Re: [Hackmeeting] riflessioni, e quest'estate

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Autore: Marco Bertorello
Data:  
To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] riflessioni, e quest'estate
Ciao a tutt*,

mi aggancio alla mail per buttare li due considerazioni mie.

Il 05 luglio 2012 15:41, Ubi <ubi@???> ha scritto:
[...]
> 1- "Il fatto"


il fatto non è grave, anzi, mi stupisce che uscendo da HM, l'unica
cosa di cui ci sentiamo di discutere sia questa cazzata che lascia il
tempo che trova e non è certo una novità per nessuno.
Chi gravita attorno a questa cosa multi(de)forme che è il movimento (o
i movimenti) sa che è abbastanza normale la presenza di provocatori e
non deve stupire, IMHO, che questi vengano presi a pancate.

Per rispondere a ciaby, non so nel caso di MF e Vodka (che non ricordo
di aver visto scrivere mai quì), ma naif su questa lista ci scrive e
legge le risposte (forse non le capisce, a questo punto), quindi
sapeva benissimo di non essere gradito. In breve, si, era una
provocazione bella e buona e come tale è stata accolta.

Concordo comunque sul fatto che mi sarebbe piaciuto un minimo di
discussione a riguardo, almeno in plenaria (che sticazzi, quest'anno
mi son perso, ma mi pare di aver capito che non se n'è parlato), in
modo che la cosa fosse discussa e condivisa (che non vuol dire essere
d'accordo).

Detto questo, per me i vari naif, chiesa, iannone o sabu, possono
venire presi benissimo a pancate di default all'ingresso, ma
democratico non lo sono mai stato e ben felice sono di non esserlo.
Se poi vogliamo lasciare che l'iniziativa personale e spontanea abbia
la meglio, prendiamoli pure a pancate all'ingresso ma poi lasciamoli
anche entrare, così magari si trovano qualcuno che gli da anche il
resto; può essere una strada anche quella.

> 2 - Sul MOCA & ESC


Ora, non conosco il MOCA, non ci sono mai stato e me ne hanno sempre
parlato tutti un gran bene.
Detto questo ESC _NON_ lo considero (più) un evento hacker, almeno per
come sento io il termine hacker.

Ci sono persone che reputo hacker che non ho mai visto in faccia, sono
solo un nick, neanche un vero nome; non posso considerare nessun
evento che implichi l'identificazione (con buona pace di privacy e
anti-tecnocontrollo) e che faccia un distinguo fra chi ha dei fottuti
documenti e chi non li ha (ci sono forse hacker di serie A e di serie
B?) come appartenente a quello che sento come ambito "hacker". Alla
faccia del cambiare il mondo che ci circonda.

Una buona combricola di smanettoni e sbronzoni, insiemi che spesso si
sovrappongono almeno in parte a quello chiamato "hacker", ma che non
necessariamente coincidono. Poi, ci mancherebbe, ognuno liberissimo di
andarci, non lo giudicherò certo per questo (e tanto non penso che il
mio giudizio possa tenere sveglio qualcuno la notte).

Saluti a tutt*

--
Marco Bertorello
System Administrator
http://bertorello.ns0.it

"prima di sgomberarci sgombratevi il cervello
noi siamo la comunità toglietevi il cappello"