[Forumlucca] 29o anniversario Strage in cui fu ucciso Rocco …

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Autore: laura picchi
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Oggetto: [Forumlucca] 29o anniversario Strage in cui fu ucciso Rocco Chinnici consigliere istruttore a Palermo: testo integrale diario personale dottor Rocco Chinnici

www.ecorav.it/arci/documenti/scheda2/scheda2.htm

Testo integrale del diario personale del Dr Rocco Chinnici



1° foglio


'296/75 b pm reg. gen. 1583/77reg. c.a. 206/77. Ignoti. Omicidio in
persona di Zummardo Salvatore commesso in Monreale il 15-6-975.
Formalizzato dal p.m. Scozzari il 3-6-77.



2° foglio


n.b. nel processo a carico di ignoti imputati dell'omicidio Di
Cristina, nel quale sono imputati numerosi individui per ricettazione di
assegni, Scozzari mi ha chiesto espressamente di non istruire
personalmente il processo e di non assegnarlo a Motisi. (Ritengo che
così gli sia stato imposto). Il processo è stato assegnato a un giudice
da me ritenuto severo (S. Rizzo).

A distanza di mesi - Mi sono sbagliato



3° foglio


n.b. processo n.255/76 sez. 9 c. Verzotto Graziano. Il processo viene
assegnato a Motisi il 17-11-1976. Nessuna attività istruttoria sino al
1980.



4° foglio - Appunto del 15-12-81.


Ciccio Scozzari è l'essere più immondo che esista, vigliacco, servo dei
mafiosi (il suo comportamento al processo di viale lazio ne è la
riprova). Per invidia o per imposizione della mafia mi ha combattuto da
quando sono a Palermo; mise in giro la notizia - e l'avvocato Paolo
Seminara la diffuse - che ero il servo del capitano dei CC. Russo; e ciò
solo perchè valorizzavo - nel giusto - i rapporti dell'ufficiale;
quindi, che io ed il povero Pippo De Blasi avevamo costituito "centro di
potere" in quanto io, e solo io, istruivo i processi "portanti". Per
tutto il periodo in cui nella corrente di "Unità per la Costituzione" ha
avuto un certo peso, si è opposto decisamente a che io ricoprissi
cariche in seno all'associazione e che fossi eletto al Consiglio
giudiziario. Egli tuttavia ha dimostrato tutta la sua forza malefica in
occasione della mia nomina a consigliere istruttore. Tre grosse
canagliate egli commise: e se prima nutrivo qualche dubbio ora, dopo
quello che ho appreso ieri, ogni dubbio è svanito.

 1)       cercò di mettermi contro magistratura democratica agendo, però, com'è costume dei vigliacchi dietro le quinte.



 2)       scrisse un anonimo al consigliere superiore, dicendo che ero 
amico dei Salvo, gente che non conosco (tranne, casualmente, Ignazio ) e
 che detesto.


 3)       mise in giro la voce cha io ''fottevo'' i processi.



La più grossa infamia è questa: mesi fa il dottor Mignosi, ispettore
regionale, in tutta riservatezza mi disse che il giornalista Panzica gli
aveva confidato che la morte di Giuliano era da addebitare a me in
quanto io solo ero a conoscenza del rapporto di Giuliano riguardante il
traffico di droga. La notizia mi sconvolse per il motivo che il rapporto
in questione pervenne nel mio ufficio tre mesi dopo l'uccisione del
funzionario. Ora da Tessitore ho saputo che il Panzica è suo intimo
amico ''che è cresciuto a casa sua''. Tessitore me lo ha detto in quanto
il Panzica, giornalista alla Rai, gli aveva chiesto il mio numero di
telefono per invitarmi ad una trasmissione Rai. Tutto mi è stato chiaro.
L'essere immondo, servo della mafia, continua a volermi colpire alle
spalle.



Appunto ''in data 30-3-979''.

Ho
prosciolto dal delitto di truffa aggravata Imburgia Giuseppe, proc.
409-78 c.a.. Al processo si è interessato in modo pressante S. Ecc.
Pizzillo.



Appunto senza data.

