[NuovoLab] Diaz: la "verità" sta nel dettaglio

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Auteur: giacomo casarino
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Sujet: [NuovoLab] Diaz: la "verità" sta nel dettaglio

Premetto che, per varie ragioni, non ho ancora potuto vedere il film "Diaz" (spero di vederlo domani) e che quindi l'obbligo del silenzio si imporrebbe. Noto peraltro che le polemiche infuriano, ampliando e sventagliando a dismisura lo spettro della discussione, fino a scomodare un'(ex)-alta autorità morale dello Stato, quale l'(ex)-Presidente della Camera, il quale si allarga parecchio oltre il pertinente, considerato il suo forte egotismo. Tutto e da varie parti cospira, si direbbe, al fine di far uscire indenne il film dalle critiche più corrosive (che in effetti non vengono puntualmente controbattute) e venga anzi esaltato come il film-verità (nei limiti di una fiction): dunque, un film politico contro la repressione poliziesca, anche se sottilmente (?) critico verso le sprovvedutezze del movimento. Sembra un dovere patriottico difendere da ogni macchia la casa produttrice Fandango, anche contro ogni evidenza (l'aver sottoposto la sceneggiatura del film alla preventiva lettura ed "imprimatur" da parte del Capo della Polizia Manganelli). Sospendo, non avendolo visto, un giudizio di assieme sul film, e mi soffermo su un particolare (ovviamente "relata refero"). A volte ci si dimentica dell'aforisma espresso da un grandissimo storico dell'arte, Aby Warburg, e cioè che "Dio (la verità?) sta nel dettaglio". Ma i dettagli, in questo caso le interrelazioni tra sequenze, facce, episodi ecc. non sono rilevate dal pubblico comune (siamo un popolo di atei, anche se spesso di atei-devoti!), travolto dal ritmo del film e dal suo essere" un colpo nello stomaco". Un filologo (uno storico) che potesse fermare le immagini e confrontarle, magari quelle dell'inizio del filmato con quelle antecedenti l'aggressione alla scuola Diaz, noterebbe una stranezza, ma rivelatrice del tutto ("Dio"). Le facce dei black bloc che, in apertura, sfracellano vetrine, sono le stesse faccie che vanno ad annunciare agli sfortunati ospiti della scuola che la polizia sta arrivando. Se ne deduce che sono dei "loro", ergo che nel dormitorio della Diaz vi erano (nonostante le affermazioni contrarie delle sentenze) proprio i black bloc.Un infortunio, un caso: nulla, nemmeno nell'evoluzione delle specie , avviene a caso.  E questo sarebbe un film contro la repressione, quando surrettiziamente avalla la giustificazione adotta dalla polizia per la "perquisizione (!!!)" nella scuola? No, la tesi, la versione che viene suggerita sta tutta nell'altro campo, quello dei (provvisori) vincitori. Mi piace · 
giacomo casarinostoricogenovacontatto skype: gicasarino