On Sun, Apr 22, 2012 at 07:00:45PM +0200, asbesto wrote:
> Sun, Apr 22, 2012 at 01:12:10PM +0200, Anathema wrote:
> > Quoto quasi tutto il discorso di newmark, aggiungendo che lavorare
> > con/per gli sbirri non vuol dire accorciare le distanze etiche e morali
> > che dividono me e loro.
>
> parliamo di antimafia e lotta alla mafia? la fanno gli sbirri
> eh.
Quando si parla di sbirri, c'è sempre qualcuno che parla di antimafia.
Premesso che è un discorso con cui io mi sono sporcato ben poco le mani
nella sua faccia "canonica" ma che in realtà in italia conosciamo tutti
bene perché è un meccanismo sottile ed invasivo, che si trova in ogni
livello di condivisione tra umani.
Penso che lo stato non faccia antimafia. Tantomeno gli sbirri.
Intendiamoci: i mafiosi ogni tanto vengono arrestati; ogni tanto. E
naturalmente ci sono persone tra gli sbirri che credono di fare
antimafia.
MA creare condizioni di tortura come quelle del 41bis per me vuol dire
fare MAFIA, altro che antimafia. Da sempre i clan si scannano tra loro,
e lo stato non è da meno. Solo che è un po' più debole degli altri clan,
ma vabbè.
Gestire il proibizionismo è fare MAFIA. E sono gli sbirri a farlo in
modo materiale, con gli arresti e, soprattutto, con la gestione delle
galere, in cui i crimini per spaccio sono quasi la maggioranza assoluta.
Queste sono alcune faccende "pratiche" per cui penso ciò che ho detto.
Ma ce ne sono altre più "teoriche", ma che in pratica reggono il tutto:
lo stato non può fare antimafia perché non ne è culturalmente diverso;
perché, a meno che non si intenda la mafia come un gruppo di gangster
stile chicago anni '30, la mafia è un modo di comportarsi,
caratterizzato da rapporti personali e di forza, gestione violenta delle
controversie e clientelare dei favori. Più o meno simile allo stato
feudale.
Lo Stato presente ne è l'evoluzione, e rigetta un pochino di quella
violenza graduita e dei modi sgarbati; ma che sia meno violento,
provate a chiederlo a chi, per essere antimafia, finisce dentro il 41bis
perché "tutti gli altri posti erano occupati"
Questo esempietto a margine mostra che la mafia, in quanto nemico
universale, è assolutamente funzionale allo stato: aiuta a mantenere
l'ordine fuori e dentro le gabbie; permette un autoritarismo (vespri
siciliani) normalmente intollerabile in quanto "emergenza permanente".
Insomma, lo stato è antimafia perché ci tiene al monopolio della
violenza: a me, che la violenza sia un monopolio o un oligopolio, non
cambia un cazzo.
[1]
http://www.infoaut.org/index.php/blog/no-tavabenicomuni/item/4328-rompere-lisolamento
--
boyska
