Auteur: Per il Bene Comune Date: À: giornalista Sujet: [RSF] comunicato stampa
PBC - "Apertura, confronto e unità. Irrinunciabili per cambiare il paese"“Il
movimento politico di liberazione Per il Bene Comune ribadisce la propria
apertura e volontà di confronto e dialogo costruttivo con tutti”. Così
esordisce la presidente, Monia Benini, rispetto al lavoro di PBC per le
prossime elezioni politiche. “Certo non è semplice poter lavorare in questo
senso, visto il silenzio assordante dei media, fin qui registrato, nei
confronti delle nostre parole.”
“Alla
penultima assemblea nazionale, a Torino, siamo cresciuti enormemente dal punto
di vista politico” scrive la Presidente. “Abbiamo messo al centro la necessità
di costruire liste aperte delle comunità e una lista patriottica aperta, che
nazionalmente raccolga tutti i cittadini fuori dalla criminalità, dai gruppi
segreti, e dai partiti del centro, destra e sinistra che già hanno governato.
Con in più il sorteggio dei candidati fra tutti coloro che avranno sottoscritto
pochi, chiari e fondamentali punti comuni, per liberare il nostro paese dalla
gabbia politica, bancaria e del malaffare che ha tolto il fiato e il futuro all’Italia.”
Qua
e là non mancano le accuse a Per il Bene Comune di stringere alleanze
elettorali con l’estrema sinistra o con l’estrema destra. “Sin dalla nascita,
nel febbraio 2008, PBC non ha mai avuto difficoltà a sostenere le battaglie
politiche che riteneva giuste per i cittadini, con soggetti anche partitici di
qualsivoglia collocazione. Per noi, centro, destra e sinistra sono collocazioni
geografiche, dentro al sistema, che oggi non hanno alcun senso, se non quello
di mantenere eretti degli steccati e conservare quei recinti mentali che
tengono divisi gli Italiani in tifoserie tanto dannose quanto pericolose. E’
grazie a questa frammentazione che il sistema ci ha riversato e continua a
riversarci addosso scelte politiche che paghiamo a carissimo prezzo. I problemi
che studenti, precari, dipendenti, imprenditori, disoccupati, pensionati stanno
affrontando, non rispecchiano una divisione partitica. Coinvolgono tutti. Ed è
ora di decidersi non a rinunciare alle proprie idee o al proprio passato, bensì
di confrontare il portato di ognuno di noi in spazi politici che consentano al
popolo di appropriarsi della democrazia diretta, del governo della cosa pubblica
(come previsto dalla Costituzione, seppur cosa mai realizzata), rompendo il
giochino perverso dei partiti e l’oppressione bancaria e della grande finanza.”
La
Presidente non lascia spazio a fraintendimenti: “Se vogliamo davvero cambiare
le cose in questo paese, è ora di fare tutti insieme quei passi in avanti che
ci consentano di superare le divisioni, le frammentazioni. Io non ho paura di
confrontarmi con nessuno. Destra o sinistra, non mi importa. Quello su cui
punto è la ricerca di un terreno comune per possibili azioni condivise. I
saperi, ovunque si trovino, vanno messi al servizio del paese. Sono stanca delle
parole. Di parole pesanti come macigni. Di muri invalicabili. Per quale
ragione, poi? Per continuare una guerra fratricida o per una nuova guerra
civile? No grazie. Questo paese ha bisogno di unità e di un popolo che
finalmente riconosca l’importanza della propria indipendenza e sovranità”.L'Ufficio stampa di Per il Bene ComuneTel./Fax. 0532 733656