To: reteromanapalestina@???
From: reteromanapalestina@???
Subject: [reteromanapalestina] Sintesi per reteromanapalestina@??? - 10 messaggi in 6 argomenti
Date: Thu, 31 May 2012 07:07:04 +0000
Riepilogo argomento del giorno
Gruppo:
http://groups.google.com/group/reteromanapalestina/topics
a Roma - festa della pace 3 giugno al parco: partecipa e passa parola !!...... [1 aggiornamento]
Lelio Basso a Forlani grazie per aver sospeso la parata militare del 2 giugno 1976da Giancarla Codrignani [1 aggiornamento]
La mostra su Sabra e Chatila alla Casa della memoria [1 aggiornamento]
R: Re: Fwd: [reteromanapalestina] Fwd: La Casa della memoria censura mostra su Sabra e Chatila [2 aggiornamenti]
La Casa della memoria censura mostra su Sabra e Chatila [4 aggiornamenti]
Oggi: Bahrain diritti umani, Siria, Israele/Territori occupati, Vittorio Arrigoni [1 aggiornamento]
a Roma - festa della pace 3 giugno al parco: partecipa e passa parola !!......
luisa morgantini <luisamorgantini@???> May 30 11:26PM +0200
PER UN MONDO DIVERSO E MIGLIORE.
Dr. Yousef Salman
Delegato della Mezza Luna Rossa Palestinese in Italia
cell.: 347.9013013
y_salman@???
www.yousefsalman.com
www.palestinercs.org
Informativa ex art. 10 della L. 675/96 sul trattamento dei dati personali.
Questo messaggio non è uno spamming!!
Se vuole comunque essere rimosso dal nostro indirizzario, come
previsto dall'art. 13 della legge,
è possibile richiederne la cancellazione inviando un messaggio a questa
e-mail scrivendo nell'oggetto "Cancellami".
Ci scusiamo per il disturbo.
Lelio Basso a Forlani grazie per aver sospeso la parata militare del 2 giugno 1976da Giancarla Codrignani
luisa morgantini <luisamorgantini@???> May 30 11:23PM +0200
*Grazie a Giancarla Codrignani per averla ricordata.*
*
*
*Luisa Morgantini*
*
*
*A questo link la lettera di risposta che Lelio
Basso<
http://it.wikipedia.org/wiki/Lelio_Basso> scrisse
all’allora ministro della Difesa Arnaldo
Forlani<
http://it.wikipedia.org/wiki/Arnaldo_Forlani> che
decise di sospendere la parata militare del 2 giugno 1976 dopo il terremoto
che sconvolse il Friuli <
http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_del_Friuli>*
.
http://www.eilmensile.it/2012/05/29/annullata-la-parata-del-2-giugno/
Sono personalmente grato al ministro Forlani per avere deciso la
sospensione della parata militare del 2 giugno, e naturalmente mi auguro
che la sospensione diventi una soppressione.
Non avevo mai capito, infatti, perché si dovesse celebrare la festa
nazionale del 2 giugno con una parata militare. Che lo si facesse per la
festa nazionale del 4 novembre aveva ancora un senso: il 4 novembre era la
data di una battaglia che aveva chiuso vittoriosamente la prima guerra
mondiale. Ma il 2 giugno fu una vittoria politica, la vittoria della
coscienza civile e democratica del popolo sulle forze monarchiche e sui
loro alleati: il clericalismo, il fascismo, la classe privilegiata. Perché
avrebbe dovuto il popolo riconoscersi in quella sfilata di uomini armati e
di mezzi militari che non avevano nulla di popolare e costituivano anzi un
corpo separato, in netta contrapposizione con lo spirito della democrazia?
