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Autor: Aldo Zanchetta
Datum:  
To: forumlucca
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URGENTE
La NATO sta preparando una grande operazione di disinformazione

La NATO sta preparando una grande operazione di disinformazione

*di **Thierry Meyssan** ***

Gli Stati membri della NATO e del GCC stanno preparando un colpo di stato e
un genocidio settario in Siria. Se volete opporvi a questi crimini, agite
subito: mettete questo articolo in rete e segnalatelo ai vostri eletti.

Rete Voltaire | Damasco (Siria) | 11 giugno 2012



Tra pochi giorni, forse già venerdì 15 giugno, a mezzogiorno, i siriani che
vorranno guardare i canali nazionali li vedranno sostituiti sui loro
schermi dalle televisivi create dalla CIA. Immagini realizzate in studio
mostreranno massacri attribuiti al governo, manifestazioni pubbliche,
ministri e generali che danno le loro dimissioni, il presidente al-Assad
che fugge, i ribelli che si radunano nel cuore delle principali città, e un
nuovo governo che s’installa nel palazzo presidenziale.

Questa operazione, direttamente guidata da Washington da Ben Rhodes,
viceconsigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, è destinata a
demoralizzare i siriani e a consentire un colpo di stato. La NATO, che si
scontra con il doppio veto di Russia e Cina, giungerà a conquistare la
Siria senza doverla attaccare illegalmente. Qualunque sia il giudizio sugli
eventi attuali in Siria, un colpo di stato metterebbe fine ad ogni speranza
di democratizzazione.

Molto ufficialmente, la Lega Araba ha chiesto agli operatori satellitari
Arabsat e Nilesat d’interrompere la ritrasmissione dei media siriani,
pubblici e privati (Syria TV, al-Ekbariya, ad-Dunya, Cham TV, ecc.). C’è un
precedente, dal quando la Lega aveva già lavorato alla censura televisiva
libica, per evitare che i leader libici comunicassero con il loro popolo.
Non c’è nessuna rete radio in Siria, per cui le televisioni sono ricevute
esclusivamente via satellite. Ma questo taglio non lascerà gli schermi neri.

Infatti, questa decisione pubblica è solo la punta dell’iceberg. Secondo
informazioni, parecchi incontri internazionali si sarebbero tenuti in
questa settimana, per coordinare l’operazione di disinformazione. I primi
due, di ordine tecnico, tenutisi a Doha (Qatar), il terzo politico,
tenutosi a Riyadh (Arabia Saudita).

Alla prima riunione hanno partecipato gli ufficiali della guerra
psicologica "*embedded*" in alcuni canali satellitari, tra cui al-Arabiya,
al-Jazeera, BBC, CNN, Fox, France 24, Future TV, MTV. Sappiamo che dal 1998
gli ufficiali dell’Unità Operazioni di Guerra Psicologica (PSYOP) dell’US
Army sono stati inseriti nella redazione di CNN; dopo, questa pratica è
stata estesa dalla NATO ad altre stazioni TV strategiche. Hanno preparato
in anticipo delle false informazioni, secondo un "*racconto*" sviluppato
dal team di Ben Rhodes alla Casa Bianca. Una procedura di convalida
incrociata è stata messa a punto, ogni media riporterà le menzogne degli
altri, per renderle credibili presso i telespettatori. I partecipanti hanno
inoltre deciso non solo di requisire le reti TV della CIA in Siria e Libano
(Barada, Future TV, MTV, Orient News, Syria Shaab, Syria Alghad), ma anche
una quarantina di canali TV wahhabito che invocano il massacro settario al
grido di "*I cristiani a Beirut, gli alawiti nella tomba!*"

Il secondo incontro ha riunito ingegneri e sviluppatori per programmare la
produzione di immagini di fiction, miscelando una parte realizzata negli
studi a cielo aperto e una parte realizzata con la computer grafica. Degli
studi sono stati costruiti nelle ultime settimane, in Arabia Saudita, per
riprodurre i due palazzi presidenziali siriani e le piazze principali di
Damasco, Aleppo e Homs. Vi sono già studi di tale tipo a Doha, ma sono
insufficienti.

