Re: [Hackmeeting] report warm-up hd

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Autore: Jaromil
Data:  
To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] report warm-up hd
On Mon, 16 Apr 2012, boyska wrote:
>
> guarda, non è che sono contrario apriori alla creazione del gruppo su fb
> (un po' lo sono, ma è un'altra storia). Il problema è che chi l'ha fatto
> non l'ha manco detto. Si può organizzare la sua creazione anche tramite
> una ML.


io son d'accordo con te, mi riservo lo schifo di vedere hackmeeting su
FB ad un rigurgito privato, ma del resto dopo la #cybernet su skype
siamo gia' pronti a tutto...

detto questo la polemica annosa su FB e' bene tirarla fuori, ma senza
sparare sulla gente che lo usa per comunicare solo perche' non hanno a
portata di mano altri mezzi - che sta a noi condividere.

rispetto a FB dissento da chi professa il suicidio di massa o
l'astinenza ascetica, dato che i giardini incantati della privacy non
crescono neanche alla corte del re, ormai Internet di per se e' un po'
uno schifo, prendiamone atto cazzo.

quel che va detto e' che Facebook e' una zona di GUERRA (con tanto di
processi in tribunale e arresti politic basati sulle informazioni li'
sharate) e le informazioni vanno trattate con cautela e
consapevolezza.

ma spero rimanga lungi da noi un certo atteggiamento paternalista che
tiene i bambini lontani dal fuoco, del resto di preti ne e' gia' piena
l'Italia, piuttosto facciamo del nostro meglio affinche' siamo tutti
consapevoli dei pericoli.

qui siamo tutti bambini selvaggi.

e se un compagno vuole entrare in guerra, darsi alla macchia o
penetrare il sistema, io lo rispetto. da li' in poi l'arte della
guerra e' quella di raggiungere obiettivi usando gli strumenti a
disposizione in modo appropriato.

su facebook come in un territorio occupato ci trovi persone che nelle
parrocchie, oratori e giardini recintati non ci troverai mai. se non
ti armi di coraggio ed entri in quel bordello non riuscirai mai a
raggiungere certa gente - e a qualcuno ancora interessa raggiungerla.

io sono quasi due anni che mitraglio su twitter, il primo twit lo
mandai da il 6 aprile 2008 da Mahalla in mezzo ai fumogeni con gente
con le spade sguainate per strada e mi sembro' fico mandare un sms e
arrivare in rete con una notizia su quel che succedeva, che al tempo
non ne parlava ancora nessuno. dopo quell'unico twit restai in
silenzio per un paio d'anni, poi ci ho ripreso gusto e vedo che si
raggiungono certe persone e quantomeno gli si mette addosso
l'imbarazzo per quel che scrivono (come i recenti articoli da
inquisizione su tor e bitcoin su repubblica e corriere) di certo non
e' il posto dove mi tengo in contatto con gli amici, ma e' un bel
mitragliatore tattico per dire quello che giusto 10 anni fa non ci
hanno mai fatto dire, i padroni delle antenne.

quindi direi non tiriamoci indietro davanti al pericolo, ma diamoci
sotto, gli strumenti non ci mancano, e condividiamoli. la tribu che
scappa dai colletti bianchi verso netecology scoprira' che anche li'
non si sopravvive senza chiudersi e difendersi. dovremo scomparire e
scavarci un buco sotto terra? no grazie, preferisco altre tattiche.


ciao