Autore: sofista@virgilio.it Data: To: foc, critical mass Roma Oggetto: [cm-Roma] R: Re: R: Digest di Cm-roma, Volume 101, Numero 8
E' vero, perfino con la catena aperta sono riuscito a muovermi e tornare a casa.
Ricordi della preistoria cilcistica mia, avrò vuto dodici anni, sofferenza su asfalto fatta de serci usati come martello per rimagliare la catena.
un ringraziamento alle fontanelle di Roma.
Dai, lanciamo l'elenco delle condizioni estreme che si possono affrontare continuando ad usare la bici in diversi scenari tattici: urbano, agreste, marino, pack, foresta pluviale... tutti con valutazione soggettiva del grado dei danni più incredibili, tipo restare senza sellino e farsi Roma-Rocca di Papa...
Messaggio originale----
Da: foc@???
Data: 2-set-2012 17.32
A: "sofista@???"<sofista@???>, "critical mass Roma"<cm-roma@???>
Ogg: Re: [cm-Roma] R: Digest di Cm-roma, Volume 101, Numero 8
On 31/08/2012 16:34, sofista@??? wrote: > "a non dover chiamare il
> cugino Filippo colla macchina a venirti a cercare alle tre di mattina
> sul litorale di Gaeta. Insomma c'è un livello MINIMO di bici."
>
>
> meraviglia di filosofia distillata dalla sofferenza sull'asfalto....
>
>
Una sofferenza a volte provata ma con soluzioni molto più DIGNITOSE...
:-)) ti pare che se fossi alle tre di mattina sul litorale di Gaeta
colla bici veramente inservibile, andrei a chiamare uno colla macchina,
per farmi poi ridere dietro per i prossimi cento anni? Piuttosto nuoto
sottocosta ah ah ah
L'unico problema che - incidenti a parte - a volte capita e vedo come
molto pericoloso perché anche se sei un po' meccanico e hai i tuoi
attrezzi portatili non ti permette di tornare a casa in sella è la
rottura del corpetto ruota libera. Qualcun@ ha esperienza?