Premetto che conosco i valdesi dal 68 avendo 
partecipato da allora a numerosi "campi" tenutesi 
ad AGAPE  nel paesino di Prali. La mia stima per 
loro è via via aumentata. Ricordo molto bene 
l'aiuto dato a tutti i movimenti di liberazione 
nel mondo e quando finalmente ache la loro Chiesa 
e entrata nell'8xmille ho sempre contribuito e 
suggerito ad amici e parenti di fare altrettanto. 
Per cui mi trovo perfettamente daccordo con 
quanto la moderatora Bonafede ha scritto.
fernanda
At 20.46 25/04/2012, coscione43@??? wrote:
>Boicottaggio preventivo contro i valdesi
>
>di Maria 
>Bonafede* 
>in âil manifestoâ del 25 aprile 2012
>
>Ciascuno è assolutamente libero di destinare il 
>suo "Otto per mille" a chi vuole, e persino di 
>non destinarlo lasciando che vada in massima 
>parte alla Chiesa cattolica. Ed è legittimo, 
>anzi auspicabile, che ogni contribuente si 
>faccia unâidea precisa di come i fondi vengono 
>utilizzati da ogni istituzione che li 
>percepisce, approvando e dissentendo, solidarizzando e criticando.
>
>Ã meno accettabile che si montino delle vere e 
>proprie campagne contro una confessione 
>religiosa che percepisce lâOtto per mille e da 
>anni offre un resoconto trasparente 
>dellâutilizzo che ne fa, a scopi 
>esclusivamente sociali, culturali, 
>assistenziali: non destinando neanche un euro, 
>insomma, al finanziamento del culto, agli 
>stipendi dei pastori o alla ristrutturazione delle chiese.
>
>E invece accade oggi, quando alcune associazioni 
>impegnate nella solidarietà al popolo 
>palestinese (tra le altre Palestina Rossa e Bds, 
>Boicottaggio disinvestimento sanzioni contro 
>Israele) invitano i loro aderenti e 
>simpatizzanti a âsospendereâ la loro 
>destinazione Otto per mille alla Chiesa valdese 
>colpevole di avere finanziato con 23.000 euro, 
>nel 2010 - due anni fa! - il progetto Saving 
>Children promosso dalla Fondazione Peres. Di che 
>si tratta? Di unâiniziativa tesa a curare bambini palestinesi
>provenienti dai Territori e bisognosi di 
>particolari cure negli ospedali israeliani.
>
>In qualità di Moderatore della Tavola valdese e 
>quindi di responsabile nazionale della Chiesa, 
>lo scorso 8 marzo ho incontrato alcuni esponenti 
>delle associazioni che si opponevano al 
>finanziamento al progetto Saving Children 
>ascoltando con interesse i rilievi espressi. 
>Poche settimane dopo, però, è partita una 
>campagna in cui si afferma che, dal momento che 
>la Tavola valdese assegnerà i fondi solo nel 
>corso dellâestate, si chiede «a chi 
>solidarizza con la causa palestinese di 
>sospendere per lâanno in corso la destinazione 
>dell'Otto per mille alla Chiesa Valdese».
>
>Ognuno è libero di intendere il dialogo e il 
>confronto come crede, tuttavia dovrebbe 
>rispettare la logica dei tempi e delle 
>procedure. Che senso ha chiedere un incontro di 
>chiarimento per poi partire comunque con la 
>propria campagna, prescindendo da quello che è 
>emerso? Rinunciando a priori, pregiudizialmente 
>e ideologicamente, a verificare come la Chiesa 
>valdese utilizzerà i fondi del 2011? 
>Pretendendo che esiste solo un modo di sostenere 
>una causa che, ovviamente, coincide con la 
>propria strategia? Ã un antico vizio settario, 
>probabilmente adatto alle dinamiche di una certa 
>politica ma assai più problematico quando si tratta di perseguire una causa
>umanitaria, quando cioè sono in ballo diritti, 
>salute e persino la vita delle persone.
>
>La Chiesa valdese destina al sostegno alla 
>popolazione palestinese e al dialogo per la pace 
>tra palestinesi e israeliani oltre 
>centosessantamila euro: una piccola cifra, 
>certo, eppure il segno di unâattenzione 
>costante e crescente. I soldi vanno a centri 
>medici nei Territori palestinesi, a cooperative 
>di donne palestinesi per il microcredito, a 
>favorire lâincontro di studenti e educatori di 
>una parte e dellâaltra. Grazie a questi 
>progetti negli anni abbiamo conosciuto centinaia 
>di persone - israeliani e palestinesi - che con 
>eccezionale passione e fatica difendono la 
>dignità  e lâumanità  dei loro popoli, si 
>battono per i diritti umani, finiscono in 
>carcere perché obiettano alle decisioni
>sbagliate di chi detiene il potere politico.
>
>Nostro dovere, anche con lâOtto per mille 
>della Chiesa valdese (Unione delle chiese 
>metodiste e valdesi), sarà continuare a 
>sostenerli ed accompagnarli nella loro azione 
>per la giustizia e la pace. E se qualcuno, forse 
>in difficoltà su altri obiettivi, sceglie di 
>boicottare lâOtto per mille di una piccola 
>Chiesa, lo faccia almeno a tempo debito e a ragion veduta.
>
>*Moderatore della Tavola valdese
>
>--
>
>  [E' LA RISPOSTA CHE ASPETTAVO PER POTER 
> TORNARE A DEVOLVERE L'8 X 1000 ALLA CHIESA VALDESE!]
>
>
>
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