Carissime/i,
vi reinvio l'appello per l'assemblea del 16 a Roma con le ultime
adesioni. Chiediamo a tutti i comitati che hanno aderito ed a quelli che
saranno presenti di approntare una scheda sintetica della loro
situazione: criticità, lotte e quanto riterranno opportuno inserire.
L'obiettivo è permettere la trasmissione di notizie e conoscenze tra
comitati e nel contempo favorire il dibattito. Infatti se i tempi degli
interventi vengono assorbiti completamente dalla presentazione delle
singoli situazioni rischiamo di avere poco spazio per discutere di
eventuali proposte che ci auguriamo escano dall'assemblea per dare
continuità a questo primo incontro.
Saluti
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APPELLO PER UN PRIMO CONFRONTO NAZIONALE DEI COMITATI IN LOTTA CONTRO
DISCARICHE ED INCENERITORI
La logica dell'emergenza e del commissariamento straordinario con cui,
per oltre 15 anni, è stata affrontata la gestione dei rifiuti in
Campania, sembra attecchire in molte altre regioni ed in particolare in
quelle del centro-Sud. Il caso Lazio è solo ultimo in ordine di tempo.
L'utilizzo dell'emergenza sta consentendo non solo la deroga alle
precedenti leggi nazionali ed europee in materia ambientale, ma,
trasformando gli impianti in siti di importanza strategica nazionale, ha
permesso la militarizzazione dei territori e la repressione dei comitati
e delle comunitàche si oppongono all'apertura di nuove discariche e di
inceneritori (v. ultima quella contro i comitati anti inceneritore di
Albano). Un precedente che sta trovando attuazione anche nei casi delle
grandi opere come il TAV.
Dietro questa scelta c'è una concezione affaristica della gestione dei
rifiuti.
La gestione dei rifiuti è diventata, infatti, il grande business per un
settore non marginale dell'imprenditoria italiana (da Marcegaglia ad
Impregilo a Cerroni), grazie agli ampi incentivi statali al recupero di
energia ed alle privatizzazioni previste nel settore. Tutti i Piani
Rifiuti regionali adottati, rispondendo a questi interessi, prevedono il
ricorso alle discariche ed agli impianti di combustione per il recupero
dell'energia dai rifiuti. In altre parole sono all'insegna del ciclo
integrato dei rifiuti dove gli stessi processi di raccolta, selezione,
differenziazione, sono finalizzati all'ottimizzazione del recupero di
energia.
In una fase di profonda crisi economica la cosiddetta green economy,
subdolamente spacciata come nuovo sviluppo sostenibile ed ottimizzazione
delle risorse, sta diventando sempre più la nuova frontiera per trarre
profitto dallo sfruttamento del territorio e dai beni comuni.
Di fronte**ad una devastazione senza precedenti del territorio e della
salute non si può continuare ad andare in ordine sparso. La lotta dei
comitati contro le discariche e gli inceneritori, contro tutti gli
impianti di combustione, contro le discariche di rifiuti speciali
compresi i depositi delle scorie nucleari, deve trovare un momento di
confronto per superare il ridotto regionale ed avviare un processo di
unificazione delle mobilitazioni. E' questo l'unico modo per riuscire ad
imporre alla nostra comune controparte -- il governo nazionale - una
gestione alternativa e compatibile dei rifiuti e per fermare la
speculazione sui nostri territori.
Per gestione alternativa e compatibile dei rifiuti, intendiamo una
gestione che *muovendo dalla riduzione a monte dei rifiuti*, e cioè
dalla produzione e dalla riprogettazione dei materiali finalizzate alla
riduzione di sprechi ed alla commercializzazione di beni prodotti con
soli materiali riciclabili, *approdi al riciclo e recupero totale dei
materiali* nella fase del cosiddetto smaltimento del bene consumato.
Questo si traduce nell'opposizione ferma, non solo alle discariche ed
agli inceneritori, ma, alla luce delle conferme derivanti dagli ultimi
provvedimenti del Ministro Clini, a tutti gli impianti di recupero di
energia dai rifiuti (dalla combustione nei cementifici e nelle centrali
elettriche, alla biodigestione, agli impianti a biomasse) che non a caso
godono di contributi sottratti alle vere energie rinnovabili.
Si traduce nella attivazione ovunque di una raccolta differenziata porta
a porta finalizzata alla filiera dei materiali per il riciclo e recupero
totale della materia.
