Re: [NuovoLab] [diritti globali] Re: [genovapropalestina] L'…

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Aihe: Re: [NuovoLab] [diritti globali] Re: [genovapropalestina] L'ARTE DELLA GUERRA






       benissimo

      ciao

      norma




      Il 13/09/2012 9.31, fernanda la camera ha scritto:



 






              Se ne potrebbe fare un volantino x mercoledì prox. Che ne
              dite?

              fernanda


              t 19.12 11/09/2012, ugo wrote:

              >il manifesto 2012.09.11 -

              >L'arte della guerra

              >Vola l'economia della morte

              >RUBRICA - Manlio Dinucci

              >

              >RUBRICA - Manlio Dinucci

              >Oltre 50 milioni di persone, tra cui 17 milioni 

              >di bambini, in condizione di «insicurezza 

              >alimentare», ossia senza abbastanza cibo «per 

              >mancanza di denaro e altre risorse». I dati si 

              >riferiscono non a un paese povero dell'Africa 

              >subsahariana, ma al paese con la maggiore 

              >economia del mondo: gli Stati uniti d'America. 

              >Lo documenta il Dipartimento Usa 

              >dell'agricoltura nel settembre 2012. Durante 

              >l'amministrazione Bush (2001-2008), i cittadini 

              >statunitensi senza cibo adeguato, costretti per 

              >sopravvivere a ricorrere ai food stamps (buoni 

              >cibo) e alle organizzazioni caritatevoli, sono 

              >aumentati da 33 a 49 milioni. Durante 

              >l'amministrazione Obama sono saliti a oltre 50 

              >milioni, equivalenti al 16,4% della popolazione, 

              >rispetto al 12,2% nel 2001. Tra questi, circa 17 

              >milioni sono in condizione di «bassissima 

              >sicurezza alimentare», in altre parole alla 

              >fame. Hanno però la soddisfazione di vivere in 

              >un paese la cui «sicurezza» è garantita da una 

              >spesa militare che - documenta il Sipri - è 

              >raddoppiata durante l'amministrazione Bush e, 

              >durante quella Obama, è salita dai 621 miliardi 

              >di dollari del 2008 a oltre 711 nel 2011. Al 

              >netto dell'inflazione (al valore costante del 

              >dollaro 2010), è cresciuta dell'80% dal 2001 al 

              >2011. La spesa militare Usa, equivalente al 41% 

              >di quella mondiale, è in realtà più alta: 

              >comprese altre voci di carattere militare (tra 

              >cui 125 miliardi annui per i militari a riposo), 

              >ammonta a circa la metà di quella mondiale. In 

              >tal modo - si sottolinea nel Budget 2012 - il 

              >Pentagono può mantenere «forze militari pronte a 

              >concentrarsi sia nelle guerre attuali, sia nei 

              >potenziali futuri conflitti». E, allo stesso 

              >tempo, può «investire in innovazione scientifica 

              >e tecnologica a lungo termine per assicurare che 

              >la Nazione abbia accesso ai migliori sistemi di 

              >difesa disponibili al mondo». A tal fine 100 

              >miliardi di previsti risparmi vengono 

              >«reinvestiti in settori ad alta priorità», a 

              >partire dai droni: i velivoli senza pilota che, 

              >telecomandati a oltre 10mila km di distanza, 

              >colpiscono gli obiettivi con i loro missili. Qui 

              >la realtà supera la fantascienza hollywoodiana. 

              >La Lockheed Martin sta sviluppando un nuovo 

              >drone per le forze speciali: per accrescerne 

              >l'autonomia, da terra viene usato un raggio 

              >laser che lo alimenta mentre è in volo. La 

              >Northrop Grumman è impegnata in un progetto 

              >ancora più avanzato: quello di droni che, 

              >alimentati da energia nucleare, restano in volo 

              >ininterrottamente non per giorni ma per mesi. 

              >Sempre la Northrop Grumman sta sviluppando un 

              >velivolo robotico per portaerei, lo X-47B, in 

              >grado, grazie alla memoria programmata, di 

              >decollare, effettuare la missione e atterrare 

              >autonomamente. Dati gli enormi costi di questi 

              >programmi, il Pentagono ha già redatto una lista 

              >di affidabili paesi alleati a cui vendere i 

              >nuovi droni per la guerra robotizzata. 

              >Sicuramente ai primi posti c'è l'Italia, che ha 

              >già acquistato dalla statunitense General 

              >Atomics l'ultimo modello di drone, il velivolo 

              >MQ-9A Predator B. In futuro acquisterà anche il 

              >drone nucleare che, decollando sulla testa dei 

              >50 milioni di cittadini Usa in condizione di 

              >«insicurezza alimentare», volteggerà su quella 

              >dei disoccupati italiani che occupano le fabbriche in
              via di chiusura.

              >

              >Ugo Beiso

              >

              >----------

              > Vivi come se dovessi morire domani. Impara 

              > come se dovessi vivere sempre Mahatma Gandhi

              >

              >----------

              >

              >--

              >Hai ricevuto questo messaggio perché sei 

              >iscritto al gruppo "Genova Pro Palestina" di Google
              Gruppi.

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