[NuovoLab] anche Genova verso "Rifiuti Zero": pr3esentata mo…

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著者: Antonio Bruno
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題目: [NuovoLab] anche Genova verso "Rifiuti Zero": pr3esentata mozione in consiglio comunale di Genova
MOZIONE I L C O N S I G L I O C O M U N A L E

Visto
•    il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 179 che dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti; 
•    il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 180 che, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti dispone che le iniziative di cui all’art. 179 riguardino in particolare: 


1.    la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori, l’uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell’impatto di uno specifico prodotto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita del prodotto; 
2.    la previsione di clausole di gare d’appalto che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti; 
3.    la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali finalizzati, con effetti migliorativi, alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti; 


•    la Legge Regionale della Liguria n. 39 del 28 ottobre 2008; 
•    il Piano Provinciale dei rifiuti della Provincia di Genova; 
•    l’art 198 del Decreto Legislativo 152/06 che attribuisce ai Comuni la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti urbani assimilati con particolare riferimento alle modalità del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento; 


Attesa la necessità di salvaguardare gli interessi pubblici connessi all’ambiente attraverso una riduzione delle quantità di rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica ed un incremento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati per il mantenimento e miglioramento degli obiettivi fissati dall’art. 205 del succitato D.Lgs. n.152/06 che prevede in particolare il raggiungimento per l’anno 2012 almeno il 65% di raccolta differenziata;

Vistigli articoli 3 e 4 della Direttiva 2006/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 aprile 2006, relativa ai rifiuti e l’art. 42 del D. Lgs. 267/00.

Considerato 
•    la recente adozione da parte del comune del sistema sperimentale di raccolta dei rifiuti solidi urbani ed assimilati  attraverso il sistema di prossimita’ nei quartieri di Sestri Ponente e Pontedecimo; 
•    che a livello nazionale sono state già assunte deliberazioni di attuazione del percorso “Rifiuti zero”, come a Capannori in provincia di Lucca, primo comune in Italia e a cui hanno seguito decine di comuni tra cui Napoli e La Spezia;
•    che a livello internazionale molte città hanno assunto il percorso verso “Rifiuti zero” alla data del 2020 attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a scoraggiare l’incremento dei rifiuti e lo smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad iniziative di generalizzata estensione della raccolta differenziata, anche la “responsabilità estesa dei produttori” con la quale coinvolgere fattivamente il “mondo produttivo” nell’assunzione di “produzioni sempre più pulite ed in grado di “incorporare” i costi ambientali delle merci prodotte;
•    che un’attenta politica di gestione dei rifiuti che punti alla loro prevenzione, al riuso, al massimo recupero di beni e materiali si pone in linea anche con gli obiettivi di generalizzare la diminuzione dei “gas serra” resa sempre necessaria e stringente da “accordi internazionali” che puntano ed obbligano i governi a “tagliare” le emissioni di CO2 legate anche alla produzione dei beni di consumo a partire dagli imballaggi; 


Richiamato in particolare che le città coinvolte in questo percorso sono ormai decine in varie parti del mondo quali la California (S. Francisco, Oakland, Santa Cruz, Berkley) l’Australia (Camberra e la regione sud occidentale del Paese), della Nuova Zelanda, del Canada (Nuova Scozia, Columbia Britannica), la città di Buenos Aires, alcune città del Regno Unito;
Tenuto conto che ad oggi purtroppo l’obiettivo di legge del raggiungimento del 65% di raccolta differenziata per il 2012 non appare raggiungibile;

IMPEGNA SINDACO E GIUNTA a
1. sviluppare politiche di riduzione alla fonte, incentivando, ad esempio, ulteriormente il compostaggio domestico e le raccolte del Banco Alimentare, per ridurre la produzione di almeno il 20 per cento;
2. entro sei mesi, identificare l'area dove realizzare l'impianto di compostaggio di qualità che il piano Provinciale prevede per Genova ( 50.000 tonnellate /anno)
3. intraprendere il percorso verso l’obiettivo dei “Rifiuti Zero” entro il 2020 stabilendo per il 2014 il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata e per il 2018 il 75%;
4. implementare sistemi di raccolta dei rifiuti differenziati a seconda della sistemazione urbanistica delle varie zone della citta’, e in particolare ad estendere la modalità di raccolta “Porta-a-Porta” dei rifiuti urbani ed assimilati;
5. istituire entro il 2012 un sistema tariffario basato sulla effettiva quantità di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche;
6. realizzare un centro comunale per la riparazione e il riuso dove beni durevoli e imballaggi possano essere reimmessi nei cicli di utilizzo ricorrendo eventualmente anche all’apporto di cooperative sociali e al mondo del volontariato;
7. favorire iniziative imprenditoriali per implementare in citta’ aziende impegnate nel riciclo e nel riuso dei materiali;
8. applicare, anche con appositi corsi di formazione-informazione rivolti al personale coinvolto nel servizio, gli adempimenti previsti dal DM 08/05/2003 al fine di ridurre gli sprechi e di favorire lo sviluppo di un mercato per il ricorso a beni e servizi basati su materiali riciclati;
9. per quanto riguarda il conferimento della frazione residua dei rifiuti di dare mandato alla Giunta Municipale affinché intraprenda tutti gli sforzi per minimizzarne i flussi di rifiuti, favorendo, anche in ambito di programmazione provinciale la realizzazione di impianti “a freddo” in grado di recuperare ancora materiali contenuti nei residui ed in grado di orientare costanti iniziative di riduzione volte a “sostituire” oggetti e beni non riciclabili o compostabili;
10. costituire un Osservatorio Materiali Post Consumo, con sede presso Palazzo Verde, che monitori, con regolarità, l'andamento delle politiche di riduzione, riciclo, qualità delle frazioni separate, rispetto agli obiettivi fissati.
11. dare mandato alla Giunta Municipale di adoperarsi negli confronti degli Enti Competenti affinché i rifiuti-residui prodotti sul territorio comunale non vengano avviati ad incenerimento (la cui logica contrasta con l’obiettivo rifiuti zero) o avviati “tal quali” a discarica;

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antonio bruno capogruppo Federazione della Sinistra Comune di Genova
339 3442011