Re: [NuovoLab] [genovapropalestina] Uccisa due volte

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Szerző: fernanda la camera
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Tárgy: Re: [NuovoLab] [genovapropalestina] Uccisa due volte

Che dite ne facciamo un volantino x il prox
mercoledì di questo bell' articolo ?
fernanda





At 15.49 29/08/2012, ugo wrote:
>il manifesto 2012.08.29 - 01 PRIMA PAGINA
>
>RACHEL CORRIE
>Uccisa due volte
>COMMENTO - Tommaso Di Francesco
>
>COMMENTO - Tommaso Di Francesco
>L'arroganza e l'impunità dello stato israeliano
>sembrano davvero ben rappresentate dalla
>sentenza di ieri su Rachel Corrie della Corte di
>giustizia di Haifa che ha dichiarato: «Si mise
>da sola e volontariamente in pericolo. Fu un
>incidente da lei stessa provocato».
>Così lo stato e il governo israeliani
>archiviando il caso internazionale dietro il
>paravento della giustizia sommaria per uno stato
>in guerra che occupa un altro territorio e
>sottomette un altro popolo, si autoassolvono,
>dopo nove anni e mezzo dall'uccisione della
>pacifista americana dell'Internationl Solidarity
>Movement - come Vittorio Arrigoni. Tentando di
>cancellare insieme alla giustizia, il nome di
>Rachel Corrie e ancora una volta la stessa resistenza palestinese.
>Rachel venne barbaramente schiacciata il 16
>marzo del 2003 da un bulldozer dell'esercito
>israeliano mentre cercava d'impedire, con la
>sola intermediazione non violenta del suo corpo
>e della sua voce scandida da un megafono, la
>scientifica demolizione di migliaia di case
>palestinesi. Cercava Rachel di fermare quel
>terrorismo di stato, condannato anche dall'Onu e
>in particolare dall'Unrwa-Agenzia per i
>Rifugiati, che lasciò senza casa 17 mila
>famiglia palestinesi e che venne però
>giustificato per «fermare i terroristi» ed
>edificare al posto delle abitazioni civili un
>altro muro alla frontiera con l'Egitto. Il
>tribunale così ha respinto il ricorso della
>famiglia che aveva accusato lo Stato isrealiano
>di essere responsabile dell'uccisione della
>figlia e di avere scientemente evitato indagini accurate.
>Ora l'esercito è assolto. Non solo. La colpevole
>sembra essere proprio Rachel che con il suo
>strabordante coraggio ha osato sovrastare e
>«schiacciare» l'operazione «umanitaria» dei
>bulldozer di Tel Aviv. Lei che, solo pochi
>giorni prima di venire assassinata, in una
>e-mail agli amici, aveva denunciato: «Abbattono
>le case anche se si trova della gente dentro.
>Non hanno rispetto di niente né di nessuno».
>Non hanno avuto rispetto di niente e di nessuno
>anche con questa sentenza. Al punto da diventare
>come una seconda uccisione. Quella denunciata
>dall'attrice Vanessa Redgrave ogni volta che sul
>nome di Rachel Corrie in Occidente e negli Stati
>uniti scende il velo della censura. Perché il
>pacifismo attivo e diretto che si frappone alla
>guerra è stato, proprio nell'anno della morte di
>Rachel Corrie, il grande sconfitto dalla guerra
>infinita di Bush. Come è sconfitto, silenzioso e
>inattivo, ogni giorno che la deriva integralista
>delle primavere arabe è degenerata e degenera in
>quotidiani bagni di sangue, come in Siria.
>Difficile cancellare la memoria di Rachel Corrie
>la cui immagine torna sempre nelle piazze con
>Occupy. Naomi Klein ha recentemente ricordato
>che nei Territori occupati e nella Striscia di
>Gaza, ovunque ci sono bambine chiamate Rachel in
>suo onore. La storia di Rachel è viva,
>nonostante il cuore dei palestinesi, dopo la
>morte di Arafat, sia spezzato nelle due anime
>per ora non facilmente conciliabili, di Hamas e
>Fatah. Perché, qual è l'essenza della
>solidarietà di Rachel Corrie? «Avvertire la
>consistenza della storia vivente del popolo
>palestinese - ha scritto Edward Said - come
>comunità nazionale e non semplicemente come un gruppo di poveri rifugiati».
>
>Ugo Beiso
>
>----------
>    Vivi come se dovessi morire domani. Impara 
> come se dovessi vivere sempre Mahatma Gandhi

>
>----------
>
>--
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