Lähettäjä: ugo Päiväys: Vastaanottaja: aderentiretecontrog8, forumSEGE, forumgenova, genovapropalestina Aihe: [NuovoLab] I: MASSACRI E VIOLENZE, “IMBOCCATA DISCESA VERSO L’INFERNO
giugno 7, 2012 - 12:53 SIRIA
MASSACRI E VIOLENZE, “IMBOCCATA DISCESA VERSO L’INFERNO”
“Ogni giorno che passa non si accumulano soltanto morti e distruzioni, ma cresce una montagna di odio. Qualcosa che non possiamo quantificare, che arma gli spiriti e che è molto più pericoloso delle armi vere e proprio poi utilizzate per uccidere”: lo dice alla MISNA monsignor Mario Zenari, Nunzio apostolico a Damasco, mentre sulle colonne delle agenzie di stampa scorrono le ultime notizie su ennesimi massacri di civili, questa volta ad al Qubayr, pochi chilometri a ovest di Hama.
“Vendette, ‘lezioni’, intimidazioni: comunque si voglia leggere questi episodi per i quali sarebbero opportune inchieste indipendenti e internazionali, i morti che vediamo sono la parte più evidente di una montagna di odio che cresce giorno dopo giorno” aggiunge monsignor Zenari che poi rivolge un accorato appello alla comunità internazionale. “Non si può restare inermi di fronte a quanto sta avvenendo in Siria – dice – occorre esercitare convincenti pressioni su tutte le parti in conflitto perché si fermino le violenze. Si discute tanto di armi: ci sono paesi favorevoli a rifornire i ribelli, paesi che forniscono armi alle forze governative… ma in realtà gli strumenti più terribili, quelli che armano gli spiriti, si stanno spaventosamente accumulando e la discesa all’inferno purtroppo è già stata imboccata”.
Seppur ancora accesa, la speranza di una soluzione politica della crisi si è fatta molto debole secondo monsignor Zenari. Una visione resa pessimistica dalle notizie che arrivano dai tanti fronti del conflitto: ieri, si è combattuto nei sobborghi di Damasco, a Hama, nei pressi di Daraa, a Idlib. Ma la notizia più grave è arrivata da Al Qubayr dove secondo fonti vicine all’opposizione 86 persone sono state uccise da miliziani filo-governativi che non hanno avuto pietà nemmeno di donne e bambini. Un fatto apparentemente molto simile a quello avvenuto a Houla alla fine di maggio e che attende ora verifiche internazionali. Su Al Qubayr, come per Houla, il governo di Damasco si espresso accusando “gruppi terroristici” e riferendo un bilancio di nove vittime.