Re: [NuovoLab] interpellanza su politiche di Iren del tutt …

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Author: fernanda la camera
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CC: Fedesinistra
Subject: Re: [NuovoLab] interpellanza su politiche di Iren del tutt osconosciute al Consiglio Comunale e alla citta' di Genova
Bravo Antonio, meno male che ci sei tu in Consiglio. Grazie.
fernanda






At 13.59 01/09/2012, Antonio Bruno wrote:
>Il Sottoscritto consigliere.
>
>premesso che
>
>- secondo il settimanale Avvenire "A2A potrebbe
>decidere di fondesi con edilpower dopo
>aver liquidato Iren, sulla base dei patti
>parasociali che legano le due ex
>municipalizzate, cedendo alla multiutilitity di
>Genova, Torino e due comuni emiliani due
>centrali dell'ex Genco dell'enel, rilevata
>nell'ambito dell'assetto di Edison. Cosi' il
>direttore generale di A2A, Renato Ravanelli, in
>un'intervista a quotidiano energia. Avvenire 1 settembre 2012"
>
>- secondo il Sole 24 Ore "Dobbiamo cercare le
>soluzioni che ci permettano di sfruttare al
>meglio le sinergie tra Edipower e A2A e tra
>queste c'e' anche l'accorpamento". Il direttore
>generale di A2a, Renato Ravanelli, in
>un'intervista al Quotidiano Energia traccia il
>possibile destino futuro della ex Genco. "Per
>fine anno - ha spiega il d.g. - completeremo la
>fusione di Delmi in Edipower. Poi, a inizio
>2013, scatta la prima finestra dell'opzione
>put/call sul 20,5% di Iren, che da' a noi la
>possibilita' di rilevare la quota e a loro
>quella di venderla in cambio di centrali. Ognuna
>delle due societa' valutera' secondo la propria
>convenienza, seppure in piena armonia di
>rapporti. Dico solo che per noi una maggiore
>integrazione e' indispensabile per aumentare le
>sinergie". Secondo quanto scrive il quotidiano
>online, Ravanelli non lo afferma apertamente, ma
>e' evidente che il "divorzio" da Iren e'
>un'ipotesi ormai altamente probabile e secondo
>quanto risulta a QE anche l'utility guidata da
>Roberto Bazzano sarebbe orientata a deliberare
>l'uscita "anche perche' il venir meno
>dell'ipotesi della super Edipower (basato sul
>possibile intervento della Cdp, ormai
>focalizzata su altri dossier quali
>Hera-AcegasAps, QE 29/8) fa si' che lo
>svantaggio di un contratto di tolling a caro
>prezzo non trovi contraltare in un progetto di ampio respiro"
>In base agli accordi, Iren otterrebbe in cambio
>del 20,5% l'impianto gas e o.c. di Turbigo da
>1.770 MW e l'idro di Tusciano da 96 MW. I
>restanti 5.900 MW circa di Edipower verrebbero
>poi integrati in A2A, che grazie alla quota Iren
>salirebbe al 76% nella ex Genco, con Sel e DE al
>7% ciascuno, Mediobanca al 4,2%, Crt al 3,5% e Bpm al 2,1%
>
>- secondo Repubblica " Edipower, si spacca il
>fronte delle utility. A2a prepara il divorzio da Iren
>Dopo essere stati soci in Edison, le due ex
>municipalizzate si separano definitivamente. A
>questo punto pare tramontata la possibilità che
>le due società arrivino a una fusione.
>Ravanelli: "Dobbiamo sfruttare al meglio le sinergie" di LUCA PAGNI
>
>MILANO - Altro che grande utility del nord
>Italia. Il progetto sponsorizzato poco pèiùdi un
>anno fa dal governo per l'accorpamento delle ex
>municipalizzate A2a e Iren ha imboccato il viale
>del tramonto. Si fa strada, invece, una ipotesi
>alternativa che ha come perno l'emiliana Hera. Ma andiamo con ordine.
>A mettere la parola fine all'alleanza tra A2a e
>Iren è stato Renato Ravanelli, direttore
>generale della società controllata dai comuni di
>Milano e di Brescia. Lo ha fatto in una
>intervista rilasciata a Quoridiano energia,
>pubblicazione on line di settore: "Dobbiamo
>cercare le soluzioni che ci permettano di
>sfruttare al meglio le sinergie tra Edipower e
>A2a e tra queste c'è anche l'accorpamento".
>Una frase che, pur nella sua essenzialità,
>delinea lo scenario dei prossimi mesi. Per altro
>confermato anche da altre fonti. Al momento, A2a
>e Iren controllano assieme Edipower, la società
>di produzione di energia forte di nove centrali,
>avuta da Edf in cambio del 30% di Edison. Ma il
>contratto per il ritiro dell'energia elettrica è
>molto oneroso: per A2a non è un problema perché
>può consolidare in bilancio il suo 56%, mentre
>Iren non lo può fare per il suo 20%. Inevitabile
>la separazione, visto che Iren ha chiesto a più
>riprese di rivedere i termini del contratto ma senza ottenere soddisfazione.
