[Hackmeeting] Una filastrocca anagrammatica

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Autore: gofef
Data:  
To: hackmeeting
Oggetto: [Hackmeeting] Una filastrocca anagrammatica
Ciao,
è una "filastrocca anagrammatica", nel senso che ogni "verso" è
anagramma di quello iniziale (e quindi va be' di tutti gli altri). Non
l'ho scritta "per la lista hackmeeting", l'ho scritta perché ne
avevo voglia, un po' per impegnar la mente in taluni giorni estivi, un
po' a tratti pensando la mando a los amigos e magari alla lista
hackmeeting.
Il risultato di queste cose è sempre un po' casuale, uno accrocchia tra
loro i singoli "versi" che le compongono, i singoli anagrammi, più che
altro perché "olè, questo può aver senso dopo quest'altro", anche se
ovviamente, per quanto ci riesce e per quanto possibile, comunque
privilegia combinazioni che gli piacciono, o lo divertono o... ma il
risultato resta sempre anche un po' tipo leggere i fondi di caffè ecc.,
per me fa parte del divertimento che ci ho avuto nello scriverla.
Sotto metto la mia interpretaziòn :))
Il "verso" da cui son partito è "Noli me tangere", che, più o
meno notoriamente, significa "Nun me tuccà", ed è ciò che avrebbe
detto Gesù, secondo il vangelo di Marco, subito dopo la resurreziòn
(quindi insomma forse ancora un po' rimbambito, ci sta!), a Maria
Maddalena, quand'ella stupita fece per toccarlo, per sincerarsi della
realezza (o realità che dir si voglia) sua e dell'evento.


Noli me tangere...
la gente ne morì.
Tangi meno relè,
Lorène, tangi me,
è meglio... tranne
lo menàge in tre.
Tre no, ne geliàm!
Non temi le gare? [1]

E' germinato nel
limòn reagente
tenero legàm, in
almeno tre geni:
mentore geniàl. [2]
Né geniàl morte
mi regna; e lento,
lento, regnai me. [3]

Temi lagne? Nero
miele rognante?
Non letargie (me
le mangi, tenero
amòr gentile), né
gennai. Le morte [4]
menti relegano
ogni elementàr
legame ne' troni. [5]

Le mina Geronte:
Monti. Regale, ne
mantien regole: [6]
"non le terga mie".
Regalò mentine,
monetine e gral. [7]

Mentre gela noi
(margine lento e
gerle montane)... i
re gnomi, le tane
(in arte le gnome)
regnano: li teme? [8]
E' generàl Monti!,
e giornalmente
mantièn le orge.

Tenermi angelo?
Lignea, morente
rogna. E le menti
in letame ergon
golem, "rinate": ne
ignoran le mete? [9]

Rimangon "tele" e
gol, niente mare.
Gol: mantenere i
regnanti. E' melo
gramo, niente, le
note lagrime; né
le tergan moine. [10]


[1] "relè", da dizionario: "Dispositivo comandato elettricamente che
permette l'apertura e la chiusura di un circuito", cioè insomma un
interruttore.
La parola, fino a un po' di tempo fa, era molto usata, almeno a Milano,
almeno da persone sopra i 40, almeno nei circoli arci o così... ma mi
pare anche da altre parti.
Interpretazione mia: siccome son tutto un tragico ottimismo, da quando
ho reincontrato per caso il mio prof. di filosofia del liceo e lui mi
ha detto (ma non sono arrivato impreparato) che la sua veltansciaung
oggi è improntata a un tragico ottimismo, ho deciso che tutta la parte
iniziale è un dialogo interno tra la mia "parte che si diverte
abbastanza tanto a stare tanto al computer a smanettare", e la mia
"parte che basta non ne posso più che due balle". Volendo, per
comodità, possiamo attenerci ai ruoli "canonici" che la porca società
ci impone e quindi fare che la prima è la "parte maschile", la seconda
"quella femminile". "Relè", comunque, per sineddoche, significa fuor
d'ogni dubbio "computer", siccome esso è, più o meno, una griglia
composta da migliardi di relè ("migliardi"... boh?... miriadi), con cui
però si posson certo fare cose interessanti.
La "parte maschile" accusa la "parte femminile" di non cagarla mai e di
stare sempre al computer; cioè, porcamente, per quanto riguarda lo
stare al computer, l'accusa di ciò che in realtà fa essa stessa, mentre
per quanto riguarda il "non cagarsi", la cosa è forse abbastanza
reciproca. Per giunta, nell'imputare all'altra ciò che è essa stessa a
fare, la "parte maschile" si dà, comicamente, l'aria di Gran Salvatore,
dice "cagami" ma nemmeno attende risposta e, grottescamente, forse
pensandosi più o meno irresistibile all'altra, già sta "mettendo in
chiaro delle cose" :))) , tipo che "ah io lo so come siete fatte, voi
parti femminili, tu vorresti il triangolo, no no no, il triangolo no".
Per certi versi tutta la faccenda, compresa quella del triangolo, è
per me più complicata di come l'ho messa qui sopra, ma va be'.

