[Forumlucca] Ditta pisana rifiuta commessa militare

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Aihe: [Forumlucca] Ditta pisana rifiuta commessa militare
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Da: Martina Pignatti M.
Date: 12 luglio 2012 17:48
Oggetto: [Pro_Reb] Tra necessità e corerenza: ditta pisana rifiuta
commessa militare



Notizia sensazionale: l'impresa Morellato a Pisa, in piena crisi,
rifiuta una commessa militare per pure motivazioni etiche dopo
consultazione con i lavoratori. Segue lettera dell'imprenditore
Morellato al Distretto di Economia Solidale AltroTirreno. Di questi
tempi è una perla rara quindi l'impresa merita tutto il nostro
sostegno, diamoci da fare! Contattate Alberto Zoratti
(azoratti@???), che ci lavora, per interviste da pubblicare sui
vostri siti/riviste, commesse, comunicati di solidarietà. Pensate a
loro se dovete mettere i pannelli solari, cambiare la caldaia, farvi
fare una consulenza energetica per la casa, ecc.
Un caro saluto,
Martina
www.unponteper.it


Accettare o no una commessa militare? Noi diciamo no

Pisa, 11 luglio 2012

Care amiche ed amici del Distretto di Economia Solidale AltroTirreno,

la crisi economica e finanziaria sta colpendo pesantemente il tessuto
produttivo del nostro Paese. Una situazione generata
dall'irresponsabilità di un'economia e di una finanza senza regole si
sta sempre più tramutando in imprese che soffrono, lavoratrici e
lavoratori in cassa integrazione, fatturati in caduta libera, come sta
accadendo nei nostri territori per il caso delle aziende di cui sono
titolare, la Morellato Termotecnica (www.morellatotermotecnica.it) e
la Morellato Energia (www.morellatoenergia.it).
La scorsa settimana è arrivata in ditta una richiesta di sopralluogo
e, successivamente, di preventivo, dalla Wass
(http://www.wass.it/WASSWEB/) un'azienda parte del gruppo Finmeccanica
e che contribuisce allo sviluppo di tecnologia militare
(http://www.wass.it/WASSWEB/index.php?option=com_content&task=view&id=23&Itemid=140).

Hanno proposto alla Morellato Termotecnica (la ditta del gruppo che si
occupa di idraulica, climatizzazione e solare termico) una commessa da
30mila euro circa, 8-10 mila di utile, per diversi interventi tra cui
una sistema di raffreddamento per una vasca da 10mila litri, usata nei
loro laboratori. E' una cifra importante, che potrebbe corrispondere a
quello che si potrebbe ottenere con l'installazione di 38
climatizzatori o di 12 impianti di solare termico e che ci aiuterebbe
a tamponare almeno temporaneamente i problemi dell'oggi. L'attuale
situazione di crisi economica, il crollo del fatturato e le difficoltà
che stanno affrontando le nostre aziende, ci ha messo nelle condizioni
di dover scegliere tra coerenza e necessità, tra accettare una
commessa che avrebbe dato ossigeno alle casse ma derogando sui
principii etici oppure rifiutare in nome di una coerenza di base, ma
contraddicendo le basi della razionalità economica.

Abbiamo aperto una discussione interna ed un confronto con OdES,
l'Officina dell'Economia Solidale di Pisa, a partire dal Patto per il
Distretto di Economia Solidale che ci siamo impegnati a sottoscrivere
lo scorso maggio e che definisce la cornice di coerenza e di
cooperazione reciproca all'interno della quale gli aderenti al patto
dovrebbero muoversi ed agire. Tutto questo ha portato a sviluppi
importanti.

Lunedì scorso, dopo una riflessione sofferta, abbiamo deciso di
mandare un'email alla Waas confermando l'intenzione di non procedere
con la proposta commerciale. Nonostante la crisi aziendale non sia
risolta né migliorata nel corso degli ultimi giorni. Un estrapolato
del testo è qui sotto

"[...] Alla fine abbiamo deciso che non presenteremo la nostra offerta
per l'impianto da installare [...].
Siamo consapevoli che il nostro contributo alla realizzazione della
struttura militare sarebbe stato marginale e certamente ci sarà
un'altra azienda che ci sostituirà, ma non ce la sentiamo di mettere
le nostre competenze al servizio di un'opera che potrà sviluppare
tecnologia bellica.
Mi scuso per il tempo che le abbiamo sottratto e la ringrazio per la
fiducia che ci aveva accordato [...]".

La discussione interna e la disponibilità dimostrata da OdES, hanno
aiutato ad evitare di fare un passo in una direzione insostenibile,
almeno eticamente. Rimane però aperto tutto il resto: la necessità di
dare risposte all'interno dell'azienda a chi, tra i lavoratori,
potrebbe non capire; l'importanza di approfondire forme di solidarietà
e collaborazione all'interno del Patto del Distretto di Economia
Solidale; il ruolo positivo che ha giocato e che potrebbe giocare
l'economia solidale nell'aiutare le persone (prima che le aziende) a
non rimanere compressi tra necessità e coerenza.

Per questo crediamo importante andare avanti assieme, anche con il
supporto delle reti dell'economia solidale e sociale, perchè non
debba più accadere che imprese come la nostra si debbano trovare in
situazioni simili.
L'attuale momento storico è difficile per tutti e le vie d'uscita sono
molte. Noi abbiamo scelto quella della cooperazione e dell'approccio
etico all'economia. Nonostante i problemi, anche davanti alle
difficoltà crediamo non si possa derogare su certi principii. Ma per
poter andare avanti abbiamo bisogno anche di voi, del vostro sostegno
e della vostra collaborazione.

Un caro saluto
Valerio Morellato
Titolare e amministratore
Morellato Termotecnica e Morellato Energia