partecipate partecipate...se poi qualche nerd vuole fare una
micro lezione in piazza siamo contenti
Cosenza 17 settembre: l'istruzione che vorremmo la portiamo
nelle piazze
I continui tagli al mondo dell'istruzione e la lontananza
fra chi emana leggi, scrive riforme e chi fa la scuola sta
portando alla lenta distruzione dell'istruzione pubblica in
Italia. A Cosenza il 17 settembre , in concomitanza con
l'apertura delle scuole, i precari del sapere: studenti,
docenti e ATA porteranno la scuola che vorrebbero in piazza.
Lezioni aperte e congiunte di studenti e lavoratori della
scuola per dimostrare che cosa significa davvero istruzione,
lontani da mistificazioni e menzogne che dipingono i
lavoratori della scuola come parassiti e inetti, gli
studenti come semplici numeri atti solo a pagare un
crescente numero di tasse senza alcun rispetto per i loro
percorsi formativi. Le lezioni di piazza intendono ribadire
il ruolo centrale di chi vive e opera nella scuola. Una
autentica riforma dell'istruzione non può prescindere dalla
sua base, in caso contrario assisteremo sempre a continue
riforme che non poggiano su alcun fondamento di natura
pedagogica e didattica e mirano, semplicemente, a
risparmiare denaro da un lato (tramite i tagli al personale
e ai materiali didattico) e a sperperarne altro tramite
inutili iniziative, proprio come l'ultimo concorso proposto
dal Ministro Profumo per assumere un numero esiguo di
docenti. Questa iniziativa di lotta si inserisce in una
vertenza nazionale che vede impegnati in prima linea il
gruppo dei "precari uniti contro i tagli". La rete in difesa
della conoscenza Cosenza fa proprie le istanze dei precari
uniti che, per il 22 settembre, hanno indetto una
manifestazione nazionale a Roma per chiedere: "il ritiro del
concorso; la restituzione alla scuola delle risorse
sottratte con i tagli della Gelmini e il rifinanziamento
della scuola stessa; un piano di assunzioni a tempo
indeterminato sui posti vacanti e disponibili; il ritiro del
pdl 953 (ex Aprea)". L'iniziativa del 17 settembre intende,
inoltre, rappresentare un momento di informazione rivolto
alla cittadinanza. Lamentiamo, infatti, una scarsa e
talvolta incorretta informazione sul mondo della scuola e
delle università. Questo stato di cose non è assolutamente
accettabile in un paese che vuole dirsi democratico. Non
intendiamo più tollerare le strumentalizzazioni e le
dissimulazioni sul nostro lavoro, sui nostri percorsi
formativi. Proprio per amor di chiarezza ed onestà
intellettuale rivendichiamo la nostra autonomia ed
'indipendenza rispetto a forze politiche e sindacali. Siamo
certi che le forme di autorganizzazione dei lavoratori e
degli studenti sono efficaci e conducono a risultati anche
insperabili anche in un panorama come quello italiano che
vede compromessi, in maniera quasi irreversibile, i settori
produttivi e culturali. Noi siamo determinati a proseguire
nella nostra lotta fino al conseguimento degli obiettivi che
abbiamo deciso di porci. Questo è solo l'inizio.
Coordinamento difesa della conoscenza Cosenza.