Re: [Hackmeeting] Evasori.it, Hacker contro furbetti

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Autor: Fabio Pietrosanti (naif)
Data:  
A: hackmeeting
Assumpte: Re: [Hackmeeting] Evasori.it, Hacker contro furbetti
On 4/3/12 11:46 AM, Robert J. Newmark wrote:
> e nel contesto culturale italiano non funziona (imho) perche' ripeto,
> c'e' ammirazione verso il furbo, a qualsiasi livello e meridiano
> politico.
>
> Va cambiata la cultura, non gli strumenti.
>
> Non darei mai una pistola in mano a un palestinese, forse la darei a un
> israeliano. Ma non darei mai uno strumento di controllo di massa a un
> israeliano, ma lo darei a un palestinese.
>
> Servono strumenti per cambiare la cultura del paese.


Sono daccordissimo, però noi siamo nerd e quindi ci troviamo fra le mani
la vision e le competenze per potere fare "strumenti informatici",
eventualmente suggerendone l'utilizzo responsabile.

L'anno scorso siamo stati a londra alla international whistleblowing
research network per conoscere meglio l'ambiente del whistleblowing,
evitando di essere solo trascinati dal wikileaks hype:
http://fairwhistleblower.ca/content/international-whistleblowing-conference-brings-together-best-brains

Le realtà presenti, un po' da tutto il mondo, non solo anglosassone ma
anche Germania, Giappone, Sud Africa, Romania, Slovacchia, Svezia, etc

Tutte NGO impegnate chi sulla tutela dei diritti dei lavoratori, chi
sulla tutela dei diritti dei pazienti dei sistemi sanitari, chi in modo
verticale contro la corruzione e così via dicendo, in generale
iniziative meritorie di seguito.

Ecco, in questo contesto noi come GlobaLeaks facevamo la parte dei
"techy guys", perchè chi si occupa di queste cose sono attivisti
real-life poco informatici che si scambiano file word giganteschi, che
non si sono ancora resi conto della potenza delle nuove tecnologie.

Anja, la responsabile Whistleblowing di Trasparency International
(www.trasparency.org), ci diceva che un progetto di realizzazione
software di whistleblowing costa anche 60k, e tutto con garanzie solo
apparenti di anonimato.

Allora esiste un grande mondo delle ONG, talune più "hardcore" e talune
più "official" ma comunque tutte che operano con obiettivi di "publici
nterest", che non hanno a disposizione strumenti di facile utilizzo e
con grande attenzione alla sicurezza/anonimato da usare per avviare
iniziative.

Con il progetto GL (che è + più di un software) vorremmo fare in modo
che questi abbiano strumenti per operare.

Poi c'è anche il mondo dei Media (ufficiali e citizen media
indipendenti) e del giornalismo investigativo, su cui vecna ha avuto la
grande dedizione di organizzare un Panel c/o il Festival Internazionale
del Giornalismo di Perugia:
http://www.journalismfestival.com/programme/2012/whistleblowing

> io continuo a pensare alla vetrificaizone, ma sono aperto a altre
> proposte.


Più che per la vetrificazione i direi per una massiccia riduzione della
popolazione terrestre one-shot attraverso dematerializzazione.
Con la vetrificazione ci sarebbe il problema di 3-4 miliardi di persone
vetrificate, con un problema logistico di gestione.

Che ne pensi?