COMUNICATO STAMPA: NO MUOS ... Con Antonio Mazzeo e con i ragazzi di Niscemi
Post n°703 pubblicato il 08 Maggio 2012 da laura561
COMUNICATO STAMPA: NO MUOS ... Con Antonio Mazzeo e con i ragazzi di Niscemi mag 8 Scritto da:
08/05/2012 19:45 RSSCOMUNICATO STAMPA: NO MUOS ... Con Antonio Mazzeo e con i ragazzi di Niscemi E’
la solita storia: “l’antimafia blocca i lavori, l’antimafia ferma
l’economia, l’antimafia getta fango sulla brava gente”. Ogni volta che
la mafia mette le mani su grandi lavori e quindi sui “soldi”, appena
qualcuno si ribella e cerca di sensibilizzare sulla inopportunità di
quei lavori, ecco la pronta reazione condita dal solito, immancabile,
ricatto occupazionale.A
Niscemi, all’interno di una fra le più belle riserve naturali
d’Europa, si sta costruendo uno strumento di morte come il MUOS (Mobile User Objective System),
il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari per i conflitti del
XXI secolo, quelle con i missili all’uranio impoverito, gli aerei senza
pilota e le armi nucleari in miniatura, conflitti sempre più
“virtuali”, computerizzati, disumanizzati. Disumanizzanti. Il sistema
MUOS, ad uso esclusivo delle forze armate statunitensi, consentirà di
propagare universalmente gli ordini di guerra, convenzionale e/o
chimica, batteriologica e nucleare. E finanche quelli per scatenare la
guerra al clima e all’ambiente. Collegherà tra loro i centri di
comando e controllo delle forze armate, i centri logistici e gli oltre
18.000 terminali militari radio esistenti, i gruppi operativi in
combattimento e gli arsenali di morte sparsi in tutto il pianeta.
La nuova rete di satelliti e terminali terrestri consentirà di
moltiplicare di dieci volte il numero delle informazioni che saranno
trasmesse nell’unità di tempo, accrescendo in modo esponenziale i
rischi che venga scatenato l’olocausto per un mero errore tecnico. Ad
eseguire i lavori una ditta siciliana “la Piazza calcestruzzi” alla
quale la Prefettura di Caltanissetta non ha rilasciato la
certificazione antimafia. Il
Giornalista Antonio Mazzeo e i giovani Niscemesi che da mesi si
battono contro l’installazione di questo “MUOSstro”, vengono ora
attaccati subdolamente dal titolare della ditta che provocatoriamente
dice di voler chiudere l’azienda e , ovviamente, minaccia il
licenziamento dei suoi operai; immancabile la lettera di uno di questi
operai che si lamenta delle proteste del giornalista accusandolo, di
fatto, di mettere sul lastrico ben sette famiglie; il solito teorema:
“mafia? Forse! Ma almeno lavoriamo”. La solita logica che da sempre ha
consentito alle mafie di fare affari e crescere sui bisogni della gente
e dei lavoratori in barba a qualunque norma di vivere civile e
soprattutto “legale”. Ma se per la Prefettura di Caltanissetta
l’azienda non ha i requisiti di legalità e trasparenza non può essere
certamente colpa di un giornalista o dei cittadini onesti di Niscemi. L’associazione
Antimafie “Rita Atria” nel ribadire il suo NO fermo alla costruzione
del MUOS, esprime solidarietà al giornalista Antonio Mazzeo, con cui
condivide questa e altre battaglie nel segno della libertà dalle mafie e
nella autodeterminazione libera e democratica dei cittadini; esprime
altresì solidarietà a quei giovani niscemesi che si battono perché la
loro città sia libera dalla guerra, dalle malattie e dalle mafie e che,
adesso, sono costretti a lottare in un clima ostile che rischia di
pregiudicare la loro agibilità politica. Santo Laganà - Presidente dell’associazione Antimafie “Rita Atria”
Nadia Furnari – Per il direttivo nazionale dell’associazione antimafie “Rita Atria” Milazzo lì, 08/05/2012