To: forumsege@???
From: dwbsco@???
Date: Sun, 2 Sep 2012 11:48:17 +0200
Subject: RE: [forum Sinistra Europea GE] Se i grillini parlano da soli
Mi sembra questa di Coletti una polemica francamente gratuita e unilaterale, come se l'accusatore "offeso", il PD, non fosse a sua volta autistico: come se non amasse "discutere" solo con se stesso o con i propri affini che gli danno ragione. Vedere l'esclusione di FIOM e di altri dal Festival Nazionale di Reggio Emilia. Vedere lo stesso programma dei dibattiti qui alla Festa genovese. E allora, di che ciancia, il prof. Coletti ?
To: forumsege@???
From: gawen52@???
Date: Sun, 2 Sep 2012 07:57:58 +0200
Subject: [forum Sinistra Europea GE] Se i grillini parlano da soli
Repubblica genova
Se i grillini parlano da soli
RIFIUTANDOSI di andare alla festa democratica, il grillino Putti ha
ribadito la tendenza sua e del suo gruppo ai monologhi davanti allo
specchio o alle prediche in casa propria, come ha detto Lunardon. Il
confronto con gli altri non c’è o se c’è, si è visto a Reggio, è subito
aggressivo e maleducato, e quindi è meglio che non ci sia. Non è strano
che una politica autistica come quella del 5 stelle si esprima
prevalentemente e con più agio nella rete: questa, infatti, non è solo
segno di giovinezza tecnologica, è anche il veicolo di comunicazione più
adatto a gente che parla da sola. La comunicazione via Internet, infatti,
è per principio solitaria: anche se subito ricevuto, condiviso, avversato,
discusso da legioni di persone, ogni intervento in rete avviene in
solitudine e quindi di fatto senza un reale contraddittorio. È come una
polemica epistolare, solo con poste molto più veloci: quando uno scrive
può credere di aver vinto perché, lì, mentre lui scrive, nessuno lo
contraddice.
I GRILLINI SCELGONO INTERNET PERCHÉ È COME PARLARE DA SOLI
VITTORIO COLETTI
L'internauta domina superbamente il campo, perché c’è lui solo: può
decidere di essere ironico, violento, colto, pacato, indipendentemente da
quello che sono stati i suoi interlocutori. Su internet miriadi di persone
parlano da sole. Si dirà che internet consente a migliaia di uomini e
donne di condividere o confrontare pensieri, idee, progetti. Verissimo, e
per questo è uno strumento meraviglioso. E democratico, perché ogni
partecipante è uguale agli altri. Ma anche isolato dagli altri. Quando
interviene, ognuno lo fa come in una campana di vetro, in assenza della
fisicità, della contemporaneità dell’antagonista. Non ha davanti nessuno
che faccia gesti, mimiche, rumori, che anticipino il suo giudizio su
quello che lui sta digitando. La rete dà una sensazione di onnipotenza,
per quanto intermittente, discontinua. Grillo e i suoi ne sono esempio
chiarissimo. Predicano certezze; siccome ognuno di loro parla a se stesso,
non ha mai dubbi; e sa tutto, come Putti, che ha una risposta pronta e
categorica su qualunque cosa. Se poi, per caso, si imbattono
nell’avversario in carne ed ossa, non hanno altro mezzo che gridare o
insultare o deridere, ma è escluso che possano discutere. Putti, che è
educato, preferisce non incontrarlo. Bersani ha dato dei fascisti ai
grillini e loro se ne fanno beffe. La parola è usurata. Ma bisogna
ricordare che, purtroppo, il fascismo non è solo un preciso fenomeno
storico confinato in una data epoca. È una disposizione dell’uomo verso
gli altri, arrogante e beffarda, insofferente e prepotente, che non viene
mai meno, e periodicamente
riemerge in svariate forme politiche e culturali, più o meno pericolose,
di destra e di sinistra. Lo stile inconfondibile del fascista è il rifiuto
di chi non riconosce la sua superiorità. Un tempo si correggeva chi non
abbassava il capo spicciativamente, col manganello; oggi, più civilmente,
snobbandolo o irridendolo o asfissiandolo con prediche supponenti e
interminabili. Il 5stelle, anche a prescindere dalle sue equivoche origini
padronali e affaristiche, raduna persone, specie giovani, sulla base di un
delirio di autostima o di disprezzo per l’altro che lo apparenta tanto ai
fanatici gruppettari di ieri quanto a certi pasdaran berlusconiani di
oggi. Qualcuno osserva che, quando c’era da combattere Berlusconi, non si
facevano troppe distinzioni su grillini e compagnia bella, e si arruolavano
tutti. Ha ragione, purché ricordi che, durante la Resistenza, non si
andava tanto per il sottile nell’accogliere combattenti. Ma, a guerra
finita o sospesa, la natura costitutivamente violenta e intollerante di
certi linguaggi e di certi atteggiamenti torna ad essere evidente, anche
quando si maschera dietro la mitezza personale di un Putti, politico
gentile e perbene, ma, come si è visto, indisponibile a confrontarsi con
gli altri, infastidito dalla dialettica pubblica e quindi, certo mite, ma
anche presuntuoso. Del resto, la mancanza di umiltà è una caratteristica
perenne dei fascismi vecchi e nuovi: un tempo si manifestava nella
proclamazione della superiorità fisica o razziale; oggi può manifestarsi
nell’esaltazione della propria purezza, individuale o di gruppo. Di qui la
fortuna del movimento 5stelle, che dice anche tantissime cose giuste, ma
lo fa con la spocchia insopportabile di chi pretende di farlo meglio di
tutti, anzi di poterlo fare soltanto lui. I grillini sembrano
un’associazione di intellettuali immodesti, ognuno pronto a rileggere
estasiato il proprio libro, ma critico per principio di quello degli
altri, che non legge neppure, neanche
quando lo copia.
--
Carlo
Forum Sinistra Europea Genova
http://versose.altervista.org/
http://sinistraeuropeagenova.wordpress.com
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