BERSANI, PD: "Noi dobbiamo vivere in un sistema bipolare, con due polmoni”. Questo, dico io, è l’imperativo categorico, che, di una politica privata di sovranità dalla finanza globale, maschera tutta la miseria e l’insussistenza, nasconde la gran parte di artificiosità, Tale imperativo consente di mandare in scena, attraverso la farsa del bipolarismo, una fittizia competizione tra schieramenti, che pur tutti si muovono nell’alveo largo del neo-liberismo. Altrimenti, perché “tornare a una guida del Paese espressa dagli elettori” (BERSANI), o, detto altrimenti, perché scomodare gli elettori quando sono altri (i mercati) a decidere delle nostre vite? Fiction must go on. L’idea è che, facendo passare il governo Monti per quello che non è (una parentesi costituente, ma pur sempre una parentesi), si possa riprendere il cammino come se un anno e mezzo di incontri, di scambi, di corresponsabilità non abbiano, per osmosi, modificato e largamente omologato Alfano, Casini e Bersani. Certo, un partitone sarebbe disdicevole e la fiction impresentabile. Si potrebbe concludere, volendo avventurarci in una comparazione storica, che quell’osmosi che attraverso il “compromesso storico” avrebbe dovuto cambiare IN MEGLIO la DC, qui, in uno scenario meno nobile, abbia trasfigurato (IN PEGGIO) il partito del Presidente (Napolitano).
giacomo casarinostoricogenovacontatto skype: gicasarino
