Re: [Intergas] Digest di intergas, Volume 94, Numero 32

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Auteur: silvia annoni
Date:  
À: intergas
CC: info
Nouveaux-sujets: [Intergas] Fermiamo expo 2015
Sujet: Re: [Intergas] Digest di intergas, Volume 94, Numero 32
Sì io ci terrei tantissimo a che si uscisse da Expo, costi quel che costi,
ma non ho ancora capito chi e come possa trovare la forza per portare avanti
un'iniziativa di pressione. I tempi sono strettissimi o si trova una FORMA
DI MOBILITAZIONE efficace o è tutto inutile.

Se avete notizie o idee al riguardo grazie per segnalarle, io personalmente
aderirò.

Forse ci potremmo ispirare alla bella iniziativa di qualche settimana fa
contro Formigoni sotto il Pirellone bis (Lascia la sedia). Il problema è
ottenere da Reg.Lomb. l'autorizzazione all'uso della piazza sottostante al
palazzo, cosa non semplice. Alternativamente ci si deve accontentare di
stare sul marciapiede antistante.

ciao silvia annoni (gas baggio)


----- Original Message -----
From: <intergas-request@???>
To: <intergas@???>
Sent: Wednesday, April 18, 2012 11:39 AM
Subject: Digest di intergas, Volume 94, Numero 32


Invia le richieste di iscrizione alla lista intergas all'indirizzo
intergas@???

Per iscriverti o cancellarti attraverso il web, visita
https://www.autistici.org/mailman/listinfo/intergas
oppure, via email, manda un messaggio con oggetto `help' all'indirizzo
intergas-request@???

Puoi contattare la persona che gestisce la lista all'indirizzo
intergas-owner@???

Se rispondi a questo messaggio, per favore edita la linea dell'oggetto
in modo che sia più utile di un semplice "Re: Contenuti del digest
della lista intergas..."


Argomenti del Giorno:

   1. Re:  Le foto della fiera (Elisa 'Em' Orlandotti)
   2.  1%Speso=99%Risparmiato - Campagna per la rinuncia a Expo2015
      subito! (caloges@???)



----------------------------------------------------------------------

Message: 1
Date: Wed, 18 Apr 2012 01:42:38 +0200
From: Elisa 'Em' Orlandotti <OrlandottiElisa@???>
To: Lista del coordinamento dei GAS milanesi <intergas@???>
Subject: Re: [Intergas] Le foto della fiera
Message-ID: <8B209A7B-2A01-45AC-B641-5C1DD52FEBEF@???>
Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"

Ciao a tutti

dalla rassegna stampa di Fa' la cosa giusta anche questi due pezzi digitali

http://soundcloud.com/freemedia/intergas-i-gruppi-dacquisto
https://buoneideepermilano.wordpress.com/2012/04/10/a-milano-servono-piu-gas/

bascio
Elisa



--------------------------------------
GasDomestico - Intergas
Jam - Rockit - Glitter&Soul
--------------------------------------

Il giorno 17/apr/2012, alle ore 10.32, Ileana ha scritto:

> Le foto delle fiera sono sul sito:
>
> http://www.gasmilano.org/index.php?pag=album_foto&id_album=404
> <http://www.gasmilano.org/index.php?pag=album_foto&id_album=404>
>
> Quest'anno non sono bellissime, anzi se qualcuno ne ha di migliori le
> potrebbe mandare!
> Grazie ciao
> Ileana
>
> PS- Qualcuno ha delle foto del convegno sull'energia?
>
>
> _______________________________________________
> intergas mailing list
> intergas@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/intergas
>


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Message: 2
Date: Wed, 18 Apr 2012 10:27:37 +0200 (CEST)
From: "caloges@???" <caloges@???>
To: intergas@???
Subject: [Intergas] 1%Speso=99%Risparmiato - Campagna per la rinuncia
a Expo2015 subito!
Message-ID:
<5733864.6654431334737657884.JavaMail.defaultUser@defaultHost>
Content-Type: text/plain; charset="utf-8"

Mi pare attinente alle nostre tematicheSabina Gas Dergano



----Messaggio originale----

Da: info@???