Nel mio
ufficio si verifica un fatto di gravità eccezionale. L'avvocato Paolo
Seminara, "amico fraterno" di Scozzari mi muove l'accusa di volere a
tutti i costi la emissione di mandati di cattura nei processi pendenti
contro associati a delinquere nei quali il procuratore Costa ha
convalidato gli arresti ed indurre i magistrati Falcone e Calabrese ad
emetterli. Il suo atteggiamento è minaccioso, scorretto, e degno di lui.
All'agitata discussione prende parte Motisi. Nel corso della
discussione il Seminara si lascia sfuggire una circostanza che
sicuramente gli è stata riferita da Scozzari: l'esistenza, nel processo
contro Sollena Salvatore e Bontate Giovanni, del rapporto della squadra
mobile del 30-4-1980, redatto su mia richiesta. Chiedo a Calabrese
perchè ha scarcerato i detenuti del suo processo. Confessa che erano
intervenuti a dirgli che noi "non ci possiamo fare strumentalizzare
dalla polizia". Schiacchitano e Lo Forte della Procura (emissari del
grande vigliacco e servo della mafia Scozzari).



Altro appunto stesso foglio.


Circola insistente la voce che i mandati di cattura nel processo di
Falcone li ho fatti emettere io. L'avvocato Campo mi dice testualmente
"come, dopo che a seguito del processo dei 114 c'era stato promesso che
non si sarebbero fatti più processi per associazione a delinquere, si
ritorna di nuovo alle associazioni?" Se mi succederà qualche cosa di
grave i responsabili sono due 1° - il grande vigliacco Ciccio Scozzari.
2° - l'avvocato Paolo Seminara.



Foglio d'agenda del 3 luglio- Appunto del 3/7/1980.


Viene in visita il (illegibile) dice di un ''pezzo grosso'' latitante
che vorrebbe incontrarsi con lui (è don Tanino B.?) Mi dice che molti
personaggi di grande levatura gli hanno parlato del figlio di don
Paolino (Bontade).



Foglio del 18 settembre. Appunto del 18 set. 1980.


1) il procuratore generale dott. Viola mi raccomanda caldamente il
proc. contro Cuccio Giuseppe imputato di frode valutaria. Lo stesso mi
ha raccomandato il processo contro il di lui genero imp... imputato di
falsità in titolo di credito. (I due processi sono stati istruiti in
sommaria e sono pervenuti in ufficio con richiesta di proscioglimento).



Foglio d'agenda del 4 novembre - Appunto 4 nov. 1980.


ore 11 - Viene Michele Mezzatesta. Vuol sapere se contro Vitale
Giacomo, figlioccio dell'onorevole Jocolano, esiste mandato di cattura
del giudice Falcone. Rispondo che non è mia abitudine interferire, in
alcun modo, nei processi dei colleghi.

ore 12 - mi telefona
Guido Cucco, mi segnala il processo contro M. che si trova alla sezione
d. Si manifesta possibilista per Paino.



Foglio del 6 novembre - Appunto senza data.


ore 12. Mi telefona da Messina il professore Giuliano fratello del
compianto vice questore. Mi chiede se sono disposto ad accettare
l'incarico di componente il comitato scientifico di un convegno sulla
criminalita' mafiosa e organizzata da tenersi a Messina presso
l'universita'. Accetto.



Foglio del 12 novembre - Appunto senza data.


ore 11.- L'Avvocato Nino Mormino molto riservatamente mi dice - e si
dimostra preoccupato - che l'eccellenza Pizzillo ha dichiarato che
presso l'ufficio istruzione io interferisco nei processi più gravi nel
senso che condiziono i giudici ad un rigore esagerato. (Pizzillo sa di
mentire nella maniera più irresponsabile).



Foglio del 13 novembre - Appunto del 27-1-1981.


ore 11.30. Viene a trovarmi il dottore I della Questura. Mi confida in
tutta riservatezza a proposito dell'omicidio Mattarella a) che il
presidente ucciso ritornando da Roma dopo un colloquio con il ministro
Rognoni disse alla segretaria dottoresa Trizzino: "Se si sapesse quello
che ho detto a Rognoni, mi ucciderebbero certamente"; b) che di ciò il
commissario De Luca ebbe a fare una relazione. Il documento però non è
stato allegato al rapporto per il veto dei superiori.

ore 12.30
- Vado da S. Ecc. Viola, lo informo della canagliata ordita dal g. i.
Calabrese il quale, d'accordo con quell'altro vigliacco che è il sost.
Gatto, si è fatta fare la richiesta di interrogare gli imputati al
processo di mafia a lui affidato con mandato di comparizione: gli chiedo
di intervenire presso Paino, per fare modificare la richiesta. Insisto
presso Viola perchè intervenga per fare allontanare dall'ufficio
istruzione il Calabrese. Mi promette di intervenire.