C’era in quella parata una sopravvivenza del passato, il segno di una
classe dirigente che aveva accettato a malincuore il responso popolare del
2 giugno e cercava di nasconderne il significato di rottura con il passato,
cercava anzi di ristabilire a tutti i costi la continuità con questo
passato. Certo, non si era potuto dopo il 2 giugno riprendere la marcia
reale come inno nazionale, ma si era comunque cercato nel passato l’inno
nazionale di una repubblica che avrebbe dovuto essere tutta tesa verso
l’avvenire, avrebbe dovuto essere l’annuncio di un nuovo giorno, di una
nuova era della storia nazionale. Io non ho naturalmente nulla contro
l’inno di Mameli, che esalta i sentimenti patriottici del Risorgimento, ma
mi si riconoscerà che, essendo nato un secolo prima, in circostanze del
tutto diverse, non aveva e non poteva avere nulla che esprimesse lo spirito
di profondo rinnovamento democratico che animava il popolo italiano e che
aveva dato vita alla Repubblica.
La Costituzione repubblicana, figlia precisamente del 2 giugno, aveva
scritto nell’articolo primo che l’Italia è una repubblica democratica
fondata sul lavoro.
Una repubblica in primo luogo. E invece quel tentativo di rinverdire glorie
militari che sarebbe difficile trovare nel passato, quel risuonare di armi
sulle strade di Roma che avevano appena cessato di essere imperiali,
quell’omaggio reso dalle autorità civili della repubblica alle forze
armate, ci ripiombava in pieno nel clima della monarchia, quando il re era
il comandante supremo delle forze armate, “primo maresciallo dell’impero”.
Le monarchie, e anche quella italiana, eran nate da un cenno feudale e la
loro storia era sempre stata commista alla storia degli eserciti: non a
caso i re d’Italia si eran sempre riservati il diritto di scegliere
personalmente i ministri militari, anziché lasciarli scegliere, come gli
altri, dal presidente del consiglio. Ma che aveva da fare tutto questo con
una repubblica che, all’art. 11 della sua costituzione, dichiarava di
ripudiare la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali? Tradizionalmente le forze armate avevano avuto due compiti:
uno di conquista verso l’esterno e uno di repressione all’interno, e
ambedue sembravano incompatibili con la nuova costituzione repubblicana.
Repubblica democratica in secondo luogo. In una democrazia sono le forze
armate che devono prestare ossequio alle autorità civili, e, prima ancora,
devono, come dice l’art. 52 della costituzione, uniformarsi allo spirito
democratico della costituzione. Ma in questa direzione non si è fatto nulla
e le forze armate hanno mantenuto lo spirito caratteristico del passato, il
carattere autoritario e antidemocratico dei corpi separati, sono rimaste
nettamente al di fuori della costituzione. I nostri governanti hanno
favorito questa situazione spingendo ai vertici della carriera elementi
fascisti, come il gen. De Lorenzo, ex-comandante dei carabinieri, ex-capo
dei servizi segreti ed ex-capo di stato maggiore, e, infine, deputato
fascista; come l’ammiraglio Birindelli, già assurto a un comando Nato e poi
diventato anche lui deputato fascista; come il generale Miceli, ex-capo dei
servizi segreti e ora candidato fascista alla Camera. Tutti, evidentemente,
traditori del giuramento di fedeltà alla costituzione che bandisce il
fascismo, eppure erano costoro, come supreme gerarchie delle forze armate,
che avrebbero dovuto incarnare la repubblica agli occhi del popolo,
sfilando alla testa delle loro truppe, nel giorno che avrebbe dovuto
celebrare la vittoria della repubblica sulla monarchia e sul fascismo. E
già che ho nominato De Lorenzo e Miceli, entrambi incriminati per reati
gravi, e uno anche finito in prigione, che dire della ormai lunga lista di
generali che sono stati o sono ospiti delle nostre carceri per reati
infamanti? Quale prestigio può avere un esercito che ha questi comandanti?
E quale lustro ne deriva a una nazione che li sceglie a proprio simbolo?