Data: 18/04/2012 0.10

A: "noexpo"<info@???>

Ogg: I: 1%Speso=99%Risparmiato - Campagna per la rinuncia a Expo2015 subito!




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-->Aderite, diffondete, spammate su siti, mailing list, social network, fate
mail bombing, agite, sostenete, viralizzate - 1%SPESO=99%RISPARMIATO
http://www.facebook.com/1Speso99RisparmiatoFermiamoExpo2015
http://www.noexpo.it/article.php3?id_article=208
http://www.inventati.org/offtopic/?p=236
1,3 MLD DI EURO SPRECATI PER EXPO? 16 MLN DI EURO PER USCIRNE SUBITO! 1%
SPESO = 99% RISPARMIATO
Il regolamento del BIE (Bureau International des Expositions) prevede la
possibilità di rinunciare a Expo2015 attraverso il pagamento di penali
crescenti. Uscire da Expo è non solo possibile ma urgente: il ritiro della
candidatura milanese se effettuato entro aprile 2012 comporterebbe una
penale di 16,2 Mln di euro. A partire da maggio 2012, e fino ad aprile 2013,
la penale, (comunque irrisoria rispetto ai soldi da trovare per realizzarlo)
lieviterà a 51,6 Mln di euro. Le penali devono essere sostenute dalla
società Expo 2015 s.p.a. pro quota fra i soci che la compongono (Governo
40%, Comune di Milano 20%, Regione Lombardia 20%, Provincia di Milano 10%,
Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura di Milano 10%. In
sostanza il 90% delle quote sono pubbliche - Governo e Enti Locali). In caso
di rinuncia a Expo 2015 entro aprile 2012, la penale per la nostra città
sarebbe pari a 3,2 milioni di euro. Niente rispetto al deficit di bilancio
locale (500 Mln di euro), poco se paragonato ai 28 Mln di euro che il Comune
dovrà versare per entrare nella società Arexpo, che si fa carico
dell?acquisto dell?area di Rho-Pero dove svolgere l?evento, con il 34,6%
delle quote.
A quattro anni dall?assegnazione, Expo2015 oltre che inutile e nocivo per il
territorio, resta un progetto vuoto (l?immaginario proposto è in continuità
con la città vetrina fatta di grattacieli, rendita fondiaria, eventi, poli
logistico-commerciali, infrastrutture viabilistiche...che ben conosciamo).
Questo vuoto, unito alla necessità di reperire finanziamenti drenando le già
scarse risorse pubbliche, rende Expo 2015 oltremodo pericoloso per la nostra
città ed insostenibile in termini sociali, ambientali oltre che economici.
Per Expo il patto di stabilità non è più un dogma inviolabile. Comune,
Provincia e Regione hanno chiesto a Monti una deroga al patto di 130 Mln di
euro. Ossia continueranno a indebitarsi per organizzare un'esposizione che
genererà altro debito, come i mega-eventi degli ultimi anni, la rinuncia di
Roma alla candidatura olimpica, la ritirata del Portogallo dal corridoio 5
del TAV hanno dimostrato. La Grecia (ricordate le Olimpiadi di Atene?) è
vicina. La politica italiana aspira a seguirla con tutte le energie e
insiste con un Expo a perdere (costo 1,3 mld più altri 10 mld di
infrastrutture) quando con 16 mln di euro di penale può essere abbandonato.
Uscirne ora spendendo l?1%, e risparmiando il restante 99%, ci sembra
l?unica opzione credibile e ragionevole.
Perché tutto questo?
Grandi opere, grandi eventi; così il blocco di potere
economico-politico-finanziario (trasversale agli schieramenti) vuole
rilanciare un modello di sviluppo economico e di sfruttamento di città e
territori vecchio e senza futuro. Dalla Spagna ad Atene, a Londra, vediamo
questi immaginari di ricchezza diventare sciagure per persone, territori e