Alla terza riunione vi hanno partecipato il generale James B. Smith,
ambasciatore degli Stati Uniti, un rappresentante del Regno Unito, e il
principe Bandar Bin Sultan (che il presidente George Bush padre ha
designato come figlio adottivo, al punto che la stampa statunitense l’ha
definito "*Bandar Bush*"). Si tratta di coordinare i media e "*l’esercito
libero siriano*", di cui i mercenari del principe Bandar formano il grosso
degli effettivi.

L’operazione che è in gestazione da mesi, è stata accelerata dal Consiglio
di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, dopo che il presidente Putin ha
comunicato alla Casa Bianca che la Russia si opporrà con forza a qualsiasi
intervento militare illegale della NATO in Siria.

Questa operazione consiste in due flussi simultanei: da una parte
diffondere false informazioni e dall’altra impedire ogni possibilità di
rispondervi. Il fatto di oscurare le TV satellitari per condurre una
guerra, non è nuovo. Così, sotto la pressione di Israele, Stati Uniti e
Unione europea hanno oscurato in successione le reti TV libanesi,
palestinesi, irachene, libiche e iraniane. Nessuna censura è stata condotta
verso i canali satellitari di altre parti del mondo.

La diffusione di notizie false, non è una novità. Tuttavia, quattro passi
importanti sono stati adottati nell’arte della propaganda, durante l’ultimo
decennio.
• Nel 1994, una stazione di musica pop, Radio Libera delle Mille Colline
(RTLM) ha dato il segnale del genocidio ruandese, invocando "*l’uccisione
degli scarafaggi!*".
• Nel 2001, la NATO ha usato i media per imporre una interpretazione degli
attentati dell’11 settembre e giustificare gli attacchi in Afghanistan e in
Iraq. Anche allora, fu Ben Rhodes ad esser stato incaricato
dall’amministrazione Bush a scrivere la relazione della Commissione
Kean/Hamilton sugli attentati.
• Nel 2002, la CIA ha usato cinque canali, Televen, Globovision, Meridiano,
ValeTV e CMT, per far credere che delle enormi manifestazioni avevano
costretto il presidente del Venezuela Hugo Chavez a dimettersi, mentre era
stato vittima di un colpo di stato militare.
• Nel 2011, France 24 funse da Ministero dell’Informazione *de facto* del
Consiglio Nazionale della Libia, con il quale era legata da un contratto.
Nella battaglia di Tripoli, la NATO ha fatto realizzare in studio e
diffondere da al-Jazeera e al-Arabiya le immagini dei ribelli libici che
entravano nella piazza centrale della capitale, mentre erano ancora lontani
dalla città, in modo che i residenti, convinti che la guerra fosse persa,
cessassero ogni resistenza.

Ora i media non si accontentano più di sostenere la guerra, la fanno.
Questa disposizione viola i principi fondamentali del diritto
internazionale, a cominciare dall’articolo
19<http://www.un.org/fr/documents/udhr/#a19>della
*Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo* relativa al fatto "*di
ricevere e diffondere senza riguardo per le frontiere, le informazioni e le
idee attraverso ogni mezzo di espressione che sia*". Soprattutto, viola le
risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, adottate dopo la
seconda guerra mondiale per impedire le guerre. Le risoluzioni
110<http://www.voltairenet.org/article171095.html>,
381 <http://www.voltairenet.org/article171096.html> e
819<http://www.voltairenet.org/article171097.html>proibiscono "
*le barriere al libero scambio di informazioni e idee*" (in questo caso
l’oscuramento delle reti siriane) e "*la propaganda che rischia di
provocare o incoraggiare ogni minaccia alla pace, violazione della pace, o
atto di aggressione*". Nel diritto, la propaganda di guerra è un crimine
contro la pace, il crimine più grave, dal momento che rende possibili
crimini di guerra e genocidi.

Thierry Meyssan <http://www.voltairenet.org/_Thierry-Meyssan_?lang=it>