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il manifesto 2012.09.23 - 07
IL COLPO DELLA BERETTA
Centomila pistole per l'esercito Usa
ARTICOLO - Luciano Bertozzi
ARTICOLO - Luciano Bertozzi
La Beretta ha vinto la commessa per la fornitura di centomila pistole per l'esercito statunitense, un affare del valore di settanta milioni di dollari. La nuova fornitura si somma ad altre precedenti, la prima delle quali del 1985. Da quella data la società di Gardone Val Trompia ha surclassato la Colt. In totale l'azienda bresciana ha venduto al Pentagono oltre seicentomila pistole. La fabbricazione avverrà principalmente nello stabilimento americano nel Maryland, ma una parte verrà realizzata in Italia. La commessa avrà riflessi positivi sui conti della società. Nel 2011 la Beretta Holding ha registrato un fatturato di quasi 500 milioni di euro, leggermente maggiore rispetto all'anno precedente, ed un utile netto superiore a 30 milioni di euro. «Questo nuovo ordine è un'ulteriore conferma dell'interesse e del supporto delle forze armate americane per la pistola M9 ha commentato Ugo Gussalli Beretta, presidente della Beretta Holding - La Beretta M9 rimane l'arma da fianco di riferimento dell'esercito americano e in questo modo le nostre pistole supporteranno le truppe Usa sul campo per i prossimi anni». La fornitura al più forte esercito del mondo potrebbe portare ulteriori commesse sul mercato militare ad una delle aziende leader mondiali del settore. Ma tale vendita dovrebbe essere congelata, in quanto appare incompatibile con la legge che disciplina il commercio delle armi italiane. Infatti, essa vieta le vendite ai paesi belligeranti e quindi, ad esempio agli Stati uniti. Va escluso, pertanto, il rischio che le «armi made in Italy» possano partecipare a guerre. Inoltre è necessario riconvertire al settore civile la produzione militare per migliorare la qualità della vita, come ad esempio nella green economy o nella mobilità sostenibile.
Ugo Beiso
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere sempre Mahatma Gandhi