casse pubbliche. Beni comuni sacrificati e saccheggiati, privatizzazioni e
tagli allo stato sociale sono le risorse con cui alimentare il profitto di
banche, speculatori, multinazionali della logistica e dei servizi. Expo2015
è la shock economy milanese: inutili padiglioni tra grattacieli, centri
commerciali e alberghi; aree agricole e sistema delle acque sacrificati per
il business di Fiera, cooperative, banche, costruttori.
Chi paga?
La grande crisi ci percuote: i mercati hanno imposto a Governo ed Enti
Locali la priorità del riassesto di bilancio a scapito di tutto il resto. In
tutto il resto ci sono i servizi alla persona, la gestione del patrimonio
pubblico ed il governo del territorio. Con le casse comunali vuote, Pisapia
trova i soldi per comprare le aree Expo, mentre il suo assessore Tabacci
impone tagli ai servizi, aumenti di tariffe e ulteriori privatizzazioni di
patrimonio pubblico. Si continua a parlare di grande opportunità, ma per
chi? Chi paga e chi ci guadagna? Nessuna risposta né ieri, né oggi. La crisi
picchia duro nella capitale della precarietà, dove il mix funzionale è
composto di case a prezzi inaccessibili, speculazione sul vuoto abitativo e
assenza di investimento sul diritto all'abitare, comprese l'abbandono delle
Cascine che dovevano essere uno dei simboli di Expo. Il tutto sotto l?egida
di Formigoni, vero deus ex macchina dell?affaire Expo: Commissario di
Governo, responsabile delle infrastrutture con la Regione, sodale di Fiera,
unico ad avere i soldi (i nostri) per pagare le quote di Expo Spa e Arexpo
Spa. Si trovano le risorse per Expo mentre il Comune utilizza lavoro a
cottimo differito (rilevatori censimento), taglia i precari amministrativi,
progetta la multiutility ?del nord?, svende parte di Sea e Serravalle.
Nonostante l'asse finanza/mattone stia navigando in cattive acque, il
territorio è monetizzato e la bolla immobiliare che si gonfia. Magari
esploderà proprio dopo Expo come è successo a Zaragoza (Expo'08), quando il
valore degli immobili è calato del 40% in 2 anni. Nelle promesse di nuovi
posti di lavoro possiamo leggere in filigrana l'incombere di lavoro nero,
caporalato, infiltrazioni mafiose.
Rinunciare ora a Expo è il presupposto imprescindibile per un?idea diversa
di città, pubblica, innanzi tutto per uscire dalla logica dominante di
privatizzazioni e sussidiarietà; dove i diritti dell?abitare prevalgano
sulla rendita, gli spazi di socialità e verde anteposti ai grigi
grattacieli, la mobilità lenta e sostenibile prevalga su inutili
infrastrutture e centri commerciali. Uscire da Expo e salvare aree agricole
da cave, cantieri, criminalità organizzata e improbabili serre virtuali.
Expo 2015 è un vuoto progetto su carta, crisi e beni comuni sono cose reali.
No Expo è una scelta a salvaguardia del territorio, della sua economia,
della società, del bilancio pubblico. Al fianco dell'opposizione sociale a
Tav e Tem, perchè tocca ai territori, alle persone, a noi tutti, ribellarsi
alla follia di Expo e scardinare il modello di sviluppo che impone debito e
sacrificio di beni comuni e diritti. Contro l?economia dei disastri che
precarizza i corpi, violenta i territori e scippa la ricchezza prodotta dal
sociale. Fermiamo Expo, volano usato per ridefinire il territorio metro
lombardo. 1% SPESO - 99% RISPARMIATO



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Fine di Digest di intergas, Volume 94, Numero 32
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