MISERABILE FILOSOFIA. Questo
testo, verboso e noioso, che, mi è toccato leggere, certamente opera della
mente sopraffina di un filosofo metafisico, ha una capacità mistificante non
più alta del solito (accusa persino il colpo - e deve difendersi a lungo - dall'accusa
di contiguità con settori della destra: "excusatio non petita..."). Il
materialista analizza caso concreto per caso concreto; all'idealista o al
tardo-weberiano basta servirsi di categorizzazioni prefabbricate (e già a buon
diritto collaudate in altre circostanze e temporalità: guerre asimmetriche,
guerre umanitarie ecc.) per inserirvi, senza peraltro dimostrarne la congruità
in essere, tutte le manifestazione del Male (il grande disegno della congiura
imperialista, in cui ogni tassello si colloca "al posto giusto").
Bastava scrivere in maniera più succinta: vi siete fatti prendere per il culo
dalle fantomatiche "Primavere arabe" che altro non sono, nella
migliore delle ipotesi, che movimenti eterodiretti; è importante che nel mondo
nulla si muova per non dare pretesti a ingerenze straniere; nessuna rivoluzione
o rivolta può oggi districarsi e liberarsi dalle soffocanti e vincenti spire
dell'imperialismo; aspettiamo che la pretesa vittoria del Capitale si rovesci
nella sua catastrofe (o apocalisse: autorivelazione): questo, compagni, è oggi
l'ardimento rivoluzionario. E
concludere: niente di nuovo
sotto il sole, la storia non esiste, è solo una replica/un inveramento di
categorie Assolute.
