Autore: gofef Data: To: hackmeeting Oggetto: [Hackmeeting] Perché è quello che siamo
Cristiani senza dio.
Grande Vauro in culo alle puttane della finanza, che mò "fa sul
serio" coi suoi figli più "sanguigni", quelli delle orge in cui ci sta
anche il sesso.
Capissero mai con chi cazzo stanno.
Ma voi guardate che comunque, si gioca anche adesso come sarà il poi.
E io trovo in un amico, il più grande che io abbia mai avuto, il più
massacrante, e un po' dài anche un po' papà, qualcosa che non sapevo
avesse scritto
Il testamento dell'avvelenato
Sento:
ciò che se ne va si porta via
tutto che di me è quel che rende
curiosa ogni attesa
il sangue a sorpresa
il corpo ad ascoltare se s'intende
Sento:
l'amore già scordato dalla culla
- nato di nulla -
mi regalò un dio assai banale
dannato alla paura
umano no non fui non fui natura
e se peccato fui fu capitale
Solo:
il sogno è per me tempo reale
il sogno Borges non la realtà
la mia realtà è solo connivenza:
violenza alla coscienza
non ho salvezza ormai
se non dannarmi a un niente per un mai
Ora
a testamento volge la stagione
avvelenata ogni poesia
la mente in aporia
in fine di novena:
foss'io in questo avvento
più onesto giusto un po' più che cialtrone
nel dar di sunto ratto in anarchia:
memento a zibaldone
Solo
resto a stare
Potrebbe questa mia
compiuteristeria
esser d'addio l'andare
Nessuno
nessuno segni date
a tutti e a tutto questo solo prego:
non mi ricordate
Io mi nego
Milano-Sesto Fiorentino, gennaio/febbraio 2006
Ivan Della Mea
Borges in Sol
"Noi ce ne andiamo" / dissero i miei sogni
"da tempo non / ci vieni più a trovare
tu conti l'ore / i giorni i mesi conti
ma i conti sai / si negano al sognare
Ti resta un sogno / e fattelo bastare
non farti vecchio / e non dirti saggio
e abbi caro / l'ultimo coraggio
per l'ultimo / tuo sogno da trovare"
O sogni vi / conosco tutti e ognuno
si porta il che / di suo mi seppe dare
amor che ho amato / ama per amare
poiché nessuno / tra voi fu nessuno
un sogno se / ne va col comunismo
mischiato per / amore all'anarchia
un altro se / ne va col duro peso
di mille imprese / e più per l'utopia
un terzo se / ne va con l'amicizia
un quarto un quinto / con la fantasia
un sesto con / la nave mia più cara
la nave del / diritto alla follia
e all'orizzonte / ultimo del mondo
i sogni miei / vanno a tramontare
e i compagni / fanno un girotondo
con tutto quello / che io volli amare
amor di vita / e amori di magia
di cristi di / gioann e di misteri
amori senza / regni senza imperi
amori all'aria / e aria alla poesia
alla poesia / di chi scrisse che il sogno
è la sola / realtà che l'uomo abbia
per affrancarsi / da sé da sua miseria
leggendo il libro / scritto sulla sabbia
mialno febbraio 2006
ivan della mea
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le mie lacrime, nessuno le ha viste mai: ho già pianto, e piango
ancora, e ancora piangerò, e non è più morire
è una questione di qualità / è una questione di qualità / o una
formalità / non ricordo più bene / una formalità
RI-PI-GLIA-TI, coglione