Re: [Hackmeeting] riflessioni, e quest'estate

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Autor: Null
Data:  
Para: hackmeeting
Assunto: Re: [Hackmeeting] riflessioni, e quest'estate
On 07/03/2012 04:15 PM, vecna wrote:
> per chi paventa un fork, non ci sono energie per quello. Questo è l'effetto
> di non aver nuove generazioni. quindi lasciate stare,o visionari, potete al
> massimo aggregarvi ad altre communità.


No.

Per chi vuole fare i fork, la comunità che sta cercando si chiama Github.

Invece questa comunità qui sarà anche piena di narcisisti in loop che
adorano sprecarsi a vicenda tempo ed energie nel grande gioco di ruolo
che è questa lista, ma non ve ne libererete così facilmente.

Continuerà ad esistere e fluire, questa comunità, e rimanere in
contatto, ispirarsi tra se e con il mondo, fare cose insieme, hack o non
hack, meeting o non meeting, al di là di ogni lista e luogo e limite e
decisione e assemblea.

Questa comunità va molto al di là di chi scrive in questa lista.
Di chi parla in assemblea.
Va molto al di là di chi è stato all'hackmeeting.
E' una cosa più bella e più sfuggevole.

Come una critical mass.

Perché il bello delle reti, per quanto inquietante e inebriante e
assurdo il lato tecnico dei protocolli di rete e dintorni possa essere,
è proprio la possibilità di conoscere gente e cose e non essere
condizionati nella propria realtà dal luogo fisico.

Le cose non sono quello che sembrano.
Le persone non sono quello che sembrano.
Non vedo perché questa comunità dovrebbe esserlo.

Be water, my friends.

Inventatevi.

Intanto avviserei tutti che è diventato di pubblico dominio che il
trolling è un'arma. Quindi non cascateci più. LOL.
http://www.wired.com/dangerroom/2012/07/counterterrorism-trolls/all/

Per cominciare vi chiedo di non rispondere a questa mail, che siate
d'accordo o no.

Allora.

Secondo me il dualismo tra i politici e i tecnici è finto.

E' una grande trappola e spreco di energie.

Basta con questa divisione. Siete quattro gatti sia all'ESC che al MOCA
che ad HM e non potete permettervi di focalizzarvi su questo stupido
finto dualismo mentre il resto del mondo ci fa la permanente allo stack
e altri brutti scherzi relativi alla privacy e tanto altro.

I veri problemi sono altri.

Chi vuole fare cose più tecniche lo faccia e basta.
Chi vuole fare cose politiche idem.
Essere meno politici degli altri non basta per considerarsi migliori
tecnici.
Essere meno tecnici degli altri non basta per considerarsi più attivi
politicamente.

Se uno si allontana dal giro più politico e cerca ambiti più tecnici,
magari scopre che la bravura tecnica è individuale. E' dell'individuo
prima che della comunità, e vale in un preciso istante. Non basta aver
fatto una cosa e sei bravo per sempre. Vale solo per quel giorno. Scade.

L'immagine inganna. E' tecnico chi in quella giornata ha imparato e/o
creato qualcosa di tecnico. Punto.

Ci sono bravi tecnici ovunque, a macchia di leopardo.

Ci sono gesti che hanno un significato politico ovunque, allo stesso modo.

Per quanto riguarda il filtraggio all'ingresso di Hackmeeting, ho dei
dubbi perché:
- ci sono collaborazioni anche più radicali che con la polizia, diciamo,
sulle quali ognuno decide cosa pensare, e comunque voi alla porta non li
riconoscerete mai tutti
- difficile da implementare
- troppe sfumature di grigio, e soggettive (dipende anche da chi capita
alla porta)

Dopo di che, fate quel che volete.

Io, guardando da fuori, sottoscrivo l'ipotesi già proposta:
- hackmeeting situazione trasversale
- alcuni singoli progetti, volendo, blindati con gente che ti scegli

Al massimo si aggiungono cartelli per i noob che dicono 'non fidatevi,
la persona con cui parlate potrebbe essere chiunque'. Oppure anche 'gli
hackers non sono solo quei simpatici personaggi che si vedono nei film'.
O 'non tutti qui sono hackers'.

Che poi la parola hacker è la più soggettiva ed abusata di tutte.

Ma io non mi intendo di fiducia e di progetti.

Diciamo che sulla fiducia in quanto tale avrei dei seri dubbi,
soprattutto in un ambito acaro e/o in un ambito molto attraversato,
aperto e vario.

Ma scegliete bene.

No, meglio.

Fidatevi con moderazione, fidatevi intelligentemente e argomento per
argomento, ruolo per ruolo, capability per capability, e per certe cose
non fidatevi di nessuno. Che a diffidare di Nessuno sono capaci tutti.
Si, è una parafrasi.

Detto ciò, imparare sempre più cose tecniche è una cosa che consiglio
assolutamente. Guardate dietro le quinte. Passettino per passettino
scomponete la macchina. Pian piano, nessuno è nato imparato. Non fatevi
spaventare, 99% di RTFM arriva da gente che nasconde l'ignoranza. Read
The Fucking Source Code invece si, ma divertendovi. Imparare le cose
tecniche in questo modo cambia il modo in cui percepite il mondo e la
tecnologia, può essere creativo e emancipatorio, rende più forti, più
furbi, più sgamati. Se fatto bene.

Basta loop.

Viviamo in un mondo dove la distanza tra l'orecchio e la bocca è troppo
poca, aggiungete più elaborazione tra input e output e/o memorizzazione.

Vi ringrazio tutti di tutto,
mi avete insegnato tantissimo e,
alla fine della giornata,

imparare qualcosa è la cosa che significa molto.

Aver vissuto un po', sentendosi vivo nel frattempo.

Adesso andate e fate cose concrete, in HM o altrove.

Respect, walk, pedala, volemose bene, il paradosso regna sovrano.

Saluti da the Great Southern Trendkill,
the Trend is Dead, ok?
Grazie ancora,

Null