Non ci sono scappatoie regionali che tengano. A noi appare chiaro che
non si esce dall'emergenza di una regione esportando i propri rifiuti
per alimentare inceneritori del tutto simili ai nostri che producono
nanoparticelle cancerogene e mutagene con gravi danni alle popolazioni
locali. Che sia verso altre città italiane o verso l'estero, come sta
facendo la Campania, questo serve a contrapporre le comunità, la
monnezza degli uni contro quella degli altri facendo il gioco di chi
sulla nostra pelle e la nostra terra vuole continuare a lucrare.
Per contrapporci alla gestione monopolistica ed affaristica dei rifiuti
e dei megaimpianti tossici, per imporre SUBITO una gestione dei rifiuti
alternativa e compatibile sia sul piano ambientale che sociale, è
necessario unire le forze in un unico movimento che sia autonomo da
strumentalizzazioni siano esse di partiti o di istituzioni.
Per questo invitiamo tutti i comitati, i cittadini, le reti, attivi sui
territori a partecipare *all'assemblea nazionale* che si terrà *a Roma
il 16 giugno *per confrontarci sui percorsi unitari da avviare per
rilanciare un'efficace battaglia su questo tema.
*Ci vedremo alle 10,30 all'Aula Amaldi - Dipartimento di Fisica La
Sapienza - Piazzale Aldo Moro 5,*(a 5 minuti a piedi dalla stazione
Termini)
*Rete campana salute e ambiente- **Coordinamento contro l'inceneritore
di Albano- Mov. Difesa del Territorio Area Vesuviana- Collettivo Area
Vesuviana - Cittadini Campani per un Piano Alternativo dei Rifiuti -
Comitato 'NO DISCARICHE Comuni a Nord di Napoli- Presidio Permanente di
Quarto contro discariche ed inceneritori- Riprendiamoci napoletani
onlus*- *Comitato La Ginestra di Terzigno- **Coordinamento "No
Inceneritori" di Ponticelli- Associazione Marco Mascagna - Associazione
Melting Pot - Comitato Donne 29 Agosto di Acerra - Ass. Abitanti Attivi
S. Maria C.V. - Consulta per la Salute di S. Maria C.V.**- Cilento oltre
il rifiuto -Presidio Taverna del Re - Comitato rifiuti zero di
Cerveteri - Comitato rifiuti zero Fiumicino - Rifiuti Zero Torino -
Coordinamento Ambientale Rifiuti Piemonte (Carp)- Coordinamento Riano No
Discarica, SOS Discarica Riano, Comitato Rifiuti Zero Riano - Unità di
Crisi No Discariche nel Nolano - Federazione AssoCampaniaFelix- Rete
Commons ( Presidio Permanente di Chiaiano e di Mugnano - Comitato Civico
Cambiamo Mugnano) - Comitato "Salviamo Villa Adriana" - Uniti contro la
discarica - No alla discarica a Corcolle - No Nat - Presidio permanente
Quadro Alto e Pian dell'Olmo di Riano -- E.C.O. della fascia costiera -
Comitato NO Gassificatore di Capua - Coordinamento Regionale Rifiuti
Campania (Co.Re.ri) - Coordinamento Civico Flegreo - Blocchi Precari
Metropolitani - Csoa Tempo Rosso,Terra di Lavoro - Movimento No-Gas
(provincia di Caserta) - Confederazione Cobas -- Comitato NO Luminosa
(BN) - Comitato per Scarpino Presidio permanente NO gassificatore Genova
- Comitato Castagnaro (Quarto) - CSOA Germinal Cimarelli - Comitato NO
inceneritori Terni -- Comitato Risanamento Ambientale (Guidonia)-
Comitato Residenti Colle ferro - Unione giovani indipendenti (ugi)" di
Colleferro Valle di Sacco - Coordinamento per la Corretta Gestione dei
Rifiuti a Massafra -- Comitato ATO Toscano Centro*
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*_Adesioni individuali:_*
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*Alex Zanotelli padre comboniano*
*Felicetta Parisi medico (Na)*
*Jacqueline Rovetti (Na)*
*Maria Carmen Villani (Na)*
*Felice Airoldi (Ge)*
*Immacolata Formisani (Na)*
*Gabriella Grasso (Mi)*
*Marì Muscarà*
Per adesioni: /rifiuti16giugno@???
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mailto:rifiuti16giugno@libero.it>cell.3478353546/