Infine, non dimentichiamolo, questa repubblica democratica è fondata sul
lavoro. Va bene che, nella realtà delle cose, anche quest’articolo della
costituzione non ha trovato una vera applicazione. Ma forse proprio per
questo non sarebbe più opportuno che lo si esaltasse almeno simbolicamente,
che a celebrare la vittoria civile del 2 giugno si chiamassero le forze
disarmate del lavoro che sono per definizione forze di pace, forze di
progresso, le forze su cui dovrà inevitabilmente fondarsi la ricostruzione
di una società e di uno stato che la classe di governo, anche con la
complicità di molti comandanti delle forze armate, ha gettato nel
precipizio?
Vorrei che questo mio invito fosse raccolto da tutte le forze politiche
democratiche, proprio come un segno distintivo dell’attaccamento alla
democrazia. E vorrei terminare ancora una volta, anche se non sono Catone,
con un deinde censeo: censeo che il reato di vilipendio delle forze armate
(come tutti i reati di vilipendio) è inammissibile in una repubblica
democratica.*
*
*
*
*Lelio Basso*
_
La mostra su Sabra e Chatila alla Casa della memoria
luisa morgantini <luisamorgantini@???> May 30 06:52PM +0200
> autorizzazioni del caso, compresa una lettera di incarico protocollata dal
> Comune di Roma. Non è stata data nessuna comunicazione ufficiale circa le
> mutate circostanze, né è stato fornito il motivo del rinvio sine die.*
* Non è la prima volta che la Casa della Memoria rifiuta di ospitare un
evento culturale dedicato alla storia palestinese. Non osiamo
neppure più sperare che si tratti di una coincidenza e chiediamo che
vengano al più presto date spiegazioni plausibili per questa scelta, che
non fa certamente onore alla Casa della Memoria e della Storia. Il suo
nome ci dice che dovrebbe ricoprire il ruolo di bene comune e non praticare
scelte che confinano i palestinesi, oppure altri popoli non graditi ai
potenti, a "figli di un dio minore" .*
*Ci auguriamo quindi che la Casa della Memoria si comporti come tale ed
ospiti la mostra su Sabra e Chatila.*
* *
* Info: Luisa Morgantini *
* tel. 348 3921465 *
* lmorgantiniassopace@???*
*
www.assopacepalestina.org*
R: Re: Fwd: [reteromanapalestina] Fwd: La Casa della memoria censura mostra su Sabra e Chatila
"capone72@???" <capone72@???> May 30 04:02PM +0200
ciao,
da leggere la lettera di risposta di Alessandro Portelli del Circolo Gianni Bosio (facente parte della Casa della Memoria) pubblicata oggi su Il Manifesto sezione lettere., intitolata "Sabra e Chatila, la mostra ci sarà" e indirizzata al Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila.
(La lettera è consultabile sul sito solo dagli abbonati)
La risposta piuttosto articolata in sostanza dice che la mostra ci sarà, ma non indica quando. Parla di pressioni e di minacce di aggressioni fisiche per alcuni della casa della memoria a favore della mostra, parla dell'impegno di taluni di loro per andare contro la decisione di "censurarla" e parla di un "errore" contenuto in una frase di un pannello introduttivo della mostra che avrebbe dato origine al "fattaccio". (!!)
A parte la curiosita (che si sa è donna!!) di andare alla scoperta dell'errore in questione, mi pare evidente che trattasi di pretesto.
Alla luce di questo si potrebbe pure indirizzare una lettera alla casa della memoria, sollecitando i 3 soggetti citati anche da Portelli nella sua lettera come coloro che si stanno impegnando contro il tentativo di censura (Istituto per la storia della Resistenza, Circolo Gianni Bosio e ANPI) a comunicare in fretta la data della mostra.
Ale
----Messaggio originale----
Da: loretta.mussi@???
Data: 30/05/2012 14.37
A: <reteromanapalestina@???>
Ogg: Re: Fwd: [reteromanapalestina] Fwd: La Casa della memoria censura mostra su Sabra e Chatila
L'idea di Nino mi sembra ottima. Da lunedì, o da quando sarà, quando sarò più libera, si spera, ci andrò col mio braccio così faccio propaganda negativa anche su quello, visto che me l'hanno spaccato di proposito e a freddo.
