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Autore: Betty
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To: sexyshock
Oggetto: [Sexyshock] Fwd: [Retepltfq] Lunedì 11/6 @Xm24: incontro pubblico su esperienze sociali autogestite,beni comuni e innovazione giuridico-amministrativa


Segnaliamo:

LUNED 11 GIUGNO
Ore 20:30
Presso l'Xm24

INCONTRO
PUBBLICO IN PREPARAZIONE DI UN'ASSEMBLEA CITTADINA DOMENICA 1 LUGLIO SU
ESPERIENZE SOCIALI AUTOGESTITE, BENI COMUNI E INNOVAZIONE
GIURIDICO-AMMINISTRATIVA.

Invitiamo tutte e tutti, singoli, esperienze
sociali e culturali autogestite, associazioni - la cittadinanza attiva
nel suo complesso - a un incontro pubblico per avviare un percorso
cittadino
sul tema della promozione delle pratiche di autogestione.

Dopo il dibattito presso Xm24 dell'11 marzo scorso su "Spazi sociali e
innovazione amministrativa", alcune persone hanno cominciato a
incontrarsi per avviare un percorso finalizzato alla promozione delle
esperienze sociali autogestite.
Riteniamo infatti che lo scenario della
crisi attuale possa e debba essere letto anche in termini di apertura di
una nuova fase di transizione sistemica, che oltre a numerose incognite
e a drammatiche criticità, presenta però margini di agibilità che
dovremmo saper sfruttare, se vogliamo fare la nostra parte nel
determinare la direzione del cambiamento. Le recenti occupazioni a Roma
(Teatro Valle), Napoli (Asilo/Balena), Palermo (Teatro Garibaldi),
Milano (Macao), ecc., pur nelle loro evidenti differenze, sembrano
alludere all'apertura di un processo costituente del tutto inedito che
pone al centro le esperienze sociali autogestite (ESA) come bene comune.


Il progetto che vorremmo proporre alla città ha lo scopo, da un lato,
di promuovere azioni di riconoscimento delle esperienze sociali
autogestite già esistenti, dall'altro, di favorire la moltiplicazione e
il consolidamento di nuove esperienze che assumano l'autogestione e
l'orizzontalità nella gestione come propri principi guida.

Con
esperienze sociali autogestite (ESA) intendiamo quell'insieme composito
e continuamente mutevole di percorsi sociali e culturali che,
originandosi spontaneamente, innescano una trasformazione profonda nel
modo di agire e di pensare all'interno di un determinato territorio. In
ultima analisi queste esperienze, non finalizzate al conseguimento di un
profitto individuale, né di un interesse di natura patrimoniale, non
fanno che riconsegnare alla collettività il prodotto della cooperazione
sociale, anche mediante la pratica dell'occupazione di spazi dismessi,
allo scopo di sottrarli ai meccanismi della rendita fondiaria e di
renderli nuovamente fruibili ai cittadini in quanto beni comuni.
Le
ESA, come beni comuni, sono il frutto di relazioni sociali tra pari,
dell'agire condiviso. Nascono dalla partecipazione attiva e diretta
della cittadinanza e si autorganizzano, difendendo la propria autonomia
sia dall'interesse proprietario sia dalle istituzioni pubbliche che
governano con logiche privatistiche e autoritarie i beni pubblici .

L'autogestione è una pratica fondante di tali esperienze.
L'autogestione consiste nella volontà di non costituire strutture
organizzative stabili, nel rifiuto di delegare a singoli rappresentanti
la propria gestione, nel riconoscere l'assemblea di gestione come unico
momento decisionale vincolante per tutti, nel rifiutare l'ottica
rappresentativa delle maggioranze e delle minoranze.
Questo insieme
eterogeneo di esperienze ha rappresentato un luogo di produzione e
sperimentazione di pratiche culturali, politiche e sociali che ha
arricchito questa città rendendola sicuramente più vivibile. Si tratta
di esperienze che, su più piani, anticipando e innovando, hanno colto
tendenze e intercettato domande sociali che altrove non trovavano
ascolto o possibilità d'espressione. Non esenti da limiti e
contraddizioni, hanno mantenuto nel tempo la capacità di dare voce e
spazio a ciò che nelle viscere del corpo sociale si muoveva e ad
accogliere le diverse istanze che si presentavano. Se hanno conservato
negli anni questi tratti peculiari è in prima istanza dovuto
all'orizzontalità e alla pratica dell'autogestione che ne hanno definito
le modalità quotidiane di organizzazione, facendone luoghi attraversati
quotidianamente da centinaia di persone.
Ci vogliamo impegnare - e
offrire ad altri la possibilità di impegnarsi a loro volta - nel compito
di salvaguardare e promuovere la riproduzione delle molteplici forme che
già oggi il fondamentale patrimonio comune rappresentato dalle ESA
riveste in città, e di tutte quelle che potrà assumere in futuro. In
particolare attraverso:

1) la promozione di un confronto pubblico
sulle esperienze sociali autogestite e sulle pratiche che si producono
al loro interno. Il progetto che proponiamo dovrebbe farsi promotore in
città di un dibattito su queste esperienze: sulla loro evoluzione, sulle
progettualità politiche, culturali e sociali che nascono e crescono al
loro interno, le criticità che li attraversano.

2) la promozione di
un processo di innovazione giuridica tramite il confronto con
l'amministrazione cittadina e altre istituzioni, nella convinzione che
le esperienze sociali autogestite costituiscano un genere giuridico del
tutto nuovo, indipendente rispetto al titolo di appartenenza, «cioè
dalla titolarità della proprietà sul bene, che può essere pubblica o
privata. Il bene comune è piuttosto individuato in quanto necessario
alla realizzazione dei diritti fondamentali degli individui»
(Commissione Rodotà). Queste esperienze, nel momento in cui si trovano a
confrontarsi con i diversi ordinamenti, costruiti sulla dicotomia
pubblico/privato, si scontrano con un'empasse: o accettare la natura
"privata" della propria esperienza, o sottrarsi al confronto, non
contemplando i diversi ordinamenti uno statuto giuridico terzo. Inoltre,
le attuali norme che regolano l'associazionismo, le attività di
promozione sociale e culturale, produzione indipendente non finalizzata
al profitto e consumo critico, appaiono del tutto inadeguate tanto a
regolamentare le esperienze sociali autogestite, quanto a valorizzare
forme di vita non mercificate e mercificanti, rispettose della
solidarietà sociale e ambientale.
3) la promozione di iniziative di
dibattito e di formazione finalizzate alla ricerca ed elaborazione,
autonoma e indipendente, di proposte comuni di rigenerazione sociale,
economica e produttiva, culturale e politica, in una prospettiva di
transizione sistemica.
Vi aspettiamo quindi lunedì 11 giugno alle 20.30
presso l'Xm24, per gettare le basi di un percorso che speriamo possa
essere il più possibile condiviso.

Gruppo di iniziativa per la
promozione delle esperienze sociali autogestite - Bologna

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