Autor: coscione43@virgilio.it Data: A: forumsege, forumgenova, presidenza Assumpte: [NuovoLab] notizie da un paese spacciato cpme democratico dalle
lobby politco-culturali dell'Occidente
02/04 - TERRORISMO DI STATO MIETE 4 VITTIME NELLE FILA DELLA MARCIA PATRIOTTICA
Contro il Movimento della Marcia Patriottica, il terrorismo di Stato colombiano passa dalle minacce, neanche tanto velate, ai fatti; sono già almeno quattro le vittime accertate del regime, che usa tutti gli strumenti di cui dispone per tentare di abbattere il nuovo soggetto politico colombiano.
I soci di questa impresa criminale sono sempre gli stessi: governo, Forze Armate, Polizia, media di regime, narcotrafficanti, oligarchi,
latifondisti e multinazionali; gli strumenti del terrore assumono diverse sigle (AUC, Águilas Negras, Bacrim, Rastrojos, ecc.) ma hanno sempre lo stesso scopo: reprimere nel sangue il dissenso sociale, e l'opposizione al regime stesso.
Lo scorso 18 aprile è stato fatto sparire Herman Henry Díaz, leader contadino del Putumayo, mentre organizzava la partecipazione dei contadini alla Marcia Patriottica del 23 aprile a Bogotá.
Martha Cecilia Guevara Oyola, leader comunitaria di San Vicente del Caguán, nel Caquetá, è scomparsa 2 giorni dopo, durante i preparativi della Marcia.
La terza vittima è Mao Enrique Rodríguez, membro del Partito Comunista Colombiano, capo della scorta di Carlos Lozano (direttore del settimanale “Voz” e dirigente della Marcia Patriottica), crivellato di colpi da “ignoti” la sera del 27 aprile a Bogotá.
Praticamente in simultanea, nel municipio di Pradera (dipartimento del Valle del Cauca) veniva ammazzato da sicari del terrorismo di Stato il compagno Daniel Aguirre, carismatico leader sindacale dei tagliatori della canna da zucchero.
Secondo un ben noto copione, le stigmatizzazioni, le accuse e le minacce del presidente Santos, degli alti comandi militari e dei pennivendoli di regime contro il movimento Marcia Patriottica, equivalgono a ordini di sterminio, ben compresi dall'esercito di assassini che agisce in Colombia su mandato del governo, e quindi nella più totale impunità.