[2] "Limòn reagente": io quando rimbalzo tutto, ecc.; "è germinato
tenero legàm"... profondo, perché nei "geni" (quelli del dna,
metaforicamente); "almeno tre" perché... fa ridere. E' la parte che gli
piace un sacco stare al pc a smanettare che dice all'altra: ma io ti
amo. Fa sempre un po' la baldanzosa ma cmq io un po' le credo.

[3] Prima licenza anagrammatica: lo so che si dice "regnare su
qualcosa", non "regnare qualcosa", ma la Smua (la Musa anagrammatica)
è fatta così e non c'è da far troppo i puntigliosi.
Interpretazione: mah boh varie cose volendo.

[4] Qui la "parte maschile" sta dicendo a "quella femminile": ma forse
tu non mi caghi perché temi che se cadessimo in amore (if we falled in
love) sarei lagnoso, o temi "nero miele rognante": che se cadessimo in
amore, poi dopo stavamo sempre insieme io e te, appartati, non cagavamo
più niente al di fuori di noi due, ci dimenticavamo degli amici,
stavamo sempre nel nostro miele ecc., poi a un certo punto magari ci
annoiavamo e, dramaticamente, ci dicevamo: sta finendo, è finito l'amòr.
Il che, a leggerla esclusivamente come una vicenda "tutta interna",
corrisponderebbe a una forma di autismo narcisistico.
Qui cmq in realtà farei distinzione anche meno netta tra "parte
maschile" e "femminile". Cmq la "parte maschile" continua dicendo,
sempre con quella certa baldanzosità: "ma no, non temere, niente
letargie, mai freddo ("gennai"), siccome che tu m'attizzi di maledetto
e dunque non se ne corre punto il rischio".

[5] "Le morte menti...": qui la Smua è un po' criptica, cmq sta
avvenendo una transizione da un "pensare" (relativamente) "più intimo"
a un "pensare più politico", attraverso una cosa tipo: "ma cmq ecco
tutta questa faccenda dei ruoli maschili-femminili lasciamola alle morte
menti, che mettono sul trono maschile certe 'caratteristiche maschili',
su quello femminile certe 'caratteristiche femminili', ecc.:
povere stolte!"; tutto ciò, sia che crediam che non ci sia un
po' di tendenziàl differenza cerebràl m/f -- f più connessioni
emisfero dx-sx), sia che no (ma certo non dovrebbero fare punto
"superiorità/inferiorità": non vuol dire "f tendenzialmente meno
intelligente", vuol dire intelligente uguale ma con più connessione tra
i due emisferi, che per talune cose è vantaggio, per talaltre magari
meno)... tutto ciò è molto facilone da parte della "parte maschile",
soprattutto dopo aver imputato a "quella femminile" il "proprio" modo
di non cagarla; poi però magari la "parte femminile" non caga quella
"maschile" altrettanto, ma in altri modi, va be'. Cmq forse, sempre
attenendoci per comodità al pim pum pam, la parte "maschile" sta
tentando un qualche tipo di riavvicinamento (ma la Smua è fimmena, e
parodistica!). Comunque, "nella realtà", quella parte della strocca ha
corrisposto a un fatto: che, avendo io esaurito il patrimonio di
anagrammi coniati fin lì "a la vecchia maniera", a mente e su carta, e
siccome però l'ultimo "verso" non chiudeva e non c'era verso, appunto,
di trovarne un altro per cercar di chiudere, mi misi di poi a fare
scriptino adiuvante per scrivere anagrammi. Esso script (che è una
delle prime volte che scrivevo in python, sapendo per il resto scrivere
solo bash e php-sql-js), non è tipo che gli dài la frase o la parola e
fa tutte le combinazioni e le confronta con dizionario tutto coniugato,
o che ha "rainbow table anagrammatica" di dizionario tutto coniugato e
poi boh, è solo che nella prima riga ci metti la frase che volevi
anagrammare, nella seconda ci vedi le lettere di quella frase che non
hai ancora usato nella terza riga, che è dove provi a scrivere gli
anagrammi, e lo script lì ti lascia usare solo le lettere rimanenti
(ovviamente, cancellando lì delle lettere, quelle tornano disponibili e
visibili nella seconda riga). Non lo pubblico perché... a parte che uno
in js lo fa in 2 minuti e, semmai, su una pagina ci sta meglio, poi
esce solo su ctrl+c e crasha in una situazione che non ricordo, insomma
appena era usabile lo mollai.

