[Precari_roma] RESOCONTO PRESIDIO 23 LUGLIO 2012 A ROMA PRES…

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Aihe: [Precari_roma] RESOCONTO PRESIDIO 23 LUGLIO 2012 A ROMA PRESSO IL SENATO SU DECRETO SPENDING REVIEW E VENDITA - SCIOGLIMENTO AZIENDE IN HOUSE PUBBLICHE
COMUNICATO SINDACALE RADIOSTAMPA DEL 23 LUGLIO 2012
Per pubblicazione e divulgazione. grazie da Unione Sindacale Italiana segreteria generale nazionale
confederazione USI (fondata nel 1912) e mail usiait1@???
blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, sito www.usiait.it




Si è svolto il 23 luglio il presidio presso il Senato della Repubblica (piazza
delle 5 lune) di opposizione al decreto legge in fase di conversione n° 95, detto
sulla spending review, che tra le varie penalizzazioni prevede all'articolo 4 la
distruzione di circa 400-500 aziende in house che lavorano ed erogano servizi per
conto di pubbliche amministrazioni, un provvedimento che prevede o la vendita
a privati dell'intero capoitale e quote societarie entro giugno 2013 o, in caso di
esito negativo della gara di vendita, il loro scioglimento.
Questo provvedimento rigurda in termini di rischio di perdita del posto di lavoro da un minimo di oltre 100mila persone fino a oltre 200mila....
L'Unione Sindacale Italiana, nella prosecuzione dell'opposizione a provvedimenti normativi e governativi contro gli interessi delle classi lavoratrici e della stessa
qualità e carattere pubblico dei servizi pubblici locali, che vede la nostra confederazione impegnata da anni in molte mobilitazioni, scioperi e iniziative, ha partecipato anche a questo presidio, indetto originariamente da appello della
RSU di ACI INFORMATICA.
Presente la segreteria dell'USI con le compagne e i compagni disponibili da impegni
lavorativi e familiari, oltre ad una delegazione di lavoratori e lavoratrici della società Zetema, dopo la decisione dell'assemblea del 18 luglio indetta da USI e dalla RSU USI interna, di non lasciare isolati coloro che si stavano mobilitando
e per dare un respiro nazionale alla mobilitazione, che correva il rischio di rimanere
relegata a iniziativa di qualche azienda, di gruppi di lavoratori o di scadere
in difese di stampo "corporativo" di alcune società...
Aci Informatica con la RSU era presente fin dalla mattina con lo sciopero
per l'intera giornata, l'Usi e la RSU USI di Zetema davano invece appuntamento eù
adesione pubblica al presidio a partire dalle ore 15, anche perchè nei contatti
presi nei giorni immediatamente precedenti (con senatori dell'IDV che si erano resi disponibili a presentare emendamento o ordini del giorno, mentre era in corso
l'assemblea sindacsle del 18 luglio, a causa di tempi stretti dal punto di vista
tecnico) si era venuti a conoscenza che i lavori in Commissione Bilancio del Senato
sarebbero iniziati dalle 14.30 del 23 luglio, con votazione finale al Senato
il 27 luglio e successivo passaggio alla Camera.
Al presidio hanno partecipato in totale circa 200 persone,
in rappresentanza di alcune aziende che a Roma sono colpite dagli effetti del decreto nazionale sulla spending review.
Si è formata una delegazione (per l'USI come RSU di Zetema ne ha fatto parte
Serenetta Monti...che non è parente del premier...) dei rappresentanti delle società presenti al presidio, che ha incontrato i senatori dell'IDV per preparare due ordini del giorno (uno particolare per l'ACI INFORMATICA), quello che ci interessava era
una presa di posizione di ambito generale, che contenesse alcune osservazioni e richieste che avevamo fatto come USI per tutte le aziende coinvolte, specie per la
salvaguardia occupazionale, i livelli salariali e il carattere e natura pubblica
dei servizi erogati, anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale
sui referendum del giugno 2011.
Ordine del giorno (presentato da senatori dell'IDV, ma che se fosse firmato anche
da senatori del PD, che sostiene il governo che è intenzionato a chiedere il
voto di fiducia sul decreto sulla spending review..., creerebbe almeno un
problemino di livello istituzionale e di correttezza nei confronti della
correttezza costituzionale, anche se per noi SONO I RAPPORTI DI FORZA CHE CONTANO
e non le maggioranze parlamentari, ma quando si lotta anche questi strumenti si usano)che è in allegato e che vi chiediamo comunque, come "riduzione del danno", di far
circolare e a chiederne l'approvazione in aula il 27 luglio, anche facendo pressione sui senatori e senatrici con i quali magari potete avere contatti.


Unici due nei del presidio del 23 luglio, la scarsa presenza d tante situazioni 
di lavoro, che pur rientrando tra le aziende colpite dagli effetti negativi del
provvedimento in discussione e di prossima votazione, sembra che siano rassegnati 
all'inevitabile o troppo sfiduciati per continuare a lottare, a differenza di quello
che invece stanno provando a fare in Grecia, in Francia, in Spagna...
la seconda è la difficoltà di far "uscire allo scoperto" moltre strutture sindacali
che su questo aspetto stanno rimanendo troppo silenziose o con mobilitazioni
solo di "facciata", ma lontani dal Senato, dove si sta discutendo il decreto.
La mobilitazione proseguirà nei prossimi giorni, senza cedere a pratiche
egemoniche da parte di chicchessia, di pressioni dei poteri forti o di
qualsiasi gruppo o situazione che pratichi il neo corporativismo o la divisione
per problemi di...bandiera...      
La Lotta continua ... ORA E SEMPRE RESISTENZA...NON ABBIAMO GOVERNI AMICI,
PRATICHIAMO  AUTORGANIZZAZIONE, SOLIDARIETA' REALE, MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE,
CONTRO I PADRONI E I GOVERNI DEI BANCHIERI, ESPRESSIONE DEL CAPITALISMO CHE HA DICHIARATO CONTRO LE CLASSI LAVORATRICI E I SETTORI SFRUTTATI, UNA VERA E PROPRIA "GUERRA DI CLASSE PERMANENTE"...
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