Loretta
Il giorno 30 maggio 2012 13:40, Nino Lisi <ninolisi@???> ha scritto:
Di farci ricevere non se ne parla. Lo avevo chiesto ma è stato
negato. Per questo ho avanzato l'istanza di accesso agli atti Dal
Comune mi hanno telefonato dicendo che la documentazione che avevo
chiesto è pronta.Domani andrò a ritirarla Dopo aver visto e letto
cosa mi darannao potremo decidere di eventuali passi di carattare
legale.
Intanto vi sono iniziative "politiche" che potremmo prendere.
Ho chiesto a Andrea Costa di sentire l'Azeni se se la sente di
portare la questione nell'aula consiliare. Sentiamo se lo ha potuto
fare e che risposta ha ricevuto.
Noi potremmo organizzare di presidiare a turno l'ingresso della casa
della memoria con due persone che indossino una pettorine con la
scritta CASA DELLA MEMORIA MUTILATA E DELLA STORIA CENSURATA che
distribuiscano un volantino a chi vi entra ed ai passanti (rari) per
spiegare cose è avvenuto. Bisognerebbe che nei pressi vi fossero
tre a qiuattro persone di supporto nel caso arrivasse qualche
maleintenzionato.
Lo stesso volantino potremmo distribuirlo agli ingressi del
Consiglio Comunale.
Ne potremmo discutere domani nella riunione.
Nino
Il 28/05/2012 17.56, loretta mussi ha scritto:
Di nuovo! Non se ne può più. Che facciamo? Organizziamo una delegazione e
non ce ne andiamo finchè non si siedono ad un tavolo a discutere per questa
e per l'altra volta? Sew ne parla giovedì? Qualcuno sxtavgià preparando uno
scritto per il Manifesto?
Loretta
---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: maurizio musolino <musolino.mau@???>
Date: 28 maggio 2012 15:25
Oggetto: [reteromanapalestina] Fwd: La Casa della memoria censura mostra su
Sabra e Chatila
A:
---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: stefania limiti <sabraechatila@???>
Date: 28 maggio 2012 15:19
Oggetto: La Casa della memoria censura mostra su Sabra e Chatila
A:
Care compagne/i e amici
Avremmo voluto scrivervi per sollecitare una vostra partecipazione alla
mostra “Notte molto nera – Sabra e Chatila, una memoria scomoda”, che si
doveva realizzare a Roma alla Casa della Memoria e della Storia il prossimo
30 maggio. Però non possiamo farlo perché la mostra è stata bloccata a
pochissime ore dalla sua inaugurazione. E questo malgrado la curatrice,
Laura Cusano, avesse tutte le autorizzazioni compresa una lettera di
incarico protocollata dal Comune di Roma. Ad oggi però nessuna
comunicazione ufficiale è arrivata e gli organizzatori si celano dietro la
richiesta di un rinvio a data indefinita.
Nessuna spiegazione sui motivi del rinvio, quindi, solo silenzi ed
imbarazzi. Ma da notizie ufficiose apprendiamo che il tutto è partito –
ancora una volta – da sollecitazioni verso l’assessore alla cultura del
Comune di Roma fatte da esponenti della comunità ebraica di Roma. Questi
signori hanno voluto bloccare la mostra fotografica, perché evidentemente
giudicata colpevole di smascherare le nefandezze compiute verso il popolo
di Palestina. Le immagini rappresentano per questi signori una prova
d’accusa intollerabile e da eliminare. Probabilmente in altri tempi
avrebbero chiesto anche la messa al rogo delle fotografie.
Il tema della mostra – vogliamo ricordarlo - era una riflessione su
immagini e memoria a partire dai fatti di Sabra e Chatila, di cui
quest’anno ricorre il trentesimo anniversario. Una strage compiuta dalle
falangi fasciste libanesi, con la diretta complicità dell’esercito di
Israele.