[6] "Le mina Geronte: Monti...". Speravo tanto che esistette un qualche
"Geronte" che faceva più al caso, ma wikipedia disse di no (il che non
significa che non fu, ma va be'). "Gerente" sarebbe stato carino, ma
non funzionava anagrammaticamente. "Geronte" però insomma andava
abbastanza bene lo stesso, per Monti: "gerontocrazia" ecc.
"Ne mantien regole": mantiene le regole delle morte menti.

[7] Seconda licenza anagrammatica: si dice "graal", non "gral", e mi
pare che voglia la maiuscola, ma la Smua è fatta così, e se ne fotte.
Con "gral" la Smua, che per tanti versi pare essere piuttosto
"pessimista", intende qui, suppongo, fors'anche il "santo graal" della
ripresa economica, almeno come l'intendono essi governanti, certamente
il "più santo graal" della crescita infinita e pim pum pam.

[8] Qui purtroppo potrebbe forse risultare un po' confusa, i tre puntini
di sospensione fanno il possibile per cercare di far capire che qui,
credo, la Smua intende: "Mentre Monti 'ci gela', 'ci fredda, ci lascia
al freddo', a noi che stiam sul margine e relativamente lenti o proprio
lenti (ma si spera anche cocciuti e resistenti) come montanari con le
gerle in spalla ecc. --- mentre egli fa ciò, son "quegli altri" a
continuare a regnare, sono i 're gnomi', i Berluscones insomma, i
ricchi, con le loro 'tane' ('tana' intorno a Mantova l'ho sentito usare
spesso per 'figa'), 'in arte le gnome' (ma poteva anche essere 'le
gnome in arte'). La domanda 'li teme?' è, come si suol dire, retorica.

[9] La prima parte l'ho capita così: mi sto dicendo: che schifo di
merda, non ne posso più, voglio diventare almeno un po' "cattivo".
La seconda, mah... la Smua è un po' criptica per me qui... "ergon
golem" può essere tante cose... Forse per me può essere tutti gli
"esser fan", per esempio ... Ma "ne ignoran le mete?"? ... Quali siano
le mete di questi golem io di preciso non saprei, la maggioranza dei
golem, i propriamente golem - tipo, che so, la Britney, o il
Berluscone - han come meta fare un sacco di soldi con, o attraverso,
cose molto scioccone, inquinando vieppiù le giovani menti con panette
di cazzate, però c'è anche qualche "golem", forse meno "golem", che non
fa così. Anche se sinceramente spesso penso che diffusamente si stia, a
prescindere dalla qualità, in "bulimia culturale", ma va be'.

[10] Qui la Smua credo dica: alle menti in letame rimangon solo
la "tele" (che può essere anche un certo modo di usare l'internet, o
anche, se è per quello, di leggere libri o veder film o quel che
vuogliamo), guardarsi i gol; ma il "gol" (goal) così resta sempre solo
mantenere i regnanti ('i re gnomi', ecc.), e tutto ciò è "melo gramo",
un melo con ben poche mele, avvizzito, e "niente mare": niente vedute
più ampie, niente rivoluzioni, che ce ne saria bisogno, e forse pure
niente "andare al mare", perché i soldi scarseggiano. Poi, va be', non
è vero, "in assoluto", questo "niente, niente", ma la Smua qui sta
parlando delle "menti in letame"; che per altro è un po' fortino, ma la
Smua è fatta così, anche se lo sa che spesso non è colpa loro
l'esserlo, o almeno non prevalentemente, e poi va be' "non c'è niente /
che sia per sempre", come diceva quello, in un momento di teneressa.
Le "note lagrime": ho ragione di credere che la Smua faccia qui
riferimento a quelle della Fornero in quella conferenza stampa là; non
le tergàn (non le asciughino, non le puliscano) moine ("coccole un po'
pelose") dei sindacati, o della gente che si subisce tanti errori e,
errrr, "incoerenze", ecc.; che poi tra l'altro io per un attimo mi son
quasi mosso un pochino a commozione quando ho visto la ripresa in cui
piangeva (anche se forse più che altro era che stavo pensando: "come
siam messi!, ormai lo si vede persino lì"), che poi però tra l'altro mi
ricordo un tg di tanto tempo fa in cui si vedeva Berluscone piangente
presso un porto di sbarchi "clandestini" in Puglia, e che poi diceva
"mi son commosso per le condizioni inumane", e pim pum pam, e poi va
be' quel che fece lo sappiàm.

