Re: [NuovoLab] riforma scuola

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Autor: dario.red
Data:  
A: forumgenova
Assumpte: Re: [NuovoLab] riforma scuola

> SEGNALO
> che il Cogede ha organizzato dal 19 maggio al 6 giugno una raccolta di firme
> della petizione in p.zza Campetto (daneo), Via s. Lorenzo (garaventa), via
> xx settembre (embriaco ), de ferrari (don milani) dalle 10 alle 18.
> Si cercano volontari per presenziare ai banchetti, in particolare quello
> dell'Embriaco referente Antonio Gelsomino, che ha poche persone.
> oppure chiamate barbara 3358189088
> allego volantino che verrà distribuito ai banchetti.
> Ciao
> dario
>

IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA

Con la Proposta di Legge 953 (Aprea), sottratta al dibattito delle Camere tramite un iter parlamentare, normalmente dedicato a questioni “che non hanno speciale rilevanza di ordine generale”, e la cui approvazione avverrà pertanto in seguito al voto di poche decine di deputati e senatori, viene assestato il colpo fatale al ruolo democratico ed inclusivo della scuola previsto nella Carta Costitizionale

Le scuole vengono trasformate in Fondazioni con ingresso di partner esterni, anche privati, che ne sostengono l’attività e contribuiscono a determinarne gli obiettivi strategici e formativi con buona pace della libertà e dell’autonomia della funzione docente

Gli organi collegiali e di rappresentanza vengono superati con un restringimento della partecipazione (dei genitori, ad esempio, con la soppressione del Rappresentante di Classe). Funzione suprema ha il Consiglio di Amministrazione e/o dell’Autonomia che determinerà forme e modi di organizzazione degli altri organi in maniera probabilmente differente da Istituto ad Istituto.

A proposito di partecipazione si parla genericamente di “garanzia del diritto di riunione ed associazione”, non viene garantito un sistema elettivo come l’attuale per la scelta dei rappresentanti, non viene garantita la certezza che questi organi esisteranno in tutte le scuole

Una concezione patologica dell’autonomia porta quindi alla formazione di un sistema scolastico ad “isole” fortemente differenziate fra di loro: scuole ricche e scuole povere, scuole che promuovono la partecipazione e scuole che la impediscono. In breve viene meno quell’universalismo della proposta educativa che dovrebbe essere garantita su tutto il territorio nazionale

Aiutaci firma la petizione popolare di modifica della Proposta di Legge

La scuola non ha bisogno dell’ingresso dei privati, ma di finanziamenti pubblici

La scuola è una comunità educante vogliamo continuare a fare assemblee, a partecipare !

              COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI LIGURI (Co.Ge.De. Liguria

