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il Primo maggio precario
#GlobalMay1st, il Primo maggio precario
Martedì 1 maggio ore 9 davanti alla Pam di via Marconi
Il Primo maggio? Innanzitutto una giornata in cui non-si-la-vo-ra.
Concetto semplice, almeno in apparenza. Eppure, a Bologna, mentre i
sindacati concertativi festeggeranno tutti insieme allegramente,
saranno tante le aziende che costringeranno le lavoratrici e i
lavoratori a vivere quel giorno come tutti gli altri: ricattandoli e
facendo leva sulla loro precarietà e sul loro bisogno di reddito. Tra
queste aziende c'è la Pam, la stessa catena della grande distribuzione
che ha ben pensato di "coinvolgere" gli studenti per le aperture
domenicali, promettendo guadagni interessanti (che lo studente di
oggi, precario e indebitato, insegue per pagarsi magari il debito
studentesco che ha contratto con le banche, altro dispositivo di
ricatto, di controllo, e spesso unico mezzo per portare avanti il
percorso formativo) con un unico obiettivo: aprire una nuova strada
per intensificare lo sfruttamento della condizione precaria. Per
questo il Primo maggio saremo davanti alla Pam di via Marconi,
costruiremo lì nostro Primo maggio precario prima di partecipare al
corteo cittadino che prenderà il via da piazza XX Settembre contro la
macelleria sociale del governo Monti e la cosiddetta riforma del
mercato del lavoro portata avanti dal ministro Fornero, per la difesa
dei beni comuni e dei diritti sociali.
Il Primo maggio, che quest’anno negli Stati Uniti sarà un appuntamento
di sciopero promosso dal movimento #Occupy, segnerà così la prima
tappa di quello che abbiamo voluto chiamare #GlobalMay: un maggio che
anche a Bologna sappia parlare il linguaggio delle lotte globali
contro la precarietà e per il reddito incondizionato. A livello
internazionale sono già state promosse le date lanciate dalle piazze
spagnole: il 12M e poi il Global Strike del 15M, anniversario della
prima acampada degli/delle indignados a Puerta del Sol a Madrid. Prima
di queste due giornate, proseguiremo il confronto costruendo altri due
appuntamenti in città: il 5 con la rete Putalesbotransfemministaqueer
che al grido di "Queering occupy!" invita a discutere al Bartleby
tutti quei gruppi e singolarità che in varie parti d'Italia
condividono la rabbia e l’insofferenza per un sistema economico che
colonizza e disciplina austeramente le nostre vite e sentono la
necessità di agire per una favolosa trasformazione corporea sociale e
sessuale dell'esistente, l'8 maggio con un incontro sulla riforma del
mercato del lavoro attraverso la presentazione in Università della
terza edizione dei Quaderni di San Precario.
La scommessa del maggio globale è cruciale ma sicuramente non un
traguardo finale. Nelle settimane a venire proseguirà spedita verso
l'approvazione parlamentare la riforma Fornero, che non fa che rendere
più stringenti i meccanismi del ricatto e della precarietà.
Continueremo a opporci reclamando il diritto alla scelta e un nuovo
welfare che metta al centro la vita e non il lavoro e la finanza.