Nota "evangelica": io non conoscevo la "storia di 'noli me tangere'" o
"intorno a quella frase" più di quanto ho scritto sopra: ho letto solo
il Vangelo secondo Matteo, e lì non c'è. La filastrocca parte da lì
solo perché è una frase che a volte mi viene in mente. Dopo aver
scritto la filastrocca mi son informato un po' di più... Gesù avrebbe
poi aggiunto: "infatti non sono ancora asceso al Padre mio", ma secondo
i più informati la traduzione "Non mi toccare..." sarebbe, sì, corretta
rispetto al Vangelo in latino, però lo stesso Vangelo latino
tradurrebbe scorrettamente, almeno in quel passaggio (per il resto non
so), da quello greco, più """vicino agli eventi""". Comunque la
traduzione corretta dal greco sarebbe "Non mi trattenere, perché mi
urge di salire al cielo, vicino al Padre mio"; e va be', insomma, lui
era fatto così, ma tra l'altro forse ci aveva anche delle buone
ragioni, metti che era un po' autistico, non è mai bello, poi in
Palestina a quei tempi.

Qui sotto lascio gli "scarti di produzione", siccome non si butta mai
via niente.

Ciao


ligere montane
monetine, e gral
amor, né le genti
argentino, me le
mele, argentino
argentine me lo
melo, argentine
ingrate
ragni e tele, mon
amòr, l'ingente e
regalie menton
nomee, grati nel
magro niente. Le
le magno, inerte
le magno, in tre
tenèr magnolie
tra noi mengele
enea
gramo niente, le
ogni elementàr
regali n'tenemo
gente normale, i
l'agre monete, in
monetine e gral
gol, tiene maree,
maree
anemone/i
gol, niente mare [nere mante]
[tra nei, rinate, irante, in arte, nati re, rai.net, intera, tirane]
monti ne relega
ligere montane
regnanti o mele
mentre gelano i
rantoli, ne geme
né note lagrime
tergan le moine
le tergan moine
le terga mie non
non le terga mie
nomea
nomee
regali men note
le gnome rinate
non teme regali
re (monti): ne' gela
etnogerminale
note, germinale
monti, ne relega
menti le ergano
menti le erga, no?,
geenna, il metro
geenna, tremo, il
geenna, tremi, lo
geenna, l'otre mi
geenna, oltre, mi
menti le ergano
relega ne' monti
montare lignee
ragno, elementi
ragno, e le menti
ragni
###montenegri/a/e l
*golem, né rinate
*mantiene l'orge
menti al genero
mi regna lento e
e lento mi regna
reagente limòn
mentre geloni a
omelie
a enorme gentil
legam in tenero
amor
gelano. tenermi
treno geli. mena
treno geliam, né
treno geli ma ne
tengano le rime
li tange enorme
re, montagne, lei
regnante mio, le
o me, le regnanti
ragion le mente
legante, enormi
legan te, enormi
meno tre, genial
re genial, monte
monte, re genial
genial mentore
ma gel tenerino
tenerino legàm
legni, ma tenero
mantener egli o
ergo, le mantièn
manti, nere gole
montagne e lire
le rie montagne
gennai, le morte
gennai, temer lo
gennai, temerlo
gennai, lor teme
angelino terme (!)
o mentre angeli
angelo, mentire
tele mi regnano
aneli gente rom
né il germe nato
il germe nato ne'
nati nel germe o
o nati nel germe
è germinato nel
e germinato nel
e monti le regna
né legare monti
monti lega nere
né monti regale
né regali monte
né regal timone
regalo in mente
legare in monte
né legarmi note
tangere meloni
regalino mente
in mento regale
noi regalmente
o regalmente in
minne regolate
ma tenni regole
regola in mente
menti, ne regalo
né menti, regalo
né mentì, regalò
legami, teneròn
ogni re mentale
ogni elementar
elementi, ragno
elementi, rogna
rognante, e meli
rognante, le mie
ente, angeli rom
magro niente, le
gela rom, niente
re, geli montane
margot, lei, ennè
lento regnai me
lente, ignora me
mele, ignorante
romeni/rimone/remino/nei rom/in rome/me, rino/in mero/more in/remoni/in
remo/rèmino la gente/le tengano
margot
maree
regole/regoli/regola
regali/regalo/regale
rinato/rinate
germe
neonate/neonati
ragion
angelo/angeli
gennaio
talee
lignee
legno/legni
lagne/lagnone/lagna
tenere/tenero/teneri
geniale/genial
rimane
gentile/gentili/gentil
enorme/enormi/eremo
relegato/relegati
legato/legate/legati
agente/agenti
elegante/eleganti/elegantone/elegantoni
letargo/letargie
le terga
rione
rimane
regnante
tangeri
rimango
ritegno/ritengo