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Auteur: g_bertino@libero.it
Date:  
À: forumgenova
Sujet: [NuovoLab] R: ABC

Con preghiera di diffusione






Per la liberazione di tutti i detenuti politici in Marocco.




Solidarietà internazionale con i compagni in sciopero della fame.



Il Marocco conosce oggi un’ondata di repressione senza precedenti. Nel mentre il regime si autocompiace per la promulgazione di una nuova Costituzione - presentata come un passo verso la democrazia - reprime sistematicamente, da oramai molti mesi, tutte le manifestazioni popolari di dissenso.



La lista è lunga : dall’espulsione manu militari dei tanti laureati disoccupati ogni qual volta producano un’azione di protesta, all’espulsione violenta di centinaia di abitanti delle bidonville; dalla messa sotto stato di assedio di intere popolazioni, come è avvenuto nella cittadina di Taza o nella regione di Al Hoceima, alla criminalizzazione delle azioni sindacali.

Oggi in Marocco non è più possibile manifestare, non è più possibile rivendicare diritti sociali e democratici, anche i più elementari. Si tratta di un vero e proprio ritorno agli anni di piombo nel nome di una restaurazione rivendicata dal potere dell’autorità di Stato; autorità resa più debole dalle lotte iniziate dal Movimento 20 Febbraio e oggi portate avanti insieme a una moltitudine di realtà differenti, per la giustizia sociale, l’abolizione del dispotismo, per il risveglio sociale e democratico di numerose componenti della società.

Il potere reprime e condanna. Decine di cittadini, militanti e no, vengono arrestati. È il caso di un giovane disoccupato di Safi che è stato condannato a 32 anni di prigione e di altri membri dell’Unione Nazionale degli Studenti del Marocco, che dopo essere stati arrestati sono stati lungamente torturati. La loro lotta non si è però interrotta con l’entrata in carcere: rifiutano le ragioni per le quali sono stati privati della libertà, denunciano le condizioni della loro detenzione e hanno deciso di fare uno sciopero della fame ad oltranza per rivendicare i loro diritti e la loro liberazione.

Ezedine Erroussi ha 32 anni, è uno studente militante dell’UNEM di Taza (Unione Nazionale Studenti Marocchini): è stato arrestato lo scorso dicembre mentre partecipava a una manifestazione per chiedere un miglioramento della vita degli studenti universitari. È accusato di appartenenza a organizzazione non autorizzata. Dal 19 dicembre ha deciso di intraprendere uno sciopero della fame insieme ad altri quattro studenti di Fez che lo hanno raggiunto il 23 gennaio: Ibrahim Saidi, Mohamed Ghaloud, Mohamed Fettal, Mohamed Ezaghdidi. Protestano contro le condanne arbitrarie e le condizioni di detenzione nelle quali sono costretti. Ezedine Erroussi, le cui condizioni sono oramai molto critiche, viene mantenuto in isolamento totale.

In una lettera che è riuscito a scrivere dalla cellula in cui è rinchiuso, Ezzedine dice di essere stato torturato. Un altro studente, Mohamed Ghaloud, scrive di aver subito dei gravi abusi sessuali durante l’interrogatorio.

Lo stato di salute della maggior parte di loro è sensibilmente peggiorato negli ultimi giorni. Il potere e i suoi carnefici hanno scelto di lasciarli morire, forti anche del silenzio degli stati europei e degli Stati Uniti, come al solito più preoccupati di difendere i regimi alleati che le libertà e i diritti dei cittadini che subiscono quotidianamente la repressione dittatoriale di questi regimi.

Rifiutiamo di essere complici. Ci rifiutiamo di restare in silenzio davanti alla morte programmata di coloro che lottano per una primavera marocchina.

Esigiamo che la repressione del potere contro il popolo marocchino si arresti, ora!

Per la liberazione di tutti i detenuti politici marocchini!

Solidarietà internazionale con gli attivisti in sciopero della fame!

Vi invitiamo a firmare la petizione per la liberazione immediata di Ezzedine e degli altri studenti. È la loro vita che è in gioco. Vi ringraziamo per il vostro sostegno.

Badil Thawri (Alternativa rivoluzionaria) http://badiltawri.wordpress.com

Link alla petizione (versione in lingua francese e inglese)

http://www.avaaz.org/fr/petition/Pour_la_liberation_de_tous_les_detenus_politiques_marocains/
http://www.avaaz.org/en/petition/Pour_la_liberation_de_tous_les_detenus_politiques_marocains/










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Con preghiera di diffusione




Per la liberazione di tutti i detenuti politici in Marocco.