Quello che più ci sconcerta e addolora è la mancanza di spiegazioni e il
silenzio delle tante associazioni che riempiono di contenuti il lavoro
della Casa della memoria, ovvero l’impossibilità di dire la verità e la
costatazione che un luogo importante e ricco di significati, come dovrebbe
essere la Casa della memoria e della storia, sia nella realtà solo casa
della prepotenza e dell’oscurantismo. A questo proposito nei giorni scorsi
abbiamo scritto all’Anpi, per chiedere loro un incontro su questa vicenda.
La negazione delle autorizzazioni per la mostra fotografica non offende
solo chi per mesi ha lavorato alla sua realizzazione, non solo rappresenta
l’ennesimo atto di censura verso la storia del popolo di Palestina, ma è un
attacco all’intelligenza e alla sensibilità di tutta la cittadinanza di
Roma.
Per queste ragioni vi chiediamo di manifestare con noi in tutti i modi
possibili l’indignazione e la rabbia verso chi con prepotenza e
vigliaccheria continua ad infangare la storia della nostra città.
Facciamo inoltre appello a tutte le forze democratiche affinché prendano
posizione condannando un gretto atto di censura che non aiuta nessuno e che
svilisce la memoria di tutti.
*Il Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila*
--
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"reteromanapalestina".
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Per annullare l'iscrizione, invia un'email a
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Per ulteriori opzioni, visita il gruppo all'indirizzo
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Anna Farkas <annafar@???> May 30 04:26PM +0200
la risposta di Portelli si può leggere qua, cliccando su “QUI”
http://nottemoltonera.blogspot.it/2012/05/lobby-ebraiche-censurano-mostra-roma.html
Anna
p.s il link al blog e da diffondere!
From: capone72@???
Sent: Wednesday, May 30, 2012 4:02 PM
To: reteromanapalestina@???
Subject: R: Re: Fwd: [reteromanapalestina] Fwd: La Casa della memoria censura mostra su Sabra e Chatila
ciao,
da leggere la lettera di risposta di Alessandro Portelli del Circolo Gianni Bosio (facente parte della Casa della Memoria) pubblicata oggi su Il Manifesto sezione lettere., intitolata "Sabra e Chatila, la mostra ci sarà" e indirizzata al Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila.
(La lettera è consultabile sul sito solo dagli abbonati)
La risposta piuttosto articolata in sostanza dice che la mostra ci sarà, ma non indica quando. Parla di pressioni e di minacce di aggressioni fisiche per alcuni della casa della memoria a favore della mostra, parla dell'impegno di taluni di loro per andare contro la decisione di "censurarla" e parla di un "errore" contenuto in una frase di un pannello introduttivo della mostra che avrebbe dato origine al "fattaccio". (!!)
A parte la curiosita (che si sa è donna!!) di andare alla scoperta dell'errore in questione, mi pare evidente che trattasi di pretesto.
Alla luce di questo si potrebbe pure indirizzare una lettera alla casa della memoria, sollecitando i 3 soggetti citati anche da Portelli nella sua lettera come coloro che si stanno impegnando contro il tentativo di censura (Istituto per la storia della Resistenza, Circolo Gianni Bosio e ANPI) a comunicare in fretta la data della mostra.
Ale
----Messaggio originale----
Da: loretta.mussi@???
Data: 30/05/2012 14.37
A: <reteromanapalestina@???>
Ogg: Re: Fwd: [reteromanapalestina] Fwd: La Casa della memoria censura mostra su Sabra e Chatila
L'idea di Nino mi sembra ottima. Da lunedì, o da quando sarà, quando sarò più libera, si spera, ci andrò col mio braccio così faccio propaganda negativa anche su quello, visto che me l'hanno spaccato di proposito e a freddo.
Loretta
Il giorno 30 maggio 2012 13:40, Nino Lisi <ninolisi@???> ha scritto:
Di farci ricevere non se ne parla. Lo avevo chiesto ma è stato negato. Per questo ho avanzato l'istanza di accesso agli atti Dal Comune mi hanno telefonato dicendo che la documentazione che avevo chiesto è pronta.Domani andrò a ritirarla Dopo aver visto e letto cosa mi darannao potremo decidere di eventuali passi di carattare legale.
