[Sexyshock] ABORTO E-R. 1 MEDICO SU 2 FA OBIEZIONE, MA "DIRI…

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Auteur: Maurizio Cecconi
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Sujet: [Sexyshock] ABORTO E-R. 1 MEDICO SU 2 FA OBIEZIONE, MA "DIRITTO GARANTITO"
ABORTO. 1 MEDICO SU 2 FA OBIEZIONE, MA "DIRITTO GARANTITO"
LUSENTI: IN EMILIA-R. NESSUN IMPEDIMENTO PER LE DONNE

(DIRE) Bologna, 19 giu. - Anche se piu' di un ginecologo ogni due fa
obiezione di coscienza contro l'aborto, non c'e' nessun impedimento in
Emilia-Romagna per le donne che vogliono praticare l'interruzione
volontaria di gravidanza. A garantirlo e' Carlo Lusenti, assessore
regionale alla Sanita', che questa mattina in Assemblea legislativa ha
risposto a una domanda di attualita' del capogruppo Fds in Regione, Roberto
Sconciaforni. "Per quanto riguarda l'obiezione di coscienza- spiega Lusenti
in aula- in Emilia-Romagna si puo' osservare una percentuale minore di
obiettori rispetto al livello nazionale". Dagli ultimi dati a disposizione,
che si riferiscono al 2011, emerge che i medici ginecologi obiettori in
regione sono il 51,9% contro una media nazionale del 70,7%. Fra i medici
anestesisti, invece, l'obiezione di coscienza in Emilia-Romagna si ferma al
33,4% (contro il 51,7% a livello nazionale), mentre tra il personale
infermieristico e tecnico la contrarieta' all'aborto e' pari al 28,4%
(contro la media nazionale del 44,4%). "La situazione regionale al momento
non ha evidenziato impedimenti a garantire alle donne il diritto di accesso
all'interruzione volontaria di gravidanza", afferma Lusenti. La rilevazione
degli aborti viene condotta ogni anno in tutte le strutture sanitarie della
regione. "Il monitoraggio comprende anche i tempi di attesa per il rilascio
del certificato e l'interruzione di gravidanza- precisa l'assessore-
evidenziando eventuali criticita' per i necessari interventi correttivi da
parte delle aziende sanitarie". Sollevato perche' il dato regionale e'
abbondantemente inferiore alla media nazionale, Sconciaforni si dice
comunque preoccupato per le obiezioni di coscienza tra i medici
emiliano-romagnoli. "In un quadro nazionale preoccupante- rileva il
capogruppo Fds- per fortuna nella nostra regione questo diritto
fondamentale e' garantito. Ma bisogna tenere alta la guardia". Sconciaforni
parla di un'obiezione di coscienza "spesso opportunista" da parte dei
medici e segnala che in alcune regioni il diritto all'aborto "e'
praticamente assente". In Italia, sostiene dunque il capogruppo Fds,
"questo diritto e' oggettivamente sotto fortissimo attacco e con lui anche
il principio di autodeterminazione della donna, che invece sul suo corpo
deve sempre avere la prima e l'ultima parola". Sconciaforni ricorda che
domani la Corte costituzionale e' chiamata a pronunciarsi sulla legge 194,
"per iniziativa di un magistrato che vuole svuotarla". E ribadisce la sua
preoccupazione, per il "clima politico in atto, ben architettato anche dal
Vaticano".