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TOSCANA PRIDE - VIAREGGIO, 7 LUGLIO 2012
PIATTAFORMA POLITICA
“Nella storia dell’umanità gli omosessuali ci hanno fatto doni enormi,
ed è il sentimento dell’amore che li caratterizza. E quando c’è
l’amore tutto diventa grande.”
Roberto Benigni, Festival di Sanremo, febbraio 2009
“La Regione persegue, tra le finalità prioritarie la tutela e la
valorizzazione della famiglia fondata sul matrimonio e il
riconoscimento delle altre forme di convivenza; […] il rifiuto di ogni
forma di xenofobia e di discriminazione legata all’etnia,
all’orientamento sessuale e a ogni altro aspetto della condizione
umana e sociale”
Statuto della Regione Toscana, approvato il 19 luglio 2004
“La Regione Toscana adotta, in attuazione dell'art. 3 della
Costituzione, politiche finalizzate a consentire a ogni persona la
libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale
e della propria identità di genere, e promuove il superamento delle
situazioni di discriminazione. La Regione Toscana garantisce il
diritto all'autodeterminazione di ogni persona in ordine al proprio
orientamento sessuale e alla propria identità di genere. La Regione
Toscana garantisce l'accesso a parità di condizioni agli interventi e
ai servizi ricompresi nella potestà legislativa regionale, senza
alcuna discriminazione determinata dall'orientamento sessuale o
dall'identità di genere”
Legge Regionale Toscana n. 63 del 15 novembre 2004
Siamo trans, lesbiche, gay, bisessuali e intersex; viviamo in una
Regione che ha istituito una legge contro le discriminazioni fondate
sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, una Regione dotata
di uno Statuto che riconosce ogni forma di convivenza tra persone,
dove molte sono le amministrazioni che hanno istituito i registri
delle unioni civili, dove piccole e grandi città issano simbolicamente
la bandiera arcobaleno, aprono anche alle coppie di persone dello
stesso sesso bandi per l’assegnazione delle case popolari, sostengono
le attività socioculturali del diffuso e plurale associazionismo
lgbtqi toscano.
Siamo insomma orgogliose/i di essere toscane/i: orgogliose/i di una
terra laica, progressista, faro dei diritti civili e delle libertà
individuali da molti secoli, con un approccio alle diversità di ogni
genere certamente scanzonato, ma sempre rispettoso.
Tuttavia, parallelamente ad anni di attenzione alle realtà lgbtqi,
culminata per l'appunto nella straordinaria esperienza di una Regione
che dal 2004 al 2008 ha messo in campo non solo dichiarazioni di
principio, ma anche atti concreti a favore della popolazione lgbtqi,
non possiamo ignorare preoccupanti segnali di intolleranza.
Riscontriamo infatti diffusi fenomeni di omo-trans-lesbofobia: accanto
a gravissime manifestazioni di violenza fisica – ricordiamo il
clamoroso pestaggio nell’ottobre del 2009 di un ragazzo gay nel cuore
di Firenze – rileviamo quotidiani fenomeni di altrettanta gravità a
danno di cittadine/i lgbtqi nelle famiglie, nelle scuole, nelle
università, nei principali luoghi di formazione e spesso sul posto di
lavoro. Questi episodi – spesso non denunciati e non posti sotto i
riflettori dei media – pesano forse in modo più grave sulle storie
personali e sui vissuti di moltissime persone.
Siamo una regione in cui alcune amministrazioni - anche
dichiaratamente progressiste, come nel caso di Grosseto - si sono
opposte all’approvazione dei Registri delle Unioni Civili; dove le
azioni positive che la Regione Toscana aveva messo in campo non sono
state più rinnovate; in cui l'esperienza di Torre del Lago Puccini –
che non a fatica può definirsi meta estiva del turismo friendly in
Italia – è messa in forte discussione da autorità locali che, se non
crediamo omofobe, sicuramente dimostrano scarsa lungimiranza e
attenzione nella difesa di luoghi di socializzazione e di cultura
della comunità lgbtqi.
Per questi motivi abbiamo deciso di convocare – il 7 luglio 2012, a
Viareggio – il primo TOSCANA PRIDE. Una grande manifestazione
accompagnata da eventi di elaborazione e confronto con le realtà
culturali, sociali e imprenditoriali toscane, che lavoreranno insieme
alle istituzioni per una politica di tutela reale e di valorizzazione
delle differenze.
Nel confronto sul tema dell'ampliamento dei diritti ci proponiamo di
coinvolgere la popolazione tutta perché le battaglie per la libertà e
l'autodeterminazione non tracciano il terreno di una o più minoranze,
ma riguardano il benessere di ogni cittadina/o.
Vogliamo rendere possibile una società che, a partire dal locale,
garantisca a ciascuna/o pari dignità di cittadinanza, e quindi
politiche eque di welfare e di pari opportunità. In quest'ottica
chiediamo la ripresa di un percorso politico iniziato anni fa e ora in
parte interrotto: quell'idea di progresso civile che dia ad ognuna/o
la possibilità di esprimere serenamente il proprio orientamento
sessuale e la propria identità di genere, che riconosca la compresenza
di esperienze di vita differenti e garantisca ogni forma di nucleo
affettivo.
Chiediamo una piena attuazione della legge regionale n. 42/2004, e un
confronto diretto con le esigenze della comunità lgbtqi per ampliarne
l'efficacia.
Un aspetto che riteniamo fondamentale, nella valorizzazione delle
differenze, è la promozione della cultura lgbtqi che si traduce in una
moltitudine di esperienze anche molto distanti tra loro (dalla
rassegna di cinema lgbtqi Florence Queer Festival alla fiera del libro
BookOut, dalla formazione nelle scuole alle giornate dedicate alla
memoria dell'omocausto). Questa molteplicità di attività e identità
culturali contribuisce a rompere quegli stereotipi purtroppo ancora
molto diffusi (spesso anche all'interno della stessa comunità) che
ostacolano l’integrazione e la partecipazione di tutte/i alle
richieste e proposte della comunità lgbtqi.
Entrando nello specifico della realtà di Viareggio e Torre del Lago,
chiediamo che le amministrazioni trovino il modo che quell'incredibile
esperienza umana, sociale, culturale e di divertimento chiamata
Friendly Versilia possa non solo continuare, ma anche essere aiutata a
crescere, pur nel pieno rispetto delle leggi vigenti, dell'ambiente
circostante e della sicurezza della collettività. Crediamo infatti che
non possa non essere trovato un modo per riuscire a conciliare lo
svago con il rispetto della natura e di quell'ambiente protetto che ha
gettato le basi per la nascita di questa realtà.
Per l'importanza che questi luoghi rivestono, abbiamo scelto Viareggio
come sede dell'evento più significativo del Toscana Pride, che fa
propria la piattaforma politica del Bologna Pride 2012, nella
convinzione che – pur nel delicato momento politico, sociale ed
economico che il nostro paese attraversa – non si possano mettere da
parte le richieste che il movimento lgbtqi sta avanzando da anni in
tema di garanzie individuali, lotta contro le discriminazioni e la
violenza lesbofobica, omofobica e transfobica, riconoscimento delle
unioni tra persone dello stesso sesso, tutela dell'omogenitorialità,
nonché piena inclusione, autodeterminazione e libertà di tutte/i.