Autor: Aldo Zanchetta Datum: To: forumlucca Betreff: [Forumlucca] FIGLI DI MINISTRI : BUON SANGUE NON MENTE
NASCERE POVERI E’ DESTINO
SPOSARSI CON UNA DONNA POVERA È DABBENAGGINE
Questa la scritta che lessi anni fa sul retro di un camion brasiliano,
di quelli multicolori che talora si vedono sulle polverose strade
sterrate dell’entroterra, simili ai famosi carrettini siciliani.
Mi è tornata in mente leggendo le carriere dei figli e delle figlie
dei ministri del governo Monti. Questi non sono certi nati poveri,
perché i loro padri e madri li hanno dotati di poderosi cromosomi per
cui, come titola un articolo sul web: <Figli dei ministri tutti geni,
con posto fisso e vicino alla mamma>.
Così mi è venuta voglia di sfrucugliare il web ponendo come tema di
ricerca: i figli dei ministri, limitandomi, per ‘carità di patria’, a
quelli dei “ministri tecnici” dell’attuale governo.
E così, frugando, appare anche l’inizio di una interessante “catena di
Sant’Antonio” (Honny soit qui mal y pense!). Ad es: “MONTI ASSUME
BONDI CHE AVEVA ASSUNTO SUO FIGLIO”.
Bondi come liquidatore di Parmalat nel 2009 aveva chiamato il 38enne
Giovannino Monti, che nel frattempo aveva fatto esperienza in
investimenti bancari alla banca d'affari Goldman Sachs, poi in
Citigroup e infine alla Morgan & Stanley, da dove Bondi lo aveva
chiato come responsabile del business development della società.
Uscito di scena Bondi però i nuovi padroni di Parmalat, francesi,a
dicembre scorso hanno messo Giovannino alla porta.
Un interessante giochetto per chi ha tempo: dove starà lavorando ora
Giovannino?
Per rendervi edotti (se siete interessati, naturalmente) sui risultati
dei potenti cromosomi della “razza padrona” scelgo un articolo fra i
tanti, in attesa, domani, di parlarvi dei padri e madri.
***
Posto fisso: ecco dove lavorano e con che contratto i figli del Governo Tecnico
di Romana Liuzzo e Cecilia Moretti
L’esecutivo della sobrietà predica bene e razzola male. Altro che «il
lavoro a vita è un’illusione», come sentenziava, giorni fa, il
ministro del lavoro, Elsa Fornero, la cui figlia, Silvia Deaglio, (il
papà è l’economista Mario Deaglio), a soli 37 anni è già professore
associato alla facoltà di Medicina dell’Università di Torino oltre ad
esser anche responsabile della ricerca presso la HuGeF, una fondazione
che si occupa di genetica.
Mentre i figli della gente comune si sentono dire dal Presidente del
Consiglio, Mario Monti, che «il posto fisso è una noia», i loro,
quelli di ministri e sottosegretari, hanno carriere ben avviate,
tredicesime e ferie. Niente da ridire sui curriculum (tutti degni di
nota), ma almeno facessero tacere mamma e papà dagli alti scranni di
Montecitorio...
Cosa fanno i figli dei «tecnici»? Sono manager, professori
universitari, alti dirigenti. Passiamoli in rassegna:
Giovanni Monti, per quanto ora momentaneamente disoccupato viene dai
vertici di Parmalat. E troverà certo altra collocazione.
Che dire di Giorgio Peluso, 42enne, figlio del ministro dell’Interno,
Anna Maria Cancellieri (quella della frase... «Noi italiani siamo
fermi al posto fisso nella stessa città a fianco di mamma e papà»).
Lui è stato recentemente promosso: già precoce direttore di Unicredit,
è stato nominato direttore generale di Fondiaria Sai, un bel posto
fisso da 500 mila euro l’anno.
Luigi Passera, il primogenito del super ministro (arrivato a quota
quattro pargoli in questi giorni), si può dire abbia anche lui seguito
le orme paterne: lavora alla Procter & Gamble e come il babbo si è
laureato in Bocconi.
E’ stata collocata direttamente nello studio di commercialisti di
famiglia, Maria Maddalena Gnudi, una delle tre delizie dell’ex
presidente dell’Enel, Piero Gnudi, attuale ministro del Turismo.
Elisabetta invece lavora a Nomisma, think thank e società di
consulenza del mondo prodiano. La terza figlia di Gnudi, Elsa, si
occupa di pubblicità.
E andiamo oltre. Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, ex
rettore del Politecnico di Torino ha tre figli. La più grande,
Costanza, vive a New York e lavora nello studio di Daniel Libeskind.
Per intenderci, l’architetto che ha progettato il futuro di Ground
Zero.
Qualche disoccupato? Qualche precario tra i figli del governo Monti?
Faccia un passo avanti.
Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, di figli ne ha tre. Carlo,
classe ’63 da quasi due anni lavora per la Regione Veneto.
Paola Severino, ministro della Giustizia, ex docente Luiss, avvocato
difensore di Cesare Geronzi, ha una figlia, Eleonora, 35 anni, che
come i genitori (il papà Paolo di Benedetto è un altro avvocato di
fama), lavora nello studio di mamma che naturalmente si è autosospesa
e insegna alla Sapienza di Roma.
Dopo la laurea è andata a lavorare nella società Terna (ma è impiegata
di basso livello e con contratti a termine), Michela, 26 anni, una
delle due figlie di Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza
del Consiglio. Un po’ di attenzione la merita anche Pierluigi
Mazzamuto, figlio di Salvatore, palermitano, sottosegretario alla
giustizia e ordinario di diritto civile a Roma Tre. Come il padre, si
occupa di diritto: è ricercatore nel dipartimento di Diritto Privato
dell'Università statale di Palermo.
Un posto fisso non si nega a nessuno, al precariato ci pensino gli altri.
Romana Liuzzo e Cecilia Moretti