E' una domanda che vale per tutti e di cui io, a mia volta, potrei legittimamente fare carico a te. Non credo che le tue certezze ne vadano esenti.Tu la domanda che rivolgi a me te la sei fatta o no? Vale per me quanto per te. Per ragioni professionali io ho cercato di dotarmi del dubbio metodico e quindi sono pronto a rivedere, senza infingimenti, convinzioni, informazioni errate ecc. Nel testo sottostante che ho inviato a Coscione l'incompletezza della mia "verità", per così dire, risulta palese, per chi ha occhi per vedere. Poi, cerco di far conoscere, senza peraltro avvalorarle, informazioni di cui attraverso la rete vengo in possesso: ciascuno le giudicherà e ne farà l'uso che vorrà.
Buona notte
From: dario.red@???
To: forumgenova@???
Date: Sun, 10 Jun 2012 22:52:48 +0200
Subject: Re: [NuovoLab] [forum Sinistra Europea GE] I: RE: COSA ACCADE IN SIRIA
pensa se un giorno dovessi scoprire che tutte le tue
convinzioni sulla siria sono sbagliate. E' una cosa che ritieni possibile
?
dario
----- Original Message -----
From:
giacomo
casarino
To: forumsege@??? ; forumgenova inventati ; presidenza arci liguria
Sent: Sunday, June 10, 2012 3:37 PM
Subject: Re: [NuovoLab] [forum Sinistra
Europea GE] I: RE: COSA ACCADE IN SIRIA
Quanto
agli storici che ho citato, io ho tenuto conto che mi rivolgevo non solo a te,
ma a diverse mailing list: quindi, lungi da me l'idea di "farti una lezione".
Non ho neppure io la presunzione di aver capito tutto nel caso siriano,
soprattutto circa l'intreccio tra l'elemento (o la variabile)
religiosa e i processi più squisitamente politici. Il testo che ho avuto sotto
gli occhi mi ha insospettito per la sua voluta unilateralità. Di solito si
cerca di coprire Hassad, ma riconoscendo che in qualche modo ha colpe (poche o
tante) anche lui. Si comportano così anche le potenze sue sostenitrici,
particolarmente la Russia. Qui si va oltre, non lo si cita nemmeno: ergo, è
estraneo a ogni tipo di violenza. Io cerco di capire la situazione siriana
partendo dal fatto che dal marzo 2011, per ogni venerdì (e per molti mesi
prima che il conflitto interno desse vita all'Esercito libero siriano), si
svolgevano colà manifestazioni di protesta e di massa regolarmente
represse dal regime. Gli Stati occidentali, l'ONU ecc. non sono alla radice
della crisi siriana, vengono dopo, molto dopo. E ti dirò: il fatto che questi
Stati abbiano secondi fini, francamente, a me interessa fino ad un certo
punto.
Ciao
Giacomo Casarino
To: forumsege@???; forumgenova@???;
presidenza@???; dwbsco@???
From:
coscione43@???
Date: Sun, 10 Jun 2012 11:32:03 +0200
Subject:
[forum Sinistra Europea GE] I: RE: [NuovoLab] COSA ACCADE IN
SIRIA
Non ho la presunzione di capire bene la
complessità della situazione in Siria quanto a capire ( o tu
hai già capito tutto ? ) dalla molteplicità dei punti di vista se
davvero i governi dei paesi occidentali , i regimi dei paesi del
Medio Oriente, la stessa Onu sono interessati alla difesa dei diritti umani e
alla nascita di un'autentica democrazia in Siria. Quando si osserva
che questi nulla dicono e nulla fanno per altre situazioni
altrettanto gravi, qualche dubbio sull'onestà dei governi di questi paesi
viene.
Le lezioni degli storici che hai citato le conosco bene ma ti
ringrazio lo stesso.
Ciao.
Peppino Coscione.
----Messaggio originale----
Da: dwbsco@???
