q9c9p ha scritto (ven 8 giu alle 23:31):
> Per quelli di voi che non siano dei rivoluzionari da tastiera vorrei
> proporre un dibattito-critica su un testo apparso su "Invece - mensile
> anarchico" di maggio.
Non si riesce a reperire in formato elettronico? Io appena posso mi
prendo una copia di invece e me lo leggo, ma magari non per tutti è
comodo. Sarebbe utile, per gli interessati, poter leggere meglio
l'analisi.
> anche chi è convinto di poterla combattere dall'interno. Anche se, ad essere
> precisi, il vero intento dell'hackerismo e una diversa gestione
> dell'informatica, una sua democratizzazione, non certo la sua distruzione,
> che significherebbe il collasso esistenziale degli utenti-pirati-anonimi.
Qualche parola la spendo comunque: credo che non abbiano torto parlando
di un "certo" approccio all'hacking, indubbiamente democraticista.
Per me, internet come strumento di liberazione, se mai è esistito, è
finito già da un po' (da lì la mia chiusa con le darknet).
E indubbiamente quando parlano del "collasso esistenziale quando sei
senza rete" centrano un punto, quello del sentirsi privati di un arto
quando si è senza rete; peggio, dell'essere _davvero_ privati di un
arto. Anche per questo sono felice che ad hm a firenze non ci sia stato
internet :)
> Partendo comunque dal fatto che io non sia nessuno mi piacerebbe
> semplicemente avere uno scambio di opinioni visto che sono convinto che
> molti di voi come me abbiano molti dubbi sull"hackerismo"
avoja.
--
boyska