On Tue, 03 Jul 2012, Robert J. Newmark wrote: >
> questo significa pero' che hackmeeting deve andare a morire
forse no, forse sono solo i piu' vecchi che si devono far da parte e
smetterla di atteggiarsi come se tutto andasse a rotoli senza di loro,
prima di cadere vittime delle loro stesse contraddizioni o mettere in
scena pietosi attacchi personali al posto di queste discussioni.
fosse per me, terrei solo p@sky :^D ma c'avevano ragione i punk e c'ha
ragione la maggior parte degli eroi di anonymous, quando
implicitamente non si fidano di chi c'ha piu' di 30 anni.
io me ne sono andato contento di questo hackmeeting, riuscito
benissimo soprattutto grazie a romani e aquilani. ma in finale sono
stato molto deluso dall'assemblea, dal non detto, per poi finire
schifato dagli insulti e veleni personali che mi sono preso dal lider
maximo, per il solo fatto di aver goffamente tentato di parlare di
queste cose, almeno tra noi.
attenzione che se andiamo avanti a fare gli struzzi finiamo per
raccontare e scrivere storie che hanno sempre meno a che fare con la
realta', ma solo con l'opportunistica rappresentazione che ne stiamo
costruendo: l'hackmeeting diventera' uno strumento di tactical media e
propaganda come tanti altri, piuttosto che un luogo di vero incontro e
confronto, finche' non ci tocchera' cercare altri spazi per un dialogo
che sia immediato e scevro dalle ipocrisie che spesso permeano le vite
di molti, finanche gli insospettabili supereroi della vecchia guardia.
si'. penso che ci vuole proprio un bel reboot dei micropoteri interni
all'hackmeeting, ma non tanto per evitare il conflitto (che quello non
fa male, ma mette a nudo l'anima) ma per restare sinceri rispetto alla
nostra storia, quella degli hacker, che pure di contraddizioni ne
implica tante e se non sapremo metterle a fuoco diventera' sempre piu'
difficile capire la direzione da seguire per restare umani.
fare l'hackmeeting in sicilia rappresenta una delle migliori occasioni
di trasformazione. vedremo. poi ci si vede al MOCA.