Intanto vi sono iniziative "politiche" che potremmo prendere.
Ho chiesto a Andrea Costa di sentire l'Azeni se se la sente di portare la questione nell'aula consiliare. Sentiamo se lo ha potuto fare e che risposta ha ricevuto.
Noi potremmo organizzare di presidiare a turno l'ingresso della casa della memoria con due persone che indossino una pettorine con la scritta CASA DELLA MEMORIA MUTILATA E DELLA STORIA CENSURATA che distribuiscano un volantino a chi vi entra ed ai passanti (rari) per spiegare cose è avvenuto. Bisognerebbe che nei pressi vi fossero tre a qiuattro persone di supporto nel caso arrivasse qualche maleintenzionato.
Lo stesso volantino potremmo distribuirlo agli ingressi del Consiglio Comunale.
Ne potremmo discutere domani nella riunione.
Nino
Il 28/05/2012 17.56, loretta mussi ha scritto:
Di nuovo! Non se ne può più. Che facciamo? Organizziamo una delegazione e
non ce ne andiamo finchè non si siedono ad un tavolo a discutere per questa
e per l'altra volta? Sew ne parla giovedì? Qualcuno sxtavgià preparando uno
scritto per il Manifesto?
Loretta
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Da: maurizio musolino
mailto:musolino.mau@gmail.com
Date: 28 maggio 2012 15:25
Oggetto: [reteromanapalestina] Fwd: La Casa della memoria censura mostra su
Sabra e Chatila
A:
---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: stefania limiti
mailto:sabraechatila@gmail.com
Date: 28 maggio 2012 15:19
Oggetto: La Casa della memoria censura mostra su Sabra e Chatila
A:
Care compagne/i e amici
Avremmo voluto scrivervi per sollecitare una vostra partecipazione alla
mostra “Notte molto nera – Sabra e Chatila, una memoria scomoda”, che si
doveva realizzare a Roma alla Casa della Memoria e della Storia il prossimo
30 maggio. Però non possiamo farlo perché la mostra è stata bloccata a
pochissime ore dalla sua inaugurazione. E questo malgrado la curatrice,
Laura Cusano, avesse tutte le autorizzazioni compresa una lettera di
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richiesta di un rinvio a data indefinita.
Nessuna spiegazione sui motivi del rinvio, quindi, solo silenzi ed
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ancora una volta – da sollecitazioni verso l’assessore alla cultura del
Comune di Roma fatte da esponenti della comunità ebraica di Roma. Questi
signori hanno voluto bloccare la mostra fotografica, perché evidentemente
giudicata colpevole di smascherare le nefandezze compiute verso il popolo
di Palestina. Le immagini rappresentano per questi signori una prova
d’accusa intollerabile e da eliminare. Probabilmente in altri tempi
avrebbero chiesto anche la messa al rogo delle fotografie.
Il tema della mostra – vogliamo ricordarlo - era una riflessione su
immagini e memoria a partire dai fatti di Sabra e Chatila, di cui
quest’anno ricorre il trentesimo anniversario. Una strage compiuta dalle
falangi fasciste libanesi, con la diretta complicità dell’esercito di
Israele.
Quello che più ci sconcerta e addolora è la mancanza di spiegazioni e il
silenzio delle tante associazioni che riempiono di contenuti il lavoro
della Casa della memoria, ovvero l’impossibilità di dire la verità e la
costatazione che un luogo importante e ricco di significati, come dovrebbe
essere la Casa della memoria e della storia, sia nella realtà solo casa
della prepotenza e dell’oscurantismo. A questo proposito nei giorni scorsi
abbiamo scritto all’Anpi, per chiedere loro un incontro su questa vicenda.
La negazione delle autorizzazioni per la mostra fotografica non offende
solo chi per mesi ha lavorato alla sua realizzazione, non solo rappresenta
l’ennesimo atto di censura verso la storia del popolo di Palestina, ma è un
attacco all’intelligenza e alla sensibilità di tutta la cittadinanza di
Roma.
