mettiamola così: non c'è rivoluzione (non c'è rivoluzione di sorta, non
dico solo quella "classica" con lo schioppettòn), senza un'epica che
poi in sostanza, per quanto ci riguarda, non ha molto a che vedere con
machismi, superomismi ecc. (come quella di gran parte dei videogiochi
mainstream, abbastanza prevalente anche nelle produzioni più o meno
indipendenti o sotto gpl); io mi sto solo chiedendo se non è possibile
che, giunti a questo punto della faccenda, in cui grandi fette di
epica, di qualsiasi segno, se l'è mangiate la "narrazione", non possa
aver senso cominciare, tentare una sorta di "epica delle possibilità
presenti e di quelle future di vivere l'epica 'senza colpo ferìr'"...
l'epica, e tutto il resto... vado sempre un po' con l'accetta eh...
l'eccesso di volontà di potenza... ma faccio prima a dire: ciò che
porta milioni di ragazzini, e non, a trascorrere non so quante ore
giocando giochi in cui sei dio / cesare / il padrone del mondo / il
valoroso salcazzo che ne stermina 400.000 / ecc. ecc.
magari è una cazzata, ma veramente credo che anche quei giochi lì, in
un contesto sociale di gente che "si sa", potrebbero essere parte
piuttosto importante, ecco, di un mondo un po' migliore...
per altro gli rpg per es., all'inizio con tanta più ironia, son
comunque nati da un'idea di un cervellone fricchettone californiano,
no? ah be' sì magari sto solo cercando di rappattumarmi uno straccio
d'utopia un po' più ampia in tempi molto bui, per essa.
ciao