Foglio del 14 novembre. Appunto relativo al 27 gennaio '81.


ore 18. Assumo in esame il dott. Mignosi ispettore regionale.
Riservatamente mi dice - mi prega di non verbalizzare - che dopo tre o
quattro giorni dall'uccisione del presidente Mattarella andò a trovare
il procuratore generale Viola e decise di riferire tutto quanto sapeva;
il procuratore generale gli disse (testuale): "come amico gli consiglio
di aspettare gli eventi. Se poi vuole essere sentito chiamo il
segretario e verbalizzo". Evidentemente non fu verbalizzato nulla
(paura?).



Foglio del 15 novembre. Appunto relativo al 10 aprile 81.


ore 9.30. Assumo in esame nel processo per l'omicidio Mattarella la
signora Trizzino. Il contenuto della conversazione è nel verbale redatto
in data di oggi. Mi confida pregandomi di non verbalizzare di avere
informato S. E. Pizzillo di quanto ebbe a dirle il presidente ucciso
dopo essere rientrato da Roma e avere avuto un colloquio riservato "sui
problemi siciliani" col ministro Rognoni. Presente il segretario Di
Bartolo.



Foglio del 17 novembre. Appunto relativo all'8 giugno '81.


ore 18. si svolge nel mio ufficio una discussione. Siamo io Paino,
Falcone, Sciacchitano. Io e Falcone sosteniamo che a seguito
dell'interrogatorio reso da Miceli Crimi (costui ha ammesso di avere
esploso il colpo d'arma da fuoco contro Sindona ed altro) s'impone la
necessità di contestare a Sindona, ed altre tre persone, con mandato di
cattura il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso. Il
Paino è alquanto preoccupato. Dice che vuol vederci chiaro, che non
vuole dare in pasto alla stampa provvedimenti che fanno scalpore. Io e
Giovanni Falcone rimaniamo stupiti di tanta.. prudenza. E' importante il
fatto che Paino altri non è che il portavoce di Viola (che è forse vero
che questi è alla P2 o di altra conserteria simile?).



Foglio del giorno 18 - Appunto relativo al 14 luglio '81.


ore 13. G. Falcone mi comunica che il primo presidente della corte gli
ha caldamente raccomandato il cavaliere del lavoro Graci implicato nella
faccenda Sindona; dopo averlo convocato nel suo ufficio. La circostanza
può costituire conferma indiretta alla notizia riferitami da Rabito
(Lillo) secondo la quale alla fine di ottobre 1979, si riuniranno a
Taormina il Graci, l' Ecc. Ugo Viola, l'ecc. Pizzillo, il sen. Coco e
Paino per appoggiare massicciamente quest'ultimo a consigliere
istruttore. Il Graci, ha riferito Giuliano Turone a G. Falcone e come mi
ha confermato Rabito, il quale ha appreso la circostanza dal cugino
ingegnere Corrao, ha tra i suoi consulenti Ugo Zilletti.



Foglio del 19 novembre. Appunto relativo al 14 luglio '81


ore 18 - Viene a trovarmi il marchese De Seta: dopo avermi raccontato
delle sue vicende con l'avv. Guarrasi, mi fa presente che costumi è
intimo amico del sen. Emanuele Macaluso. Mi riferisce che alla galleria
d'arte "la Tavolozza" (il cui proprietario effettivo è Renato Guttuso)
si recava spesso il dott. Boris Giuliano, il quale in quella sede
parlando con Leonardo Sciascia e qualche altro, si riteneva certo che
responsabile del sequestro De Mauro era proprio il Guarrasi.



Foglio del giorno 20 novembre. Appunto relativo al 10 dicembre '81.


ore 12.30. Mi telefona Pizzillo, ha letto della mia relazione su "Mafia
oggi" a Monreale organizzata dall'Arci di Monreale di ieri sera. Mi
consiglia prudenza essendo io troppo esposto. Aggiunge di aver raccolto
voci secondo le quali io mi appresti ad entrare nel Pci per seguire
l'esempio di Rizzo. Insiste perchè io non intervenga più in convegni,
come quello di Messina nel mese di ottobre di quest'anno su "Mafia e
potere" . Il tono è molto cordiale. Si dimostra alquanto preoccupato per
il fatto che io sono "troppo esposto". Qualche giorno fa mi aveva per
la terza volta chiesto di sollecitare Barrile ed archiviare gli atti
relativi contro i Salvo (e però non ha mai pronunziato il cognome
Salvo).