Data:
10-giu-2012 11.08
A: "pino coscione"<coscione43@???>,
<forumsege@???>, "forumgenova
inventati"<forumgenova@???>,
<presidenza@???>
Ogg: RE: [NuovoLab] COSA ACCADE IN
SIRIA
Si tratta di un indiretto panegirico, un alleluiah al regime
del "compagno" (Baath socialista) Bashar Assad (nel testo neppure
menzionato, a riprova della sua assoluta innocenza), che ora trovo
appoggiato, oltre che da due partiti comunisti !!!) locali, anche dalla
Chiese, che forse temono, non so con quanto fondamento, il dilagare di un
islamismo intollerante ed esclusivista. Dopo che per circa un millennio
schiere infinite di fedeli di tutta Europa hanno testimoniato il regolare
ripetersi del miracolo della guarigione dalle scrofole per mano dei re di
Francia e d'Inghilterra ( Marc Bloch), la modernità ha sviluppato una
critica delle testimonianze. Non esiste un evento che sia "visto"
identicamente da due o più osservatori compresenti: può anche accadere
(contro il senso comune) che più le testimonianze (i punti di
osservazione) aumentano di numero, tanto meno si giunge ad una versione
concorde. Valgono gli esperimenti condotti dal grande storico belga Henri
Pirenne sui suoi allievi, su cui non mi dilungo
E poi vale la scelta soggettiva di reputare disinteressati e "degni di
fede" alcuni testimoni/fonti e non altri.
Giacomo
Date: Sun, 10 Jun 2012 08:50:53 +0200
From:
coscione43@???
To: forumsege@???;
forumgenova@???; presidenza@???
Subject: [NuovoLab]
COSA ACCADE IN SIRIA
Cosa accade
in
Siria
DA
Libertà e
Persona
Data: 1
giu 2012
La strage di
civili e di bambini nella città siriana di Hula ha offerto al governo
tecnocratico di Roma (così come a quelli di Londra, Parigi e Berlino) il
pretesto per seguire l’esempio degli Stati Uniti espellendo l’ambasciatore
della Siria come “persona non gradita”. In altri termini si è voluto per
forza credere all’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a
Londra, che ha attribuito la strage ai cannoni e ai carri armati del governo
Assad, dimenticando che si tratta di una organizzazione al servizio dei
ribelli, esattamente come gli “attivisti”, che inviano notizie dalla Siria e
che le Potenze occidentali hanno eletto al ruolo di indubitabili
testimoni.
Naturalmente
chi dice il contrario, chi fa presente che i corpicini delle piccole vittime
(visibili su Internet) non presentano le ferite tipiche dei bombardamenti,
ma quelle di esecuzioni mirate, una ad una, non solo non viene creduto, ma
si fa di tutto per “silenziarlo”.
Fra i
“silenziati” il Centro “Vox Clamans” della diocesi di Homs, che riporta una
testimonianza oculare a proposito di ‘bande armate, che in gran numero hanno
attaccato le forze dell’ordine vicino all’ospedale Al Watani. Sono seguiti
scontri fino a tarda notte e invano i governativi hanno cercato di
respingere l’attacco con l’artiglieria e molte perdite (…). I miliziani sono
entrati nell’ospedale massacrando tutti i presenti. Hanno portato via i
cadaveri in coperte dell’ospedale e li hanno ammucchiati in un luogo di Hulé
che sembra una moschea. Poi sono entrati in varie case del quartiere sud
uccidendo i civili e ammucchiandoli per mostrarli agli
osservatori”.
Del resto è
stato così fin dal principio, fin da quando Washington ha deciso che anche
la Siria doveva avere la sua “primavera araba”. La voce dei dissenzienti,
dei testimoni di una realtà diversa da quella politicamente corretta non ha
mai trovato spazio nella grande stampa e nei mass-media ufficiali e deve
essere cercata sulla “rete”. E dire che quanto meno per l’Occidente
cosiddetto cristiano, dovrebbe trattarsi dei testimoni più attendibili,
appunto perché cristiani.
