Auteur: statodiallucinazione@iol.it Date: À: ambiente_liguria, Forum Ambientalista, forumgenova, forumsege, valpolcevera, noterzovalico Sujet: [NuovoLab] Mozione sulla funzionalità del nodo ferroviario di Genova
Per una moratoria del Terzo Valico! La mozione si discuterà il 19.09.12 dalle
ore 15:00, durante la prossima seduta del consiglio del V Municipio
Valpolcevera in Via Reta 3, la seduta è pubblica.
Il consiglio di Municipio V Valpolcevera, su proposta dei sottoscritti
consiglieri,
Premesso che:
il 95% dei pendolari ferroviari si muove su percorsi brevi, utilizzando treni
sporchi, malandati, spesso in ritardo o soppressi. Solo il 5% usa l’Alta
Velocità. Le Ferrovie invece stanziano i soldi (che paghiamo noi con biglietti
e tasse) in maniera inversa: il 95% per l’Alta Velocità (oltre 60 miliardi di
euro) e solo il 5% per i pendolari.
i lavori del Terzo Valico avranno un impatto molto forte sul territorio, per
il possibile dissesto idrogeologico ed il prosciugamento delle falde acquifere,
e sulla salute pubblica data la possibile presenza di rocce amiantifere per le
quali non è a conoscenza alcun accorgimento per evitare pericoloso
inquinamento, a differenza di quanto accennato (seppur in maniera ancora
insufficiente) nello studio, ad esempio, per la Gronda Autostradale di Ponente;
il progetto del 1992 prevedeva il transito di 5 milioni di container sulla
tratta Milano-Genova per l’anno 2005. Invece sono stati appena 1,7 milioni i
container arrivati in porto nel 2011 e di questi solo 49.000 attraversano l’
Appennino via treno verso la Pianura Padana.
Già oggi le 3 linee di valico esistenti (le due linee dei Giovi e la Voltri –
Ovada) senza quasi nessun intervento hanno una capacità di trasporto di 3,5
milioni di container.
I costi previsti per il Terzo valico sono di 6,2 miliardi di euro, 115 milioni
a chilometro: un costo al km cinque volte superiore a quello dell’alta velocità
in Francia.
il magistrato Ferdinando Imposimato descrive il Terzo Valico nel “Corruzione
ad Alta Velocità Viaggio nel governo invisibile”. A pag. 116 del libro del
magistrato Imposimato, Salvatore Portaluri che fu per due anni presidente della
TAV. dichiara: “Tutti i gruppi imprenditoriali erano stati accontentati, eppure
vi erano ancora dei problemi di equilibrio, ma anche questi vengono risolti con
la costituzione di un nuovo consorzio per la tratta più incerta, il Co.civ per
la Milano-Genova. Un consorzio anomalo di sei imprese, costituito il 3 dicembre
1991”.
Sono attualmente in corso i lavori da Voltri a Brignole Terralba del Riassetto
del Nodo di Genova, opera totalmente finanziata da RFI per un importo di circa
600 milioni di Euro;
Questa opera ha lo scopo primario di utilizzare la Bretella Voltri – Borzoli,
costruita negli anni novanta con una spesa di 400 miliardi di vecchie lire e
mai utilizzata;
Questa opera fu costruita per dotare il porto di Voltri di una infrastruttura
ferroviaria per il trasporto dei contenitori, ma per il fatto che da Borzoli
invece di collegare questa bretella con la linea di valico di Mignanego le FS
preferirono, con minor spesa, collegarla con la linea di Ovada, nessun treno
del Porto di Voltri ha mai percorso tale linea, trovando più comodo la tratta
Sampierdarena – valico di Mignanego;
con il nuova tratto di linea previsto dal Nodo che va da Borzoli a
Sampierdarena sarà possibile alleggerire e razionalizzare il traffico lungo la
linea litoranea e aumentare così la capacità del servizio ferroviario
metropolitano. Ciò a dire che i treni passeggeri da e per Savona – Ventimiglia
percorreranno il nuovo tracciato Voltri – Borzoli – Sampierdarena mentre la
vecchia linea litoranea sarà utilizzata per un servizio di tipo metropolitano
con gli opportuni cadenzamenti. Inoltre saranno realizzate nuove banchine
passeggeri nei punti e località previste o richieste dall’utenza.
A questo punto sorge però una domanda importante: dove passeranno i treni
merci del Porto di Voltri?
Tenuto conto che i treni merci provenienti dal Porto di Voltri, se inoltrati
nella nuova tratta Voltri – Borzoli – Sampierdarena implica il fatto che a
Sampierdarena il treno dovrà subire un cambio di trazione testa - coda da
parte del locomotore, quindi ripartire per il valico di Mignanego o di
Pontedecimo, con un inspiegabile disagio ed aumento di costi e tempi del
trasporto;
Sottolineato come questa situazione derivi dal fatto che la bretella Voltri –
Sampierdarena non sia stata collegata a salire verso il nord con la linea di
valico esistente.
Sottolineato inoltre come negli anni ‘90 le FS avessero previsto tale
collegamento chiamato Bivio Lastrego (autofinanziato), ma poi tutto fu
accantonato quando si parlò di Terzo Valico (finanziato dallo Stato Italiano)
con la giustificazione che la realizzazione del Terzo Valico risolverebbe tali
problemi di percorso. Situazione reale, ma con l’inconveniente che il Terzo
Valico ha tempi di realizzazione di 10 – 15 anni destinati probabilmente ad
aumentare per l’opposizione della popolazione e la possibile mancanza dei
finanziamenti considerato il costo elevato dell’opera (6,3 miliardi di euro),
allontanando in un futuro indefinito il problema dei treni merci diretti al
nord in tempi brevi.
Considerato che l’utilizzo , come è in essere oggi, della linea litoranea,
dove c’è l’ipotesi del servizio metropolitano, diventa molto critico per il
fatto che a Sampierdarena i treni merci per il Nord attraversano a raso i
binari metropolitani provocando una sensibile diminuzione di capacità della
linea a discapito proprio del servizio passeggeri.
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA MUNICIPALE:
ad attivarsi nei confronti del Sindaco di Genova affinché venga attuata una
moratoria dei lavori del Terzo Valico e affinchè venga considerata come
prioritaria la realizzazione del collegamento dalla Bretella Voltri – Borzoli -
Sampierdarena verso il valico dei Giovi in contemporanea con i lavori del
Nodo, partendo dal fatto che a Borzoli sono già previsti gli imbocchi per un
tratto di circa 350 m a servizio del futuro Terzo Valico e proprio questi
imbocchi potrebbero essere collegati alla linea di valico di Mignanego.
Riteniamo pertanto indispensabile un ripensamento verso questa soluzione che
ha la sola priorità di reperire i finanziamenti necessari, comunque di gran
lunga inferiori a quelli per il terzo valico.
Ghiglione Davide – Capogruppo Federazione della Sinistra