Solidarietà internazionale con i compagni in sciopero della fame.


Il Marocco conosce oggi un’ondata di repressione senza precedenti. Nel mentre il regime si autocompiace per la promulgazione di una nuova Costituzione - presentata come un passo verso la democrazia - reprime sistematicamente, da oramai molti mesi, tutte le manifestazioni popolari di dissenso.


La lista è lunga : dall’espulsione manu militari dei tanti laureati disoccupati ogni qual volta producano un’azione di protesta, all’espulsione violenta di centinaia di abitanti delle bidonville; dalla messa sotto stato di assedio di intere popolazioni, come è avvenuto nella cittadina di Taza o nella regione di Al Hoceima, alla criminalizzazione delle azioni sindacali.
Oggi in Marocco non è più possibile manifestare, non è più possibile rivendicare diritti sociali e democratici, anche i più elementari. Si tratta di un vero e proprio ritorno agli anni di piombo nel nome di una restaurazione rivendicata dal potere dell’autorità di Stato; autorità resa più debole dalle lotte iniziate dal Movimento 20 Febbraio e oggi portate avanti insieme a una moltitudine di realtà differenti, per la giustizia sociale, l’abolizione del dispotismo, per il risveglio sociale e democratico di numerose componenti della società.
Il potere reprime e condanna. Decine di cittadini, militanti e no, vengono arrestati. È il caso di un giovane disoccupato di Safi che è stato condannato a 32 anni di prigione e di altri membri dell’Unione Nazionale degli Studenti del Marocco, che dopo essere stati arrestati sono stati lungamente torturati. La loro lotta non si è però interrotta con l’entrata in carcere: rifiutano le ragioni per le quali sono stati privati della libertà, denunciano le condizioni della loro detenzione e hanno deciso di fare uno sciopero della fame ad oltranza per rivendicare i loro diritti e la loro liberazione.
Ezedine Erroussi ha 32 anni, è uno studente militante dell’UNEM di Taza (Unione Nazionale Studenti Marocchini): è stato arrestato lo scorso dicembre mentre partecipava a una manifestazione per chiedere un miglioramento della vita degli studenti universitari. È accusato di appartenenza a organizzazione non autorizzata. Dal 19 dicembre ha deciso di intraprendere uno sciopero della fame insieme ad altri quattro studenti di Fez che lo hanno raggiunto il 23 gennaio: Ibrahim Saidi, Mohamed Ghaloud, Mohamed Fettal, Mohamed Ezaghdidi. Protestano contro le condanne arbitrarie e le condizioni di detenzione nelle quali sono costretti. Ezedine Erroussi, le cui condizioni sono oramai molto critiche, viene mantenuto in isolamento totale.
In una lettera che è riuscito a scrivere dalla cellula in cui è rinchiuso, Ezzedine dice di essere stato torturato. Un altro studente, Mohamed Ghaloud, scrive di aver subito dei gravi abusi sessuali durante l’interrogatorio.
Lo stato di salute della maggior parte di loro è sensibilmente peggiorato negli ultimi giorni. Il potere e i suoi carnefici hanno scelto di lasciarli morire, forti anche del silenzio degli stati europei e degli Stati Uniti, come al solito più preoccupati di difendere i regimi alleati che le libertà e i diritti dei cittadini che subiscono quotidianamente la repressione dittatoriale di questi regimi.
Rifiutiamo di essere complici. Ci rifiutiamo di restare in silenzio davanti alla morte programmata di coloro che lottano per una primavera marocchina.
Esigiamo che la repressione del potere contro il popolo marocchino si arresti, ora!
Per la liberazione di tutti i detenuti politici marocchini!
Solidarietà internazionale con gli attivisti in sciopero della fame!
Vi invitiamo a firmare la petizione per la liberazione immediata di Ezzedine e degli altri studenti. È la loro vita che è in gioco. Vi ringraziamo per il vostro sostegno.
Badil Thawri (Alternativa rivoluzionaria) http://badiltawri.wordpress.com
Link alla petizione (versione in lingua francese e inglese)
http://www.avaaz.org/fr/petition/Pour_la_liberation_de_tous_les_detenus_politiques_marocains/
http://www.avaaz.org/en/petition/Pour_la_liberation_de_tous_les_detenus_politiques_marocains/













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