> ----- Original Message -----
> From: "Antonio Bruno" <brunoa01@???>
> To: "Mailing list del Forum sociale di Genova" <forumgenova@???>;
> "Forum Sociale Ponente Genovese" <forumsociale-ponge@???>;
> <forumsege@???>
> Sent: Friday, May 18, 2012 12:27 PM
> Subject: [forum Sinistra Europea GE] Appello organi collegiali
>
>
> Cari tutti,
> vi scrivo perchè, nel silenzio più assoluto , sta per essere approvata la
> legge sull'autogoverno delle scuole, frutto di un accordo trasversale, in
> VII Commissione cultura, tra pdl/pd/an/lega, di fatto tutti favorevoli
> tranne l'idv.
> Il governo delle istituzioni scolastiche ne uscirà stravolto.
> In estrema sintesi , il testo tratteggia una scuola a cui è garantita
> un'autonomia statutaria che produrrà una grande disomogeneità fra istituti e
> aree geografiche. L'autonomia che serve alle scuole è quella didattica ed
> organizzativa, l’autonomia ha un senso solo se è strumento per realizzare
> gli obiettivi generali da conseguire per tutti i cittadini, in ogni parte
> del territorio del Paese. Invece l'autonomia proposta è fondata sulla
> separazione, l'autoreferenzialità, sulla figura del DS.
> Ogni istituzione scolastica autonoma sceglierà, attraverso il proprio
> regolam e nto e statuto gli organi e le modalità di partecipazione della
> comunità scolastica alla vita democratica.
> Nella legge non sono previsti i consigli di classe , di interclasse e
> intersezione , se non come emanazione del consiglio (non più collegio) dei
> docenti, non si parla di rappresentanti di classe, non si prendono in
> considerazione i comitati dei genitori, le assemblee delgli studenti o il
> consiglio di disciplina degli studenti. Il consigli o di istituto, chiamato
> consiglio dell'autonomia, perde moltissime delle sue funzioni e si riduce ad
> adottare il POF, a deliberare il bilancio preventivo e consuntivo, il
> regolamento di istituto, a designare i componenti del nucleo di valutazione
> (dal quale sono esclusi gli studenti) e gli accordi con i soggetti esterni.
> I genitori, ancora presenti nel consiglio dell'autonomia (ne conservano la
> presidenza, bontà loro...), accedono allo stesso secondo le modalità
> previste dallo statuto: in talune scuole saranno eletti, in altre "chiamati"
> dal DS.
> Il consiglio si apre a persone esterne la scuola (fino a 2) , scelte tra le
> realtà culturali, sociali, produttive, professionali e dei servizi ma
> espelle gli ATA.
> Il disegno di legge infine introduce ancora il concetto di “patto formativo”,
> di partecipazione e valorizzazione delle comunità locali nella vita delle
> scuole, attraverso azioni di rete e la predisposizione di “piani formativi
> territoriali”. In poche parole c’è uno sforzo (retorico e verbale) di
> valorizzare la democrazia partecipativa, a scapito però della democrazia
> rappresentativa che, unica, può garantire il democratico gioco delle parti
> e, nel nostro caso, garantire la componente genitori.
> Inoltre le reti e i consorzi di scuole, più che a superare la
> parcellizzazione del sistema scolastico, sembrano soprattutto finalizzate a
> reperire risorse economiche da partner privati, inducendo la riflessione che
> la scuola statale sarà sempre meno finanziata dal settore pubblico. Inoltre
> è chiaro che non tutte le scuole e le reti accederanno in termini di parità
> alla raccolta dei finanziamenti privati: scuole centrali, con utenza sociale
> medio alta saranno più facilmente sostenute, come i licei prestigiosi,
> aprendo un'ulteriore divaricazione tra le scuole che funzionano e quelle in
> difficoltà.
> L'altro obiettivo della raccolta dei fondi privati, indicato come
> l'innalzamento degli standard di competenza dei singoli studenti e della
> qualità complessiva dell'istituzione scolastica, finirà quindi per essere
> realizzato più facilmente là dove non ce n'è bisogno, nelle scuole di
> eccellenza.
>
> Cosa possiamo fare:
>
>
> questa proposta di legge sta camminando molto spedita perchè il 4 aprile
> 2012, la camera ha accettato la proposta di trasferire il testo unificato
> alla VII Commissione cultura "in sede legislativa". Significa che non sarà
> l'aula a discuterlo ma una ristretta commissione. Questa procedura si adotta
> per i provvedimenti urgenti (ma non è questo il caso, visto che le proposte
> di riforma degli organi collegiali hanno astettato per anni in commissione)
> o per progetti di legge che riguardano argomenti di scarsa rilevanza per
> l'interesse generale. La governance della scuola, la partecipazione alla
> vita democratica della scuola, è evidentemente un argomento di scarso
> rilievo per chi ci governa.
>
> L'unico modo di rallentare il percorso della proposta di legge, che si
> vorrebbe concluso tra la metà e la fine di giugno, con il passaggio al
> senato, è quello di indurre delle modifiche del testo, in modo che lo stesso
> debba tornare alla camera.
>
> Per raggiungere questo obiettivo il Coordinamento Genitori Democratici, di
> cui sono vice presidente in Liguria, insieme all'Unione degli Studenti,
> hanno promosso a livello nazionale, un appello da sottoporre all'attenzione
> dei cittadini (tutti, non solo i genitori) con il duplice scopo di fare
> pressione su chi dovrà discutere la proposta di legge (le firme quindi
> dovranno essere molte) per indurlo ad apportare modifiche e di informare le
> persone su ciò che si prepara per il prossimo anno scolastico.
> Trovo che la collaborazione con l'Unione degli Studenti, sperimentata anche
> in passato per altre iniziative di tutela della scuola statale, abbia il
> valore simbolico di unire genitori e figli nella difesa della scuola di
> tutti, luogo di democrazia e di confronto, luogo dell'accoglienza e della
> tutela dei valori costituzionali.
>
> In tante città d' I talia si stanno raccogliendo le firme che andranno
> inoltrate alla VII commissione entro la prima metà di giugno.
>
> Invito tutti quelli che possono/vogliono a stampare (fronte retro perchè la
> griglia di firme non può essere "volante") l'appello che allego , a firmarlo
> e a farlo firmare da conoscenti/ amici/colleghi genitori ecc e contattarmi
> ALLA FINE DI MAGGIO - PRIMISSIMI GIORNI DI GIUGNO in modo che possa
> raccoglierli e spedirli.
>
> Se non riuscissimo ad incontrarci , fate una copia e mandatemela in Pdf
> oppure via fax all'attenzione Sig.Marcello Moresco 010 6582717 o ancora
> speditemelo per posta - Emanuela Massa via Vannucci 9/5 16128 Genova.
>
> Per chi avesse bisogno di contattarmi, il mio numero di cellulare è
> 3477146514 .
> Chi fosse interessato ad organizzare nella propria scuola di riferimento
> un'iniziativa di informazione per i genitori/studenti su questo argomento,
> me lo faccia sapere, partecipo volentieri.
> A chi può attrezzarsi per una raccolta firme "strutturata", consiglio di
> stazionare un paio di volte con un tavolino davanti a scuola in orario di
> uscita, è un metodo molto efficace, e si può adottare non solo per la scuola
> dei propri figli ;-)
>
> Grazie per quello che potrete fare, un caro saluto a tutti
>
> Emanuela Massa
>
> --
> antonio bruno.
> 339 3442011
>