Per queste ragioni vi chiediamo di manifestare con noi in tutti i modi
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vigliaccheria continua ad infangare la storia della nostra città.
Facciamo inoltre appello a tutte le forze democratiche affinché prendano
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svilisce la memoria di tutti.
*Il Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila*
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Nino Lisi <ninolisi@???> May 30 01:40PM +0200
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hanno telefonato dicendo che la documentazione che avevo chiesto è
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Intanto vi sono iniziative "politiche" che potremmo prendere.
Ho chiesto a Andrea Costa di sentire l'Azeni se se la sente di portare
la questione nell'aula consiliare. Sentiamo se lo ha potuto fare e che
risposta ha ricevuto.
Noi potremmo organizzare di presidiare a turno l'ingresso della casa
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CASA DELLA MEMORIA MUTILATA E DELLA STORIA CENSURATA che distribuiscano
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avvenuto. Bisognerebbe che nei pressi vi fossero tre a qiuattro persone
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Nino
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loretta mussi <loretta.mussi@???> May 30 02:37PM +0200
L'idea di Nino mi sembra ottima. Da lunedì, o da quando sarà, quando sarò
più libera, si spera, ci andrò col mio braccio così faccio propaganda
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franco speranza <franchinosperanza@???> May 30 02:45PM +0200
parliamone domani anche e soprattutto sulle presioni da fare internamente
al comune e soprattutto con chi, ciao a domani
> reteromanapalestina+unsubscribe@???.
> Per ulteriori opzioni, visita il gruppo all'indirizzo
> http://groups.google.com/group/reteromanapalestina?hl=it.
--
..........l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna, preferisco le
sorprese di quest'anima tiranna
che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti, ma ti apre
nuovi occhi e ti accende i sentimenti.
Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire, ma ora sono un uomo nuovo
che non teme di soffrire...
....................Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani e,
anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia
all'ingiustizia giorno e notte......*.
Don Chisciotte* (Guccini)
caterina rosolino <cataros8@???> May 30 04:07PM +0200
Ottima idea. La sera fino al 6 giugno o dopo il 6 durante anche altre ore
della giornata posso darvi una mano anche io. Caterina
Oggi: Bahrain diritti umani, Siria, Israele/Territori occupati, Vittorio Arrigoni
barbara antonelli <antonellibarbara@???> May 30 01:14PM
NENA NEWS | NEAR EAST NEWS AGENCY
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Salve, oggi Nena News vi propone:
BAHRAIN: LIBERARE PRIGIONIERI POLITICI, AMNESTY
Abdelhadi Al-Khawaja ha sospeso lo sciopero della fame e alcuni prigionieri di coscienza sono stati rilasciati su cauzione. Ma tutti i detenuti politici devono tornare subito liberi, dice l’organizzazione internazionale per i diritti umani
http://nena-news.globalist.it/?p=19746
ISRAELE CONFERMA MONOPOLIO SU FORNITURE CARBURANTE AI TERRITORI OCCUPATI
Intanto i palestinesi non possono sfruttare i loro giacimenti di gas scoperti nel 1990 davanti alle coste di Gaza per l’opposizione di Tel Aviv
http://nena-news.globalist.it/?p=19755
VITTORIO: RESTIAMO UMANI – THE READING MOVIE, TERZA PUNTATA
Terzo appuntamento con “Restiamo Umani – The Reading Movie”: ogni mercoledì Nena News vi propone gli articoli del libro di Vittorio Arrigoni, letti da 19 grandi personalità. Oggi è la volta di Massimo Arrigoni con “Un lento morire in vano ascolto”.
http://nena-news.globalist.it/?p=19738
SYRIA: RUSSIA, CHINA CONFIRM OPPOSITION TO MILITARY INTERVENTION
Both powers declared on Wednesday they opposed any UN-mandated military assault on the crisis-torn country and called for all sides to support mediation efforts by peace envoy Kofi Annan.
http://nena-news.globalist.it/?p=19758
Cordiali Saluti
Nena News
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