intergas] agricoltura sostenibile
Vincenzo, è scritto:
Quello
che chiediamo è un incontro con la Regione, finalizzato ad
esprimere (quelle che riteniamo essere istanze tanto qualificate e
legittime quanto trascurate dalla attuale modalità di
configurazione delle politiche agricole, ovvero) le istanze proprie
dei percorsi locali di economia solidale: parternariati tra
produttori e consumatori, esperienze di CSA (Community Supported
Agricolture), sperimentazione dei sistemi partecipativi di garanzia,
promozione attiva di filiere corte in contesti periurbani, piccola
distribuzione organizzata, ecc.
E di nuovo più sotto:
Le
ingenti risorse gestite dal PSR sono frutto del contributo fiscale di
tutti i cittadini: non è accettabile che (vengano utilizzati
principalmente a sostegno dell'agricoltura convenzionale sulla base
di una mera logica di potere esercitata su tavoli accessibili
unicamente alle grandi associazioni di categoria, mentre) chi si
attiva sui territori per la promozione delle filiere "buone,
pulite e giuste" non abbia riconoscimento.
Non mi sembra si parli degli agricoltori quanto dei "sistemi" e delle "reti".
Cosa intendi per "agricoltura sostenibile" in questo caso? Intendi agricoltura biologica in generale o agricoltura che fa parte di reti "buone e giuste", come vengono definite? C'è una bella differnza fra le due cose.
Mentre tu scrivevi, scrivevo anche io. Spero che quanto ho scritto porti chiarezza, lo invio.
sabina