Foglio del 21 novembre 1981. Appunto relativo al 10 dicembre 1981.


ore 17 - L'appuntato Bartolotta agente di tutela mentre con
l'autovettura di servizio guidata da Purpura ci rechiamo in ufficio, mi
racconta che anni addietro trasse in arresto Messina, il capomafia della
zona di Partanna Mondello (guardiano della Facup). Mi fa presente che
il mandato era stato "smarrito" alla Squadra Mobile in quanto tutti i
funzionari e sottufficiali, "si vestivano gratis" alla Facup (il mandato
di cattura era stato emesso da me) e non avrebbero mai eseguito il
mandato.



Foglio del 22 novembre 1981. Appunto relativo al 26 marzo 82.


ore 17 - Viene a trovarmi Pio La Torre. Mi segnala l'ing... della
società Alco (asse del belice); mi dice che si tratta di persona onesta e
che se coinvolto in qualcosa di illecito, sarà stato tratto in inganno.



Foglio del 24 novembre 1981. Appunto relativo al 18 maggio 1982.


ore 12 - Vado da Pizzillo per chiedere di applicare un pretore in
sostituzione a La Commare dal momento che il Csm ha deciso che la
competenza è del presidente della corte. Mi investe in malo modo
dicendomi che all'ufficio istruzione stiamo rovinando l'economia
palermitana disponendo indagini ed accertamenti a mezzo della guardia di
finanza. Mi dice chiaramente che devo caricare di processi semplici
Falcone in maniera che "cerchi di scoprire nulla perchè i giudici
istruttori non hanno mai scoperto nulla". Osservo che ciò non è esatto
in quanto sono stato proprio i giudici istruttori di Palermo che hanno -
inconfutabilmente - scoperto i canali della droga tra Palermo e gli Usa
e tanti altri fatti di notevole gravità. Cerca di dominare la sua ira
ma non ci riesce. Mi dice che verrà ad ispezionare l'ufficio (ed io lo
invito a farlo); è indignato perchè ancora Barrile non ha archiviato la
sporca faccenda dei contributi (miliardi per la elettrificazione delle
loro aziende agricole); l'uomo che a Palermo non ha mai fatto nulla per
colpire la mafia che anzi con i suoi rapporti con i grossi mafiosi l'ha
incrementata. Pizzillo con il complice Scozzari ha "insabbiato" tutti i
processi nei quali è implicata la mafia, non sa più nascondere le sue
reazioni e il suo vero volto. Mi dice che la dobbiamo finire, che non
dobbiamo più disporre accertamenti nelle banche.



Foglio del 26 novembre. Appunto relativo al 15 maggio 1982.


ore 11.30- Viene a trovarmi Giovanni Falcone. Mi riferisce di essere
stato convocato da Viola il quale mi richiede spiegazioni del perchè
alle notizie di stampa circa le telefonate intercorse tra familiari e
parenti di Salvo (Nino) e Rroberto" (Buscetta) Falcone risponde che le
telefonate sono state riportate nella sua sentenza. L'episodio è
indicativo del rapporto di amicizia di Nino Salvo oltre che con
Pizzillo, anche con Viola e Paino. Quest'ultimo infatti l'altro ieri
sempre nella forma gesuitica che gli è congeniale mi ha telefonato per
dirmi che era andato a trovarlo Nino Salvo indignato per il fatto delle
notizie riportate dalla stampa sulle telefonate di cui Viola parlò con
Pizzillo. Ma perchè Nino Salvo non viene allo ufficio istruzione?



Foglio del 27 novembre - Appunto relativo al 2-6-82.


Mi chiama Viola, mi chiede reiterando la richiesta del giorno prima la
richiesta di prosciogliere l'ing. Tedesco imputato di gravi reati nel
processo contro Maligno +13 (scandalo del Belice). Faccio presente che
l'ing. Tedesco è tra i più gravemente responsabili: ciò malgrado Viola
insiste. Contrariamente al suo stile la richiesta è quasi perentoria. è
ovvio che l'ing. Tedesco sarà rinviato a giudizio. Faccio una
riflessione: Pizzillo è quello che è, stupido, prepotente, bifronte,
notoriamente invadente; non c'è giudice civile o penale, non solo di
Palermo presso il quale egli non sia intervenuto per raccomandare gente
che gli sta a cuore. Certo, Viola non è Pizzillo ma... si avvicina pur
se in maniera, quasi sempre elegante.



foglio del 28 novembre. Appunto relativo all'8 giugno '82.


Alle ore 11 avrebbe dovuto restituirmi la visita il gen. Dalla Chiesa
venuto al palazzo di giustizia per restituire la visita a Viola, a
Spadaro, a Paino (e Pizzillo?). Alle 10.45 dal maresciallo Bellantonio
mi ha fatto dire che era stato chiamato d'urgenza alla Regione. Che gli
avranno detto che il consigliere istruttore non è titolare di ufficio
direttivo? O che sono comunista? Dalla Chiesa (il fatto mi fu riferito
dal maresciallo Chiofalo) appoggiava Paino per la nomina a consigliere
istruttore. Paino è rimasto offeso con me perchè all'incontro di studi
sulla mafia a Castelgandofo, non ho parlato di lui e del suo ufficio.



