[NuovoLab] A proposito di Marco REVELLI, "La politica e la m…

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Autore: giacomo casarino
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To: forumsege, forumgenova inventati
Oggetto: [NuovoLab] A proposito di Marco REVELLI, "La politica e la mitezza", Manifesto del 16 maggio

Far vivere i tratti di un'"alternativa di società" DENTRO un "mondo che vogliamo combattere" è sempre stato un problema, tendenzialmente non risolto (tanto meno una volta per tutte, come pretenderebbe il "Manifesto per un soggetto politico nuovo"), problema che le forze di alternativa sistemica culturalmente avvertite, hanno avvertito. Si è cercato nella prassi politica di controllarlo, di rimodularlo, non già di idealisticamente negarlo con la soppressione volontaristica (qualcuno direbbe di metodo???) di uno dei corni conflittuali: nella consapevolezza che la contaminazione tra i due piani è vitale. La cesura netta, coerentemente attuata, condurrebbe al bivio: o appiattimento nella gestione dell'esistente oppure formazione di una setta minoritaria (di Giusti?), talmente estranea e proiettata nel "presente del futuro" da non essere capace di leggere il presente attuale. "[...] se ci si lascia possedere dalla forma del denaro", dice Revelli: a parte la metafora demoniaca, come si fa a sottrarvisi DEL TUTTO, nelle maglie strette dei rapporti sociali dati? Il moralismo è costitutivo di questa seconda alternativa; qualcosa di simile lo si visse all'epoca del Partito d'Azione.Il paradosso di oggi: gli assunti di partenza sono la vittoria plebiscitaria nei referendum e la crisi mortale dei partiti, che consentirebbero un amplissimo consenso, bypassando "sinistra o destra". L'esito può essere viceversa la replica di un azionismo fuori del suo peculiare contesto. GIACOMO CASARINO