Vediamo
brevemente, cominciando dalla Chiesa ortodossa, che nel mese di aprile ha
diffuso una dichiarazione per denunciare la “pulizia etnica dei cristiani”
ad opera dei combattenti rivoluzionari che hanno minacciato di morte se non
se ne fossero andati i cristiani di Homs, ne hanno fucilato molti e, per
diffonderle attribuendo la strage all’esercito, hanno inviato le immagini
dei cadaveri ad Al Jazeera, l’emittente televisiva dell’emiro-dittatore del
Qatar, schierata senza se e senza ma a favore di questi singolari
combattenti per la libertà e tanto attendibile che i tre giornalisti del suo
ufficio di Beirut si sono dimessi denunciandone le falsificazioni e la
censura ai loro reportage.
Le
testimonianze ortodosse trovano piena conferma in quelle di Madre
Agnes-Mariam. De la Croix, superiora del convento carmelitano di S. Giacomo
l’Interciso. Eccone alcuni brani a proposito dei cristiani di Homs costretti
a fuggire, “perché le fazioni armate dell’opposizione siriana hanno operato
quella che può essere definita una “redistribuzione demografica”. Grazie ai
franchi tiratori e ad atti di aggressione criminale hanno terrorizzato la
popolazione civile non gradita (…). A partire da agosto 2011 e più
particolarmente da novembre, quando abbiamo potuto verificare la situazione
con i nostri occhi, visitando Homs e Kusayr, abbiamo informazioni sicure e
verificate di atti di barbarie contro la popolazione civile per obbligarla a
desistere dalla normale vita civica e paralizzare le istituzioni e lo Stato
(…). Le minoranze che vivono nei quartieri dove agiscono le bande affiliate
all’opposizione siriana sono il bersaglio permanente di ogni vessazione (…).
In particolare tutti i protagonisti della vita civile sono diventati un
bersaglio privilegiato del terrorismo camuffato da resistenza armata:
conducenti di taxi, mercanti ambulanti, portalettere, e soprattutto
funzionari dell’amministrazione civile sono le vittime innocenti di atti che
hanno superato il semplice assassinio per assumere gli aspetti più barbari
del crimine gratuito: persone sgozzate, mutilate, sventrate, fatte a pezzi e
gettate agli angoli delle strade o nell’immondizia. Non si è esitato a
sparare su dei bambini per diffondere la disperazione (…). Questi atti
atroci sono stati sfruttati mediaticamente per attribuirne la responsabilità
alle forze del Governo. Noi stessi abbiamo potuto vedere come funziona
questo stratagemma in occasione di una visita a Homs. Quel giorno abbiamo
potuto contare almeno cento cadaveri arrivati all’ospedale, vittime
dell’accanimento gratuito delle bande armate”.
A sua volta
Gregorio III Laham, patriarca della Chiesa greco-cattolica melchita parla di
una “dittatura della stampa al servizio degli Stati Uniti”, che
nasconde una realtà nella quale “non c’è più rivoluzione, non ci sono più
manifestazioni, ma solo banditismo e il mondo intero si rifiuta di
riconoscerlo (…). I giornali sono stereotipi, hanno delle fonti uniche e non
sono disposti ad ascoltare nessuno, nemmeno me”
Infine,
last but not least, il 24 maggio in un’intervista ad AsiaNews, Mons.
Giuseppe Nazzaro, vicario apostolico di Aleppo: “Ci sono forze straniere
che non vogliono la pace in Siria. Il Paese è ormai preda di guerriglieri
provenienti da Tunisia, Libia, Turchia, Pakistan e altri Stati islamici.
Armi e denaro passano attraverso i confini e alimentano questa spirale di
violenza“, e si chiede ”Chi finanzia queste milizie?”.
Francesco
Mario Agnoli
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