Re: [Hackmeeting] riflessioni

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著者: Robert J. Newmark
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To: hackmeeting
題目: Re: [Hackmeeting] riflessioni
On Tue, Jul 03, 2012 at 02:10:14PM +0200, ciaby wrote:
> - La visita di M.F., naif e vodka e' stata una provocazione?
>
> Dal mio punto di vista, no. Da quel che mi ricordo, sono sempre venuti
> agli hackit, e nonostante ci siano persone a cui non stanno simpatic*,
> l'ingresso e' sempre stato libero per tutti. Citando pasky: "l'entrata
> e' libera, l'uscita un po' meno". Fermare persone alla porta, senza
> aver preso una decisione condivisa dalla comunità, mi pare un gesto
> abbastanza stupido e totalmente contrario ai nostri principi.


+1 , sono sempre venuti, forse chi li ha cacciati non lo sapeva.
come tanti altri che si sono allontanati volontariamente (e
personalemnte e' un peccato) come Raoul, Raist e compagnia.

>
> - Quali sono i parametri per cui una persona e' o non e' accettata
> all'interno di hackmeeting?


IMHO

parametri ideali:
non lavori con le guardie, o quantomento non sei notoriamente uno che
aiuta le guardie ad arrestare persone o a aumentare il controllo.
non sei un fascista attivista. noto o meno.

parametri reali:
stai sul cazzo a quello che sta all'entrata o al prepotente di turno che
se la sente calla...

>
> Vogliamo veramente giudicare le persone per quello che fanno
> all'esterno della comunità, e vogliamo stabilire dei paletti su cosa



questo e' un flame lungo 12 anni, forse 15, e non finira' mai.
per quanto mi riguarda io ho i miei, tu hai i tuoi, MF ha i suoi, e
P@sky i suoi ancora e cosi' via.

quelli non si tocccano, come comunita', penso che dovremmo essere
inclusivi di chi e' un hacker nel senso piu' ampio, e' assurdo che
accettiamo (e ne sono contento) gente che parla alla radio solo eprche'
di movimento o persone che si occupano di
post-intra-pre-porno-femminismo e non accettiamo invece gente che non e'
dei centri sociali ma magari scrive exploit o codice.
includerei entrambi, ma personalmente, ad hackit, i secondi sono piu'
giustificati se proprio dobbiamo scegliere.

>
> - Perché la nostra comunità sta morendo?
>

+1
>
>
> - Cosa possiamo fare per cambiare lo stato delle cose?
>
> Questo vuol dire anche aprirsi a correnti diverse, cercare di non
> chiudersi nel proprio angoletto e puntare il dito contro gli "altri". In
> poche parole, un rewrite completo.


+1

> La seconda possibilità e' accettare il fatto che una comunità cosi'
> matura non può ripartire da zero, e a questo punto si può solo cercare
> di fare un altro evento. Ci sono già altri eventi in Italia che
> racchiudono un pubblico più ampio e variegato (ESC, MOCA), e forse
> ripartendo da quelli si può costruire un nuovo, grande evento nazionale.
> In una parola, fork.


questo significa pero' che hackmeeting deve andare a morire, che sia se
questo decide la comunita', ma sarebbe un peccato, perche' cmq in questi
15 anni tanta gente ci si e' formata le ossa politiche o tecniche, e
potrebbe andare perso il bagaglio culturale che si e' andato formando,
inclusivita' potrebbe portare i valori ormai 'fossilizzati' di hackit
fuori ad altri e includere qualche nuova entita'/cultura, che
arricchisce solo, mai impoverisce.

> Il dove, come e quando rimane tutto da decidere, ma se ci sono le
> energie e la volontà di farlo, non vedo cosa ci possa fermare.
>
> Ciaby
>


dove come e quando e' qui, in questa lista, da adesso al prossimo
hackit, con un metodo che ci ha sempre contraddistinto, flame fino a che
la gente non stramazza al suolo.

e grazie per il primo resoconto.

p.s.
qualche cosa piu'specifica di cosa e' uscito nelle discussioni sarebbe
carino, ma terrei un altro thread allora.

--
Robert J. Newmark