Foglio del 29 novembre - Appunto relativo al 14 luglio '82.


ore 18. Sono all'hotel La Torre per delega del presidente Spadaro che
mi ha incaricato di andare in sua vece. Al ricevimento offerto dal
console francese. Il procuratore generale Viola si presenta all'avv.
Curcio, il proprietario della spiaggia di Mondello, personaggio alquanto
discusso. Con Ugo Viola si danno del tu.



Foglio del 1 dicembre - Appunto relativo al 7 dicembre 1982.


Ieri, domenica, verso le ore 20 è venuto a casa mia l'ing. Eduardo
Romano. Sono a letto perchè influenzato. Chiede di parlare con me, entra
nella mia stanza terrorizzato. Davanti l'ingresso di casa mia si era
incontrato con Nino Madonia, da me rinviato a giudizio in stato di
arresto per le bombe di capodanno. Mi riferisce che il Madonia dopo
avergli insistenemente richiesto chi andava a cercare nello stabile
(alla domanda l'ingegnere rispose che andava da un suo zio signor
Romano) ad analoga domanda rispose che andava a trovare il suo amico che
aveva l'abitazione nella scala b. L'ingegnere Romano ebbe la sensazione
che non è niente vero perciò telefono al maresciallo Trapani, al dott.
D'Antone. In serata, il Madonia non viene trovato. Oggi a casa nel primo
pomeriggio mi portano un espresso. E' diretto: giudice istruttore capo
Rocco Chinnici Tribunale di Palermo figura impostato e recapitato lo
stesso giorno il 6-12-82. La lettera è del tenore seguente: "non si
muove foglia che Giovanni Falcone non voglia" il no di non voglia è
sottolineato due volte. E' minaccia? Mi si vuole mettere contro anche
Giovanni Falcone?



Foglio del 3 dicembre - Appunto relativo al 17 giugno 1983


ore 16,50 in ufficio. Sono sei mesi che non faccio più annotazioni ho
sbagliato perchè di fatti che continuano a maturare ce ne sono stati
parecchi. Riguardano principalmente G. Falcone. In occasione della
venuta della commissione antimafia, tramite il colonnello dei cc.
Castellano si è incontrato nell'ufficio di quest'ultimo con l'on.
Pastorino (dc). Quando è andato all'incontro mi disse che mi avrebbe
informato di quello che avrebbero detto; nulla ho saputo. Soltanto
qualche giorno dopo, parlando del commercialista tributarista della
mafia mi disse che tutto sommato questi era soltanto un professionista. E
le scarcerazioni per mancanza di indizio di Silvio Badalamenti, del
costruttore prestanome dei Vernengo, Amato? E la libertà provvisoria ai
cosiddetti pentiti del nord che hanno detto ben poco? E perchè tiene a
casa le carte processuali in copia e in originale? E perchè si incontra
con personaggi (magistrati, poliziotti?) in stretto riserbo? Ho appreso
che oggi alle 15.30 dovrà recarsi dall'alto commissario.



Foglio del 4 dicembre. Appunto relativo al 21 giugno 1983.


Mandalari. tributaria e consulente della mafia è stato scarcerato per
mancanza di indizi. Ho voluto leggere la motivazione dell'ordinanza.
Insufficienza di indizi. Dice Falcone: in uno stato di diritto prima le
prove e poi la cattura. Ma non ha fatto così con decine di altri
imputati. L' intervento dell'on. Pastorino o di altre forze occulte.



Stesso foglio - Appunto del 22-6-83.


Giovanni Falcone è preoccupatissimo, alle ore 13 viene da me mi dice
che domani in elicottero andrà a Caltanissetta per incontrarsi con il
sostituto Favi di Siracusa. Un detenuto ha fatto sapere a favi che si
prepara un attentato contro Falcone, ad organizzarlo sarebbero gli
industriali e le cosche catanesi. Il cavaliere del lavoro Rendo, secondo
il detenuto, viene informato dall'Alto commissario De Francesco di
tutta l'attività di Falcone. Incredibile. Forse Falcone negherà di
avermi fatto simili confidenze. Ma me le ha fatte





 FONTE: Agenzia ANSA, Comunicato del 28-SET-83, ore 18:21