>Ravanelli, del resto, lo ha fatto capire
>nell'intervista: "Per fine anno - ha spiegato il
>manager - completeremo la fusione di Delmi in
>Edipower. Poi, a inizio 2013, scatta la prima
>finestra dell'opzione put/call sul 20,5% di
>Iren, che dà a noi la possibilità di rilevare la
>quota e a loro quella di venderla in cambio di
>centrali. Ognuna delle due società valuterà
>secondo la propria convenienza, seppure in piena
>armonia di rapporti. Dico solo che per noi una
>maggiore integrazione è indispensabile per aumentare le sinergie".
>Secondo fonti finanziarie, l'accordo per il
>divorzio prevede lo scambio del 20% della quota
>Iren ad A2a in cambio della centrale a gas di
>Turbigo da 1.770 MW e l'impianto idroelettrico
>di Tusciano da 96 MW. I restanti 5.900 MW circa
>di Edipower verrebbero poi integrati in A2A, che
>grazie alla quota Iren salirebbe al 76% nella ex
>Genco, con Sel e Dolomiti Energia al 7%
>ciascuno, Mediobanca al 4,2%, Crt al 3,5% e Bpm al 2,1%.
>Alla luce della separazione, tra A2a e Iren si
>spiega ancora meglio il recente ingresso del
>Fondo strategico della Cassa Depositi Prestiti
>nell'utility che nascerà dalla fusione tra Hera
>e AcegasAps. Il governo, al momento, punta le
>sue chamce per un polo aggregatore delle ex
>municipalizzate sull'asse Emilia-Veneto, in
>attesa che nel nord-ovest le cose si mettanoa posto.
>(31 agosto 2012)
>
>- secondo il Corriere della Sera "Dobbiamo
>cercare le soluzioni che ci permettano di
>sfruttare al meglio le sinergie tra Edipower e
>A2A e tra queste c'e' anche l'accorpamento". Il
>direttore generale di A2a, Renato Ravanelli, in
>un'intervista al Quotidiano Energia traccia il
>possibile destino futuro della ex Genco. "Per
>fine anno - ha spiega il d.g. - completeremo la
>fusione di Delmi in Edipower. Poi, a inizio
>2013, scatta la prima finestra dell'opzione
>put/call sul 20,5% di Iren, che da' a noi la
>possibilita' di rilevare la quota e a loro
>quella di venderla in cambio di centrali. Ognuna
>delle due societa' valutera' secondo la propria
>convenienza, seppure in piena armonia di
>rapporti. Dico solo che per noi una maggiore
>integrazione e' indispensabile per aumentare le
>sinergie". Secondo quanto scrive il quotidiano
>online, Ravanelli non lo afferma apertamente, ma
>e' evidente che il "divorzio" da Iren e'
>un'ipotesi ormai altamente probabile e secondo
>quanto risulta a QE anche l'utility guidata da
>Roberto Bazzano sarebbe orientata a deliberare
>l'uscita "anche perche' il venir meno
>dell'ipotesi della super Edipower (basato sul
>possibile intervento della Cdp, ormai
>focalizzata su altri dossier quali
>Hera-AcegasAps, QE 29/8) fa si' che lo
>svantaggio di un contratto di tolling a caro
>prezzo non trovi contraltare in un progetto di
>ampio respiro". In base agli accordi, Iren
>otterrebbe in cambio del 20,5% l'impianto gas e
>o.c. di Turbigo da 1.770 MW e l'idro di Tusciano
>da 96 MW. I restanti 5.900 MW circa di Edipower
>verrebbero poi integrati in A2A, che grazie alla
>quota Iren salirebbe al 76% nella ex Genco, con
>Sel e DE al 7% ciascuno, Mediobanca al 4,2%, Crt
>al 3,5% e Bpm al 2,1%. "Sulle tecnicalita'
>stiamo ancora discutendo - spiega Ravanelli -
>non e' detto che si arrivi a una fusione vera e
>propria, con conseguente ingresso degli attuali
>soci in A2A. In ogni caso credo che gli
>azionisti sia industriali che finanziari
>accoglieranno bene una soluzione che aumenti le
>sinergie". Red 31-08-12 17:27:44 (0272)ene 5
>
>
>considerato che il Consiglio Comunale di Genova
>non e' mai stato informato di questioni
>importanti come ad esempio atti che avvicinavano
>l'ipotesi (sciagurata) di Multiultility del
>Nord, che avrebbe socializzato le perdite finaziarie e privatizzato gli utili;
>
>certo che il Sindaco di Genova Marco Doria sia
>stato scavalcato in quanto se informato dei
>fatti avrebbe informato certamente i comitati di
>appoggio, la maggioranza che lo sostiene, il
>consiglio comunale e la cittadinanza;
>
>interpella per conoscere se non si opportuno:
>
>- verificare chi ha sviluppato trattative e
>proposte senza informare il consiglio Comunale
>di Genova e sollevarlo dall'incarico fiduciario;
>
>- informare il Consiglio Comunale e la città di
>cosa succeda a una societa' (Iren) che,
>evidentemenre sfugge a qualunque controllo pubblico;
>
>- avviare una riflessione sul ritorno della
>gestione di servizi pubblici essenziali per la
>vita dei genovesi (acqua e energia) sotto il pieno controllo pubblico.
>
>
>--
>antonio bruno.
>339 3442011
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