Alfonso Gianni (SEL)
Se vi avessi raccontato questa dichiarazione di Marina Sereni, vicepresidente dell’Assemblea nazionale del Pd, non mi avreste creduto. Perciò la riporto per intero:
“L’annuncio della candidatura di Vendola per le primarie del centrosinistra è positivo e va nella direzione di una riorganizzazione del campo progressista e democratico volta ad unire le forze pronte ad assumere responsabilità di governo dopo il voto del 2013. Proprio per questo Bersani ha proposto a Vendola, così come a tutti gli altri candidati alle primarie, di sottoscrivere un accordo politico e programmatico chiaro ed esigibile che garantisca, accanto agli obiettivi della crescita, del lavoro e dell’equità, il rispetto degli impegni assunti in Europa e un patto di legislatura con le forze moderate di centro per portare avanti un programma di riforme profonde che, anche dopo il voto, saranno necessarie e richiederanno una vasta alleanza politica e sociale.”
Come accoglienza non c’è male. Le forche caudine al confronto sembrano un arco di trionfo. In sostanza Nichi dovrebbe dire sì al fiscal compact e all’alleanza di governo o quantomeno parlamentare con le forze moderate per imprecisate riforme. Quindi un’alleanza chiusa a sinistra, ma apertissima a destra. Ma il penultimo e l’ultimo documento votato dall’assemblea di Sel dicono il contrario. Quindi o cambia il programma della coalizione o la partecipazione alle stesse primarie non è possibile. O no?