[Precari_roma] RESOCONTO INIZIATIVA ANTIFASCISTA DEL 21 APRI…

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Autore: usiait1@virgilio.it
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To: pop
CC: precari_roma
Oggetto: [Precari_roma] RESOCONTO INIZIATIVA ANTIFASCISTA DEL 21 APRILE 2012 PIAZZA MOSCA 50 XV MUNICIPIO
Comunicato sindacale radio stampa e resoconto iniziativa, per divulgazione, pubblicazione e affissione, grazie.


Resoconto iniziativa antifascista del 21 aprile 2012
presso spazio di Piazza Gaetano Mosca 50 XV Municipio Roma

Il caso di Valerio Verbano: un filo rosso che unisce partigiane-i alle lotte antifasciste nei quartieri popolari di Roma, l’attualità delle mobilitazioni e della controinformazione sull’antifascismo e l’antirazzismo nei luoghi di lavoro, nei territori e nelle scuole, per una nuova società ed umanità, il 25 aprile e le mobilitazioni a tutela dei “beni comuni” e dei principi e diritti costituzionali.
Presentazione dei libri di Carla Verbano “Sia folgorante la fine” del 2010 e “Valerio Verbano. Ucciso da chi, come, perché” del 2011, con proiezione di intervista a Carla Verbano e di filmati, dibattito.

Ha riscosso un ottimo successo di partecipazione e di attenzione, l’iniziativa promossa dall’associazione USI-CONS del XV Municipio, dall’Unione Sindacale Italiana Usi, da iscritti-e e promotori della sezione Anpi Trullo Magliana, che si è svolta nello spazio di Piazza Gaetano Mosca 50 il 21 aprile 2012.
Partecipazione di molte mamme (alcune con i figli piccoli) e donne antifasciste del quartiere, di lavoratori e lavoratrici che in un clima attento ed emozionato, hanno seguito i filmati sul caso di Valerio Verbano, l’intervista a Carla Verbano e la toccante presentazione del libro da lei scritto nel 2010, esposta da Claudia Santi “Sia folgorante la fine”. L’introduzione è stata fatta per l’Usicons dal presidente Giuseppe Martelli, che ha spiegato le motivazioni dell’iniziativa, l’attualità del caso e il suo collegamento con la situazione attuale.
Un “filo rosso” che unisce partigiane-i alle lotte antifasciste nei quartieri popolari di Roma, il confronto che si è sviluppato tra generazioni di antifascisti e antifasciste in questa città, medaglia d’oro per la Resistenza, l’attualità delle mobilitazioni e della controinformazione sull’antifascismo e l’antirazzismo nei luoghi di lavoro, nei territori e nelle scuole, per una nuova società ed umanità.
E’ stata ribadita la scelta di svolgere questo incontro a ridosso del 25 aprile, che come è stato ricordato non è una ricorrenza (come non lo è il 22 febbraio, giorno dell’assassinio nel 1980 di Valerio Verbano), i ricordi degli anni ’70 da chi li ha vissuti direttamente, l’esigenza di tenere collegato l’intervento antifascista e antirazzista, con le mobilitazioni e la loro natura popolare e di massa, a tutela dei “beni comuni” e dei principi e diritti costituzionali.
Non a caso lo spazio di Piazza Mosca è la sede territoriale del Consiglio Metropolitano del XV Municipio e luogo di riferimento, sia del punto infolavoro e diritti sul territorio sia per le campagne per l’acqua pubblica, contro privatizzazione Acea, a sostegno dei comitati sui rifiuti, contro aumenti di abbonamenti, tariffe sul trasporto pubblico e a tutela dei “beni comuni” e dei principi e diritti costituzionali messi a rischio dai recenti provvedimenti governativi nazionali ed europei.
Ricostruzione di quegli anni e del contesto delle attività svolte dai gruppi dell’eversione di estrema destra e delle risposte di massa di antifascisti e antifasciste, con ipotesi sull’accertamento della verità della morte di Valerio Verbano, sono state illustrate per la presentazione del libro di Valerio Lazzaretti del 2011 “Valerio Verbano. Uccio da chi, come, perché” da Roberto Martelli per l’Usi, che ha anche fatto un ricordo delle tante “stragi di stato” rimaste senza giustizia e verità, da Piazza Fontana alla Stazione di Bologna, passando per la strage di Brescia del 1974 con la recente sentenza assolutoria e del fatto che le bombe nelle piazze, sui treni, sono sempre state messe contro chi lavora, contro chi si batte per cambiare radicalmente la società e costruire un futuro senza sfruttamento delle persone e della natura, ieri come oggi per cercare di mettere un bavaglio alle mobilitazioni e distrarre l’attenzione. Oggi le bombe non sono più usate come per la “strategia della tensione” ma non cambia la volontà di peggiorare condizioni di lavoro e di vita delle classi lavoratrici e dei settori più “deboli contrattualmente”, modificare le regole del gioco, anche applicative dei principi costituzionali, legittimando e avallando la ripresa di gruppi neofascisti e la loro sostanziale impunità, preludio ad una fase di “nuovo autoritarismo”  e di uso della manovalanza nazifascista, a sostegno delle mire dei “poteri forti”, di strani connubi tra apparati, gruppi eversivi, criminalità organizzata.
Durante la durata dell’iniziativa, finita verso le 20.30 è stata esposta in piazza una mostra sull’antifascismo,  che anche per le molte illustrazioni è stato uno strumento di comunicazione per i frequentatori abituali del sabato pomeriggio nella zona.
 L’incontro dopo la proiezione di filmati e video, alcune domande dei presenti per approfondimento dei temi toccati dalle due relazioni, si è concluso con l’augurio di un 25 aprile antifascista e l’invito alla partecipazione alle prossime iniziative, a partire dalle campagne sui beni comuni e la tutela di diritti e condizioni di lavoro. Il lungo lavoro di memoria storica, contestualizzazione della lotta antifascista, informazione e collegamento nei quartieri popolari e nei luoghi di lavoro prosegue…
 Resoconto a cura dell’Unione Sindacale Italiana Usi e mail usiait1@???
Blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com e Associazione USI